“Strega”! Questo il titolo del nuovo singolo di Betty Rose, cantante romagnola, che fa seguito alla produzione dell’ep dello scorso anno, contenente quattro brani e intitolato “Non mi arrenderò mai”. Veramente interessante risulta il deciso cambio di rotta musicale e sonoro. Il brano, infatti, viaggia su binari sicuramente diversi, quasi hard rock, rispetto ai singoli precedenti. Brano non facile da affrontare e con un impatto chitarristico e ritmico tipicamente riferito al genere. Betty Rose dimostra qualità vocali e interpretative importanti, che già si erano evidenziate nei lavori precedenti, e che qui sono messe al servizio di un pezzo più “tosto”. Lo svolgere del brano richiede precisione e duttilità, capacità di rimanere sul testo anche dal punto di vista metrico, l’incidere risulta sempre in “tiro” e l’artista dimostra di saper percorrere strade che ancora non avevamo scoperto.
Dopo un intro strumentale, il brano parte forte e svolge un tema importante: la condizione della donna e la sua capacità di autodeterminarsi. Come si vede nel videoclip del brano, l’apparente tranquillità domestica viene incrinata proprio dalla più che legittima necessità di riscatto della donna, e conseguenti situazioni di tensioni familiare coinvolgono i protagonisti. Soprattutto la figlia della coppia, proprio in quanto bambina e donna subisce le conseguenze degli eventi. Riesce però a dire basta. E pur subendo la reazione violenta del padre, diventa simbolo dell’affrancamento da una condizione che purtroppo ancora troppe donne vivono.
“Ed è per questo che nessuna di noi chiederà scusa per quello che siamo…” in questa frase del brano è racchiuso il tema del pezzo, che forse ha l’unico limite di essere un pò lungo, quasi sei minuti, ma certo l’argomento così attuale richiedeva uno svolgimento adatto. In questo senso è doveroso ricordare l’autore di tutti i testi di Betty Rose, Piermatteo Carattoni, autore e musicista poliedrico con una sua precisa sensibilità. La collaborazione risulta proficua e ci auguriamo possa concretizzarsi presto in nuovi lavori.
In definitiva un bel lavoro, con ottima produzione e un’interpretazione all’altezza. Bravi!
Davide Zurma