MARE

Libertà. Il mare mi ha sempre fatto questo effetto, quello di essere libera.

E’ come se l’acqua nella quale mi immergo di testa portasse via tutte le preoccupazioni e i limiti che mi impediscono di abbandonarmi.

Uno svuotamento che lascia spazio all’imprevisto, alla novità, in qualche modo anche a qualche rischio che coscientemente non avrei il coraggio di correre.

Mare che accoglie, cura, consola, incoraggia, spinge a osare.

Senso di libertà che si accompagna all’audacia. Niente più paure, solo desiderio di rompere gli schemi e scoprire la felicità.

Cos'è la liberta? La vera libertà? | BenessereCorpoMente.it

INCOMPRENSIONE

Lui, sicuro di sé, è convinto che forzando la mano esca la vera natura

Lei si sente al muro e per difesa tenta di opporsi

Lui insiste e non capisce, sicuro sia il metodo migliore

Per stanchezza lei cede

Lui è convinto di aver avuto ragione

Lei è delusa e arrabbiata con se stessa per essersi arresa, non doveva andare così, non era pronta in quel momento

Lui prosegue, come se fosse tutto bello per entrambi

Lei tenta di fermarlo, lo prega di smettere, ma lui non capisce e insiste

All’improvviso, senza alcun segnale, lei interrompe la comunicazione…

Lacrime di rabbia le rigano il viso…

Non doveva andare così…

Donna sola - Poesia di animafrattale (Amore)

CHAT

Chiacchiere nascosti dietro a uno schermo. Chiacchiere, confidenze, fantasie, giochetti, tutto dietro a uno schermo.

Anonimato che protegge dal pericolo di un coinvolgimento reale.

Paura di compromettersi, meglio restare nascosti, anche se solo parzialmente.

Scappatoia al tradimento reale e all’impegnarsi in una nuova relazione affettiva.

Incapacità di comunicare onestamente, utilizzo dell’altro per la propria temporanea soddisfazione personale.

Triste epilogo dei rapporti umani.

Semplicemente coinvolgente

 

Io ti verrò a cercare.

E lo sai che lo farò. Ma la domanda è: tu faresti lo stesso con me?

E’ questo che devi capire. Perchè un giorno la smetterò di inseguirti.

(Ethan Hawke)

 

VINI

Patrizia amava il vino, preferibilmente rosso, fermo, corposo. Sul bianco era critica, non andava matta per le bollicine, a meno che non si trattasse di un Pas dosé o meglio ancora di un Satin. Ma il rosso la rappresentava e lo sentiva consono al suo temperamento.

Non beveva quotidianamente, ma quando lo faceva, le piaceva bere bene. Non era un’esperta e spesso dimenticava i nomi, ma sapeva cosa cosa le piaceva e cosa non voleva.

E amava tenere il calice in maniera differente: il bianco dallo stelo, per non scaldare il vino fresco, il rosso dal calice, quasi a sentire con tutto il palmo il calore e la forza del nettare, ad afferrarli e farli suoi.

Reggeva bene l’alcool lei e non le interessavano i super alcoolici. Il vino aveva un certo fascino ed era convinta che chi amava mangiare e bere bene, sapeva anche fare bene l’amore.

E quella sera avrebbe voluto avere qualcuno con cui bere…


Pensieri

Un’altra mattina uguale alle altre: sveglia alle 6,15, doccia, trucco, abbigliamento, colazione e via al lavoro.

In auto Ludovica canticchiava con la radio. Le piaceva la musica moderna, anche se lei era “diversamente giovane”, come amava dire lei,  e guardava raramente al passato. Mentre rifletteva, si lasciava cullare dalla musica e pensava che era proprio stufa di stare da sola, si sentiva sprecata ecco! Da tempo era sola e seppur brava a occupare il tempo con interessi e attività, sentiva la mancanza di una compagnia, di un contatto fisico che la scuotesse e le facesse provare ancora delle sensazioni.

Mentre la mente vagava e la strada per l’ufficio si accorciava,  si rese conto che stava facendo scorrere  le mani lentamente lungo il volante, quasi ad accarezzare quella forma cilindrica e morbida come se… per fortuna il semaforo  verde scattò e Ludo riprese il dominio di sè mentre l’auto si muoveva…                    

        Pensieri ossessivi e pensieri negativi: esistono? - Psicologia Quotidiana                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 

SCELTE

Strano come spesso ci fissiamo su persone che non ricambiano il nostro interesse o peggio, che sono già impegnate e quindi si barcamenano senza scegliere.

Destino? Sfortuna? Io sono una specialista di questi amori impossibili e a volte dubito che in fondo sia perché nel profondo so che non si realizzeranno e questo mi eviterà di soffrire intimamente, nel corpo e nell’anima. Perché io credo che quando ci si innamora veramente, ogni cellula del nostro corpo è come se si dilatasse pervasa dall’amore. Al contrario, quando un amore finisce, le cellule si contraggono quasi ad abbracciarsi per consolarci.

Ma questa paura, che indubbiamente ha radici lontane in una fiducia tradita che spesso è quella di un genitore e non di un amante, ci inchioda e ci impedisce di scegliere persone diverse, con la speranza che l’oggetto del nostro desiderio trovi il coraggio di scegliere… ovviamente noi.

OGNI SCELTA E' UN BIVIO DELLA VITA | iTiVu Abruzzo Internet Television

LEDA

Davanti allo specchio, con indosso l’accappatoio e un asciugamano a coprire i capelli bagnati, Leda si osservava attentamente e poi scrutava all’interno dell’armadio. Doveva scegliere l’abbigliamento giusto, non era più abituata a un primo appuntamento e non riusciva a decidersi. 

Non era per niente facile… voleva fare bella figura ma non apparire troppo, perché in fondo Claudio lo conosceva solo attraverso le chat e non sapendo  se le sarebbe piaciuto anche dal vivo e se lei sarebbe piaciuta a lui, non voleva crearsi false aspettative e nemmeno dare inutili speranze. Ufffff, che difficile!

Abito o pantaloni? Che dilemma… 

Decise che intanto si sarebbe asciugata i capelli e truccata, così avrebbe avuto tempo per schiarirsi le idee. Il problema era se osare e rischiare o contenersi. Sapeva esattamente che tipo di abbigliamento faceva colpo su un uomo senza bisogno di spogliarsi e quindi soppesava attentamente le varie opzioni…

I capelli corti sistemati, il trucco a posto, leggero come sempre, ma l’avrebbe ravvivato alla fine con un rossetto. Il profumo, mai uscire senza…

Prese dal cassetto la biancheria e le calze e iniziò a vestirsi, poi tornò all’armadio…

Mezz’ora dopo usciva soddisfatta, un po’ ansiosa per l’incontro, ma decisa ad affrontare i suoi timori con ottimismo. Comunque fosse andata, sarebbe stato un successo e con questa convinzione mise in moto l’auto e partì.

Le incognite degli anni Venti - Traders´ Magazine Italia

 

ABBANDONI

E già, la vita è anche questo, una serie di abbandoni. Gli abbandoni non sono come le perdite: queste sono casuali, gli abbandoni prevedono un’intenzione, quindi in qualche modo finiscono per essere più difficili da metabolizzare. 

Io credo che i rapporti umani siano preziosi e non riuscirei a sparire da un momento all’altro senza nemmeno salutare. Eppure il web ci ha abituati anche a questo. Conosci persone in chat, scambi delle idee, con alcune si instaurano perfino rapporti speciali e poi un giorno puff, spariscono e ti chiedi perché, cosa è successo, cosa l’ha fatta scappare. All’inizio non mi capacitavo di questo meccanismo, poi mi sono resa conto che non tutti danno valore alle persone, c’è chi le usa e quando passa l’entusiasmo della novità, si defila.

Non mi abituerò mai a questo meccanismo, facilitato dall’essere nascosti dietro a uno schermo. Condizione ottimale per chi non ha il coraggio di giocarsi fino in fondo e si tiene pronta la via di fuga. Persone codarde, prive del coraggio di ammettere una fine.

Io però non mi arrendo a questo sistema e continuerò a investire nei rapporti umani perché quello che interessa a me è il cuore delle persone e finché intuisco che un pezzetto di cuore batte, io continuo a crederci, nonostante le delusioni.

Come scegliere il monitor migliore per risoluzione dello schermo -  Navigaweb.net

CAMBIAMENTI

Rosa studiava la sua immagine allo specchio: non poteva lamentarsi, vero, ma lei era molto esigente e non si rassegnava a vedere le sue forme cambiate e qualche chilo in più. “Dovrei mettermi a dieta” pensava, ma ci volevano intenzione, impegno e costanza e il momento giusto per iniziare.

E quello non era il momento giusto…

Di Rosa si diceva fosse sensuale. La prima volta che lei aveva sentito questo complimento era scoppiata a ridere. Chi, lei? sensuale??? Alla fine però forse era vero, perchè la sensualità non aveva tanto a che fare con la bellezza estetica, ma era piuttosto un insieme di caratteristiche. Rosa amava ridere, mangiare di gusto e bere bene ed era imprevedibile e anche un po’ selvaggia. E questo scatenava la curiosità  ma nello stesso tempo a volte intimoriva e Rosa ne era sorpresa e divertita. 

Ma lei era così e in fondo si piaceva, con i suoi dannati chili in più, i suoi sbalzi d’umore e le sue risate improvvise, con i su e giù della vita e il coraggio di affrontare ogni nuovo giorno come una sfida.