Superare l’oggi, per un felice domani…

Mentre politica e virus seguono il loro corso, noi, siamo prigionieri, di noi stessi, avremo però, tempo e possibilità, per riflettere e capire, dove si è indovinato, e dove si è sbagliato, (per poi fare un esame di coscienza) logicamente, a chi gli è rimasta… quindi, partiamo dall’inizio, una canzone predisse tutto, “ROMA bella, o ROMA mia, te se vonno portà via” era vera a metà, e risponno alla romana (affanculo tutti, ve sete portati via la bella, e ciavete riempito de monnezza) (della parolaccia, non ne potevo fare a meno, quindi non chiedo scusa!) quindi, nel rimembrar passato, dallo scrigno dei ricordi, affiora ROMA, dell’immediato dopo guerra, che, come nella sua gloriosa storia, novella araba fenice, si preparava, allestendolo, il degno ritorno, al suo rango primario, e all’avvenire, che già appariva luminoso… però, appena svanito il pensiero, e ritornando all’attualità, si presenta immediata, dura e spietata, la triste realtà, la ROMA fatiscente, marcia, corrotta, in caduta libera, sempre più verso il baratro, e lo scoramento è immediato, poi, la visione terribile, che rappresenta, il pensiero di riflesso, della ROMA di allora, una dolce e delicata fanciulla, che sorrideva al suo futuro, e di contro, la ROMA di oggi, come un orrendo e feroce stupratore, che violenta quella fanciulla, e con essa i suoi sogni, il suo avvenire, e il tutto, che scompariva nelle nebbie, di un futuro non più roseo, parole esagerate? Crudeli? NO NO! allora, è doveroso rivolgersi allo specchio, nostro clone, che non può mentire, e certamente, ci condannerà, per non aver lottato, per la nostra ipocrisia, arrivata al punto, di mentire a noi stessi, facendo finta di non aver capito, degradandoci, sempre più, e solo dopo questo confronto, non potremo più sfuggire alla verità, dovremo scegliere, o riscatto, riconoscendoci in un MUZIO SCEVOLA, e in un ATTILIO REGOLO, ed essere degni della loro ROMANITA’, e del loro MARTIRIO, oppure, l’altra alternativa, ricadere nell’infamia, di dover confessare, di essere dei vermi, per cui, la natura, nostra madre, anch’essa stuprata e vittima, si stia vendicando, punendoci, come vanno trattati, i senza palle, e senza onore, aggravati dal fatto, che ci siamo prostituiti, sempre per quel misero piatto di lenticchie… concludendo, essere o non essere? Ritrovare sorriso e dignità? O continuare, ad essere topi di fogna? La risposta non è affidabile ai posteri, è d’obbligo l’immediatezza, restano solo, due vie d’uscita, e scusandoci per la ripetizione, ma riassumendo, per non più dimenticarlo, pentimento e riscatto, o continuando nella viltà, e oltre che a noi, il tutto è nelle mani, ma soprattutto nel cervello, del nuovo sindaco, quindi non i posteri, ma starà a noi giudicarlo, comunque, chi vivrà vedrà!

Cassandra? Castellano

Superare l’oggi, per un felice domani…ultima modifica: 2022-04-22T16:16:56+02:00da romana_81