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Infinito
Theodore Dreiser
1 gennaio 2025
Buon anno nuovo a tutti.
Sto pensando a un 2025 senza guerre, a un anno di amicizia e solidarietà sociale. Sto pensando all’isola che non c’è, al mare calmo, al cielo blu senza nuvole, a una vita piacevole senza doversi guardare le spalle, alle innumerevoli frasi dette in passato con la collera nel cuore.
È possibile?
Sto pensando di smetterla con questo teatrino moderno, con queste voci che preannunciano una fine improvvisa
come un sorriso.
Con questi falsi sorrisi, di una tristezza monotona e obliqua stiamo uccidendo la gioia, giorno dopo giorno, e la nostra religione si nutre di odio, di una falsa salvezza.
Per favore non facciamoci più esplodere nel vuoto, guardiamo questo mondo dalle stelle, dallo spazio infinito, questo mondo stupendo guidato dai potenti della Terra, con la speranza che da oggi siano ispirati a interventi di riconciliazione e mai più di distruzione.
Auguro all’umanità un percorso di vita con passi di velluto, un’infallibile dimora, uomini e donne incitati dal cuore, dall’operosità, dalla pace. Buon 2025.
2 dicembre 2024
Buongiorno Giovanna Maria, dica 33.
Io conosco qualcosa nel tuo sorriso che mi salva e oggi mi riporta indietro esattamente di 33 anni. Nel tuo sorriso riconosco il mio. Conosco quel giorno fortunato quando nacque la nostra stella e da allora la tua presenza ci rallegra e ci sostiene ogni giorno.
Ci sono argomenti con i quali è facile disquisire e soffermarsi. Altri non ti coinvolgono emotivamente perché non ti appartengono. Quando rifletto sulla mia deliziosetta si apre un mondo di pensieri nella mente, un fiume incontenibile che travolge gli ostacoli e le forze negative per l’ammirevole semplicità e per quella tua fonte di ispirazione come fossi un’opera d’arte. Così le parole si affollano a descriverti come se si trattasse di un quadro d’autore che si muove e si anima di figure danzanti con la musica che commuove.
Quando ogni anno si fa strada il due dicembre mi specchio nel tuo sorriso, rinfrancato dalla stanchezza e il compleanno è una chance per ricaricarmi della tua sensibilità, della tua impeccabile mitezza.
Ci sono paesaggi che restano nel cuore e persone che si fanno posto dentro l’anima e dell’anima ne fanno casa e dimora. Persone come Giovannella del mio cuore. Buon compleanno tesoro, buon compleanno di felicità e di amore.
Parlarti e descriverti significa arricchirsi di te, della nostra stella. Questo viaggio che abbiamo intrapreso lo porteremo a termine, con il sole e con la tempesta, a volte tristi, a volte allegri.
Passerà impassibile questo nostro tempo, queste fantastiche escursioni sull’infinito.
Non ci crederai… altri mondi ci attendono, le mie parole, le mie attenzioni saranno per te bastone e sostegno degli anni a venire.
I’ll follow you every day. “The winner takes it all and the winner is you.”
Listen to me! Don’t think about it anymore
Take care of yourself
Arbus
Che cos’è un Arbus?
Arbus = albero alto e frondoso, a foglie verdi e lussureggianti, evoluzione naturale del pensiero.
Nelle strade del mondo hai trovato giardini primaverili, tempeste invernali, il calore dell’estate.
Oggi è il tuo compleanno
e voglio farti un dono inconsueto :
Il viaggio nell’anima.
Il viaggio, qualunque esso sia, ha una fine, ma non quello dentro l’anima, perché si propaga infinitamente durante la vita, e dopo.
Troverai i tuoi primi passi, l’intelligence rising e un affetto reciproco che le parole non possono esprimere. Solo gli occhi possono farlo perché sono il riflesso dell’anima. Se scruterai dentro i miei occhi troverai la verità che non so dirti. Buon compleanno Arbus. Altri 136 di questi giorni .
Luglio 2024
Da leggere
Tratto da “Ora amati” Roberto Emanuelli
E quella maschera che metti tutte le volte che ti chiedono “come stai”, quella che indossi tutte le mattine, dietro alla quale nascondi al mondo che niente è come sembra, perché in realtà stai andando a pezzi, perché, la verità, è che stai crollando lentamente. Ma tu sai che devi farcela da sola, perché quel dolore che ti ha ucciso, che ti ha distrutta, fa troppa paura a chi ti chiede come stai. Quel dolore che ti ha mandato in frantumi è un buio che appartiene solo a te, gli altri non vogliono vederlo, fingono che non esista. Ecco perché sorridi lo stesso, ecco perché sorridi comunque, ecco perché sorridi a tutti quelli che ti chiedono “come stai”. “Va tutto bene!” rispondi sorridendo. “Piccole cose, nulla di che…” aggiungi con dignità, morendo dentro. Ma Dio solo sa quanto bisogno avresti di qualcuno che smettesse di chiederti come stai e ti abbracciasse. Che smettesse di dirti che “tanto tu sei forte” ma che capisse che, invece, hai solo bisogno di un po’ d’amore. Perché è vero, tu sei forte, ma sei anche tremendamente vulnerabile, e sei anche meravigliosamente sensibile. E Dio solo sa quanto bisogno avresti di qualcuno che volesse guardarti davvero dentro. Soffiare sulle tue ferite. Ascoltare le tue parole più vere, quelle più intime e dolorose, quelle più sincere e segrete, quelle che ti tieni dentro da una vita, quelle che si dicono solo con gli occhi, solo a pochi. Solo raramente. Solo quando arriva qualcuno che abbia davvero voglia di ascoltarle, accarezzarle, custodirle. Prendersene cura. Farle un po’ sue. E allora quella maschera non avrebbe più senso. E allora, ecco, quella maschera, non servirebbe più…
(Tratto da “Ora amati” Roberto Emanuelli)
Aprile 2024
Rosario
“Abbiamo soltanto la felicità che siamo in grado di capire.” È questa la frase del poeta fiammingo Maeterlinck che fa riflettere sull’ interpretazione e l’atteggiamento nei confronti della vita. Personalmente penso ad una delle fortune che mi regala da sempre felicità e soddisfazione: mio fratello Rosario. Mio fratello Rosario è il mio primo compagno di giochi, il mio primo compagno di banco, il mio esempio da seguire per quella sua impeccabile moralità senza ripensamenti. Oggi che è in pensione rimane per tutti medico di vita e guaritore dei nostri sentimenti. La felicità che noi comprendiamo riguarda sicuramente i nostri affetti più cari, è una vita scritta a matita per correggere gli errori quotidiani, per essere gentili e non macchiare i momenti belli con le parole che possono ferire. Grazie caro fratello per tutti i giorni con la tua presenza rassicurante e amorevole, grazie per la tua voce calma mai adirata, per il tuo comportamento, per l’aiuto incondizionato che mi hai sempre donato senza chiedere niente in cambio.
Auguri caro Rosario, che la vita da pensionato possa regalarti finalmente la serenità che meriti e che tutta la tua famiglia merita.
Ninni, marzo 2024