Trattativa Stato-Mafia: perché la sentenza non aiuta la credibilità delle istituzioni

Trattativa Stato-Mafia: perché la sentenza non aiuta la credibilità delle istituzioni

Esultano giornalisti, lacchè e onorevoli di destra. Subito pronti ad accusare quanti hanno sempre sostenuto la teoria sulla Trattativa-Stato Mafia, che trova nel giornalista Marco Travaglio una sorta di capostipite, avendoci dedicato innumerevoli scritti e anche uno spettacolo teatrale dal titolo eloquente: “E’ Stato la Mafia“.

Torna quindi con forza lo scontro Giustizialisti Vs Garantisti, nato con l’approdo di Silvio Berlusconi nella politica italiana. Il quale ha spaccato in due l’opinione pubblica e le parti politiche, dando nascita al bipolarismo e alla Seconda Repubblica.

Ma torniamo alla Trattativa Stato-Mafia. In sostanza, la sentenza di questi giorni ha ribaltato quella del 2018. Condannando i mafiosi e assolvendo i politici.

Vediamo cosa dice la sentenza sulla Trattativa Stato-Mafia e perché è la solita barzelletta italiana.

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Trattativa Stato-Mafia: perché la sentenza non aiuta la credibilità delle istituzioniultima modifica: 2021-09-26T10:21:47+02:00da LucaScialo
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