Una molecola


 

 30 marzo 2020

 

 

Strade vuote e interminabili sotto le nuvole minacciose, 

è questa ora una vita feroce, memore di un dolore antico 

e addormentato.

 

Bloccati da una molecola crudele, da un vapore, 

ascoltiamo opinioni contrastanti che alimentano la paura, 

viviamo giorni privati del quotidiano, 

delle immagini consuete, inconsapevolmente fantastiche. 

 

L’essenziale, nello spazio ristretto, 

è un mosaico infinito, una verità brillante, 

austero santuario affine a Dio. 

I potenti della terra, sorpresi nell’impotenza, 

tradiscono ipocrisie, sconfitti dall’arma invisibile 

e insidiosa. 

Quando questo sarà finito andremo alla vecchia chiesetta, 

nell’aria fresca di monti, 

e il vento ancora gelido ci righerà il viso; 

superstiti ricorderemo questi giorni come una lezione, 

come un monito. 

Accenderemo  lampade della fede e della speranza 

per non dimenticare le preghiere che guariscono il mondo.