Taralli con lievito madre

Questa ricetta piace molto alle mie bambine, perché si divertono ad arrotolare la pasta con me… e devo dire che unire l’utile al dilettevole con loro è davvero stimolante.

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Ingredienti

  • 300 g pm solida rinfrescata,
  • 450 farina di grano duro,
  • 200 gr acqua,
  • 100 gr olio evo,
  • 25 gr semi di finocchio o di sesamo (io ne ho messo ancora meno)

Aggiungere alla pm l’acqua tiepida, il sale e l’olio, mescolare e lasciare riposare qualche minuto. Aggiungere via via la farina e i semi di finocchio (ma anche no, a piacimento). Impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo e lasciar lievitare per circa un ora.

Formare i taralli ricavando dalla pasta dei bastoncini di circa 1 cm di diametro per 8 cm di lunghezza e chiudendoli su se stessi unendo le estremità.

Fissare schiacciando con un dito.

Portare dell’acqua ad ebollizione in una pentola piuttosto capiente, come per cuocere gli spaghetti, unire un cucchiaio di sale. Cuocere i taralli nell’acqua bollente ritirandoli con una schiumarola appena vengono a galla. Disporli su un canovaccio pulito e lasciarli asciugare qualche minuto, quindi trasferirli su una teglia oliata.

Vanno cotti in forno preriscaldato a 200° per 30/40 minuti. Se all’uscita dal forno sono ancora un pò morbidi, ma comunque ben dorati, non importa: diventeranno croccanti raffreddandosi.

Si possono fare anche i grissini, invece che i taralli, e anche senza sbollentarli sono venuti buoni e croccanti. La ricetta dice che vanno bene anche se sono un po’ morbidi usciti dal forno, beh se invece voi li tirate fuori che sono duretti, rimangono così croccanti anche per più giorni, se invece li tirate fuori morbidi il giorno dopo sono moscetti.

facilità 1

velocità 2

nb: questi li fatti parecchie volte, bisogna fare attenzione ai tempi nel forno, sennò vengono troppo duri.

Angelica salata con lievito madre

Ingredienti

  • 125 gr di Pasta Madre
  • 500 gr di Farina 0
  • 225 gr di Latte
  • 60 gr di Uova (1 uovo intero)
  • 10 gr di Zucchero
  • 40 gr di Olio
  • 15 gr di Sale

 Per il ripieno

  • 150 gr di Speck
  • 200 gr di Taleggio
  • 100 gr di Pistacchi sgusciati

Usiamo la nostra amata Pasta Madre a tre ore dal rinfresco, la spezzettiamo nella ciotola della planetaria, aggiungiamo lo zucchero, la farina, l’uovo intero, ed infine il latte. Lasciamo girare il gancio a velocità moderata fino ad avere un impasto liscio ed omogeneo, procediamo mettendo l’olio EVO in due volte, dando il tempo alla massa di assorbirlo bene, finiamo con il sale. Alla fine l’impasto deve essere ben incordato.

Se si impasta a mano, l’ordine degli ingredienti da rispettare è lo stesso.

Dopodiché, lo mettiamo in una ciotola unta con un goccio d’olio a riposare al caldo per circa due ore coperto da pellicola. Io l’ho messo in forno chiuso con la lucina accesa.

Nel frattempo prepariamo i nostri ingredienti per il ripieno, quindi, apriamo i pistacchi, li raccogliamo in un canovaccio e con l’aiuto di un batticarne li pestiamo fino a farne una granella abbastanza grossolana. Tagliamo e cubetti piccoli (come fossero canditi) lo speck e il taleggio.Accendiamo il forno a 170°C e quando in temperatura cuociamo per 40/50 minuti e comunque fino a doratura. Sforniamo e serviamo calda.

Passate le due ore, infariniamo bene il nostro piano di lavoro e vi ribaltiamo sopra  il nostro impasto. Servendoci di un mattarello lo stendiamo allo spessore di 5 milliimetri fino ad avere un rettangolo che misuri all’incirca 55×60 centimetri (lato lungo vicino a noi).

Cospargiamo la superficie con i nostri cubetti di speck e taleggio e la granella di pistacchi, lasciando libero il bordo inferiore  parallelo a noi per chiuderlo. Iniziamo ad arrotolare l’impasto su se stesso partendo dal lato lungo di fronte scendendo fino al bordo lasciato libero che chiuderà il rollè. Una volta ottenuto il biscione, prendiamo un coltello affilato e lo tagliamo a metà per il senso della lunghezza.

