Elezioni europee, CNA Lombardia: “Sì a uno sviluppo sostenibile, ma graduale e a misura di PMI”

Le elezioni europee sono ormai alle porte. CNA Lombardia, nell’ultimo mese, ha scelto di incontrare con i propri rappresentanti i candidati alle elezioni europee della circoscrizione Nord Ovest.

Numerosi i temi affrontati durante gli incontri che la Confederazione ha sottolineato essere di primario interesse: da un graduale sviluppo sostenibile, a un’Europa Sovrana e in grado di integrare le economie regionali fino a una voce comune in politica estera.

“Abbiamo rappresentato ai candidati alle elezioni europee della nostra circoscrizione Nord Ovest le priorità programmatiche di CNA: è stato un modo per affermare il nostro bisogno di Europa, ma soprattutto una particolare visione dell’Europa – sottolinea Giovanni Bozzini, Presidente di CNA Lombardia -. CNA Lombardia è una forza europeista che guarda al futuro, ma abbiamo anche fatto precisi richiami: siamo per uno sviluppo sostenibile, ma con obiettivi da raggiungere in modo graduale. Condividiamo obiettivi e finalità ma spesso standard e modalità cadono sulle micro e piccole imprese in modo troppo rigido.”

Da CNA Lombardia il monito di un’Europa unita che sappia contrastare le difficoltà di carattere geopolitico e soprattutto discutere di politiche economiche che premino le regioni locomotive d’Europa, come la Lombardia.

“Puntiamo a costruire un’Europa sovrana, ma ci rendiamo conto di essere lontani, troppo lontani dagli ideali di Ventotene – spiega Bozzini -. Manca una voce comune in politica estera, manca una capacità di difendere le produzioni made in Europe di fronte a soggetti di mercato che ignorano i nostri standard di sostenibilità ambientale e sociale. Abbiamo guerre e tragedie umanitarie su cui non abbiamo la capacità di intervenire in modo autorevole. C’è tanta strada da fare e non possiamo spaventarci e tornare a nazioni impotenti perché le imprese hanno bisogno di Europa. La Lombardia è una Regione motore e proprio l’Europa che vogliamo sia capace di integrare le migliori energie delle economie regionali e transfrontaliere”.

“In un mese abbiamo incontrato 12 candidati delle principali forze politiche, uno sforzo organizzativo che ha coinvolto anche CNA Bruxelles, costantemente in collegamento, e che ha permesso di moltiplicare la rete di relazioni disponibile all’azione di lobby che intendiamo svolgere a favore dell’economia e della società lombarda – afferma Stefano Binda, Segretario Generale di CNA Lombardia -. Le nostre istanze ci accomunano a quelle delle 12 milioni di piccole imprese rappresentate da SMEunited, cui CNA aderisce. Ci siamo confrontati soprattutto su diverse aree tra cui quella legata all’architettura istituzionale europea, con il desiderio di un’Europa più integrata democraticamente e più sovrana specialmente in politica estera, perché le piccole imprese percepiscono ormai le forti implicazioni della geopolitica sulla buona economia. Inoltre – prosegue – chiediamo uno sviluppo sostenibile a misura di PMI e non troppo dogmatico nelle prescrizioni normative e un welfare europeo attento ai redditi di chi resta indietro ovvero anziani, disabili, ceto medio e giovani.”

Sanità lombarda, 600mila le persone con limitata autosufficienza. CNA Lombardia: “Potenziare i medici di medicina generale e favorire le sperimentazioni di residenzialità assistita e cohousing”

Il sistema socio-sanitario lombardo vanta numeri e strutture impressionanti: 146 mila persone coinvolte, 200 ospedali, 666 RSA, 100 Residenze sanitario-assistenziali per disabili, 5.500 medici di base. Nonostante questo, l’impegno che operatori e strutture ogni giorno svolgono per garantire una sanità di eccellenza è rivolto a tutti i cittadini lombardi e in particolare a oltre 3 milioni di cittadini in condizioni di cronicità, di cui il 50% che presentano situazioni di cronicità non aderiscono alle indicazioni anche terapeutiche e alle raccomandazioni, non sempre per colpa loro ma anche per problemi di organizzazione e di punti di riferimento non presenti.

La Regione inoltre ha oltre 600.000 persone con limitata autosufficienza e 1.162.000 ultrasessantacinquenni con il rischio di essere istituzionalizzati, ovvero di dover ricorrere a strutture pubbliche per avere assistenza sanitaria.

Numeri impressionanti che Giovanni Bozzini, Presidente di CNA Lombardia, ha evidenziato alla III Commissione del Consiglio Regionale in materia di Piano Socio-Sanitario Integrato Lombardo 2023–2027. Il Presidente della CNA regionale si è concentrato su una serie di implicazioni che la fragilità produce sul rapporto tra Sistema sanitario regionale e le sue articolazioni territoriali.

“La nostra Associazione annovera al proprio interno sportelli di patronato distribuiti capillarmente su tutto il territorio regionale e rappresenta interessi per circa 9.000 pensionati che aderiscono a CNA Pensionati – sottolinea Giovanni Bozzini -. Crediamo quindi di essere direttamente testimoni di esigenze che scaturiscono da una fascia anagrafica che viene segnata strutturalmente dalla fragilità. La scelta del modello pubblico-privato rappresenta un fatto intelligente, conservando saldamente la regìa nelle mani del decisore pubblico. Si tratta di una scelta che produce razionalità, efficienza nell’uso delle risorse, ricerca dell’innovazione e dell’eccellenza, ma naturalmente produce prima di tutto un livello mediamente più alto dei servizi a disposizione dei cittadini.”

“Ciò che ho cercato di mettere a fuoco è stato il ventaglio di professionalità e di esperienze proprie di quello che potremmo definire l’ultimo miglio del Sistema Socio-Sanitario di questa Regione: RSA, assistenza domiciliare integrata, servizi per l’assistenza domiciliare, medici di medicina generale, operatori ed Infermieri di Studio, farmacie – afferma il Presidente di CNA Lombardia -. Un messaggio appare fondamentale: serve potenziare i medici di medicina generale e allo stesso tempo sottrarre la fragilità alla solitudine. “Residenzialità assