Anno nuovo, sperando che si comporti come nel passato della ROMA dolce – fatata – romantica e riprenda usanze, però dimenticate, addirittura ignorate partendo dalla più importante (MADONNA DEL DIVINO AMORE) immediatamente considerata (LA MADONNA DELLE GRAZIE) perché nelle notti estive, cortei umani in maggioranza delle donne con ceri accesi tenuti in ogni mano, e così incolonnati e a piedi, facevano molti chilometri uscendo da ROMA e arrivando al SANTUARIO… il tutto di questo immenso sacrificio, era la prova del pentimento sugli errori commessi, sperando PERDONO e PURIFICAZIONE… che così facendo nacque (IL CORTEO DELLE MADONNARE) poi ROMA creò (TRASTEVERE festa de NOANTRI) – (TESTACCIO, con il monte dei cocci, antica tradizione) – (S. GIOVANNI, feste popolari – fuochi d’artificio e cene di lumacate) – (PIAZZA NAVONA, gli antichi romani la riempivano d’acqua per farci le battaglie navali) – (MATTATOIO, in romano AMMAZZATORA) – (PASQUA, giorno in cui era abitudine, sfoggiare il vestito nuovo, che poi nelle famiglie numerose, si passava da fratello a fratello) – (PASQUETTA, era usanza il carrettone da lavoro con cavallo così grande da riempiere con molte persone e via alle scampagnate fuori porta) – (GHIACCIAROLO, era colui che guidava un lungo carro con cavallo, che portava molte colonne di ghiaccio (il FRIGO allora era un lusso per pochi) e le consegnava a domicilio – addirittura intere colonne nelle osterie (allora i ristoranti erano rari) poi c’erano anche i privati, che scendevano in strada per comprare chi mezza colonna, chi anche un quarto, e il GHIACCIAROLO serviva tutti, tagliando le colonne con un accetta – che era adibita per i tagli) chiudendo c’era il LETAME – era quello che spargevano per le vie i cavalli, e come usanza le donne romane lo raccoglievano per concimare i loro vasi con i fiori che esponevano in tutte le finestre e per la maggioranza, il fiore preferito era il geranio!
Cassandra? Castellano