Mettiamo le due metà vicine, con il taglio verso l’alto, delicatamente iniziamo ad intrecciare, creando una treccia a due capi, che poi chiuderemo a forma di ciambella. Imburriamo la tortiera, io ho usato quella da 28  centimetri con il buco centrale ma possiamo usarne anche una semplicemente tonda, posiamo con cura maneggiando delicatamente la nostra creatura.

Copriamo con pellicola e lasciamo lievitare circa 6 ore al caldo, fino che non avrà riempito gli spazi.

angelica

Dopodiché, lo mettiamo in una ciotola unta con un goccio d’olio a riposare al caldo per circa due ore coperto da pellicola. Io l’ho messo in forno chiuso con la lucina accesa.

Usiamo la nostra amata Pasta Madre a tre ore dal rinfresco, la spezzettiamo nella ciotola della planetaria, aggiungiamo lo zucchero, la farina, l’uovo intero, ed infine il latte. Lasciamo girare il gancio a velocità moderata fino ad avere un impasto liscio ed omogeneo, procediamo mettendo l’olio EVO in due volte, dando il tempo alla massa di assorbirlo bene, finiamo con il sale. Alla fine l’impasto deve essere ben incordato. Se si impasta a mano, l’ordine degli ingredienti da rispettare è lo stesso.

facilità 2

velocità 3

nb: questa l’ho fatta solo 2 volte, ma è stata un successone!

Focaccia di patate con lievito madre

Dosi per una teglia da 32 cm

  • 100 gr di Pasta Madre (rinfrescata)
  • 300 gr di Farina 0
  • 75 gr di Acqua
  • 75 gr di Latte
  • 100 gr di Patate lesse (una patata media)
  • 5 gr di zucchero
  • 20 gr di Olio evo
  • 8 gr di Sale

Per la finitura

  • q.b. di Emulsione di Acqua e Olio evo in pari quantità
  • q.b. di Sale grosso

Usiamo la pasta madre a 4 ore dal rinfresco (ma anche del giorno prima va bene lo stesso). Nel frattempo che aspettiamo la sua giusta maturazione, mettiamo a lessare una patata di grandezza media, e una volta lessa pesiamone 100 gr che schiacceremo per dargli modo di raffreddarsi. Nella ciotola della planetaria spezzettiamo la nostra pasta madre, aggiungiamo la farina, l’acqua tiepida, il latte a temperatura ambiente, lo zucchero e le patate passate. Se lo fate a mano, l’ordine degli ingredienti naturalmente è lo stesso. Facciamo partire la planetaria e aspettiamo che l’impasto prenda corpo, aggiungiamo gradatamente l’olio EVO e successivamente il sale. Portiamo a incordatura. Quando l’impasto risulta liscio ed omogeneo, facciamo una bella palla e lo lasciamo riposare per mezz’ora sul piano di lavoro infarinato, coprendolo a campana con una ciotola. Passato questo tempo, diamo un giro di pieghe al nostro impasto e dopo averlo arrotondato lo riponiamo in una ciotola coperto con pellicola, lontano da correnti d’aria fino al raddoppio, cioè per circa 6 ore.

Quando l’impasto avrà raddoppiato, lo ribaltiamo su una teglia ben unta con olio, e delicatamente lo allarghiamo in modo da coprire tutta la superficie. Gli lasciamo recuperare la lievitazione per altre due ore. A questo punto, possiamo creare degli avvallamenti con le dita che permetteranno in cottura di avere una colorazione non uniforme e un aspetto molto appetitoso, spennellare bene con  abbondante acqua e olio EVO in pari quantità emulsionati insieme. Poi cospargiamo di sale grosso. In questo caso, io a volte affetto anche una cipolla rossa con cui farcisco la superficie, per dare un sapore più deciso alla mia focaccia. A vostro gusto, insomma! Scaldiamo il forno a 200° e inforniamo una volta caldo per 30/35 minuti, dipende dal vostro forno (nel mio ne bastano anche 20).

facilità 1

velocità 2

nb:  questa è una ricetta che faccio ogni settimana!