Aidone
Tu non puoi credere che sia tutto così
scolorato
questo tempo che sfugge a fiumi incontenibili,
tu non puoi credere che il calore di una vita
ritorni abbondante e generoso,
che guarisca la tua anima
dal passato inglorioso,
dal crescendo di note suadenti e piccine,
stipate, straripanti.
Non devi imitare la felicità
come una cosa sconosciuta,
una paura sfrenata, un crogiolo
di voglie mai soddisfatte.
Te la puoi inventare
la felicità,
così facilmente esaltarla
con un effluvio di sorrisi
partoriti dal petto.
Ti puoi distendere in un bagno di miele
con questa gioia votata al tripudio,
questa nostra gioia
germinata da abeti
che baciano le stelle.
E questi pini rivolti in alto
forse non dicono nulla
per chi
non vuole capire.
Per questo dinanzi agli occhi
ti scorre un cielo
e non lo sai.
Per questo dinanzi ai tuoi occhi
riprende il cammino,
ogni notte,
la stella dei Magi
e si perde,
tremante come rosa umida
nel mattino.