Altermoderno Il cimento della E
Archembolo dell’Axis mundi. Alighiero e Boetti, il cimento della E è congiunzione, replica, eppiù diventa linkage virtuoso all’idea originale che si dipana attraverso intuizioni aggregate. È il suffisso internettiano per eccellenza. Alighiero e Boetti antesignano del virtuale in cui la copia è l’assunzione di identità altra, e potenziale espressivo, perdendo in qualche modo la radice originaria. Nella replica, negli attributi nelle chiavi, tag tuttavia il rafforzamento della personalità nell’altermoderno. Il suo lavoro ha messo in discussione il ruolo tradizionale dell’artista, interrogando i concetti di serialità, ripetitività e paternità dell’opera d’arte. Precursore del doppio digitale, Id e alter ego vengono alla ribalta ogni volta che l’artista ritrae se stesso.
Manipolatore di carte, di opere senza limiti di combinazioni di cifre e pattern, tutti elementi che vanno a comporre una sorta di costellazione significante attraverso cui l’artista racconta il Mondo e le sue contraddizioni. Qualunque osservazione di Alighiero e Boetti diventa arte. Raddoppia dimezzando, creare copie è “miracoloso” ( Sciamano e Showman, Sky art); le ripetizioni sono in qualche modo eterne ( Flavio Favelli).
Cover Alighiero e Boetti
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