SALA6 OPERA DOMUS Grand Tour
Francesco Cervelli | Anna Onesti
In sala ” Olocausto”1993 di Carlo Marchetti Tecnica Mista. “Palma” di Mario Schifano
“Grand Tour” di Francesco Cervelli offre all’osservatore una progressione dell’ascesa, l’onirica magia della Scala di Sala4, cuore e cardine della casa, nell’interferenza di altri segni verticali del “Mare” di Anna Onesti. In questa opera Cervelli pare presentare un appunto sulla dimensione di un viaggio che tira a sé, che si si avvoltola in se stesso, in tutta la sua grandezza meditativa. Si avvita nella spirale di salita, o forse discende nel paesaggio emotivo di una caverna di acqua. Di un rifugio riportato allo sguardo? Con un lirismo che gli impedisce di diventare troppo astratto, svolge un’incantata fuga di sintesi all’interno della dimensione intima. Il Fragore, la caduta, lo scrosciare quasi solidificato dell’acqua delineano una natura climatica di sfondo pittorico e timbro espressivo quasi oracolare.
Ciò che vivo in perpetuo divenire grazie all’idea, intuizione e conoscenza intellettuale, rende visibile una natura.– Mallarmè
Nelle note di Anna Onesti tutto il rimando alle dimensioni spaziali totali al cui interno la scala cromatica si rende metafisica è quello dell’azzurro, come unico colore in possesso contemporaneo di profondità, altezza e distanza. Non a caso anche gli avvenimenti d’ordine miracoloso e soprannaturale amano fasciarsi dei suoi toni più limpidi (Alberto Boatto Di tutti i colori). Le carte di Mare Verticale sono state tinte con un colore categorico, assoluto, come il blu oltremare.
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SALA 6
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