CARCERI, si parla spesso, che non bastano più, causando, un super affollamento, disumano, e come se ciò non bastasse, la mancanza, della RIEDUCAZIONE, civile e morale, per reati, diciamo leggeri, perché non voluti, un esempio, due persone per bene, anche per un motivo banale, si azzuffano, (occhio, non rissa) uno dei due, sbanda, cade al suolo, sbatte la testa, muore… e altri casi simili, che nella maniera, più assoluta, anche per comportamento di vita, quindi, che nulla, hanno a che fare, con la malavita, ma per rispetto, della legge, dovranno andare in carcere… e qui, nasce il vero problema, peggiore della detenzione, cioè la mancanza di assistenza, a persone per bene ma sfortunate, (cazzaro, non pensare subito, che le persone per bene, non si azzuffano, guarda semplicemente, può capitare a tutti) poi, oltre i sfortunati, ci sono i giovanissimi, già leggeri ladruncoli, ma che anche loro (giustamente per legge) vengono carcerati, ma stanno entrando, in una fossa per leoni, (cioè, malavitosi di mestiere) e per capirci, non solo, i carceri non si costruiscono più, ma non esistono nemmeno, settori separati, non si può mettere un ladruncolo, con rapinatori di professione, perché, essendo separati, un giorno, scontata la loro leggera pena, possano riprendere, la loro via, e questo sarebbe nettamente positivo, per tutti i giovani alle prime armi, che entranti da dilettanti, usciranno da professionisti tutto perché, in un paese cosiddetto democratico, non c’è stata, quella separazione, che avrebbe riportato, il civile e il morale, e salvato i salvabili… siamo al solito, non c’è un politico, all’altezza, di affrontare questo problema, e purtroppo, costretti a ripetere, che è un’alta espressione d’inciviltà, per una Nazione, che oltretutto, si definisce, pure cattolica, ma a parole, perché nessuno (salvo rarissime eccezioni) agisce più, da vero cattolico, nei confronti del prossimo.
Cassandra? Castellano
N.B. mi dispiace scriverlo, ma è d’attualità, KANT IMMANUEL “l’essere umano, è l’unico animale, che ha, il bisogno assoluto, di un padrone, per vivere…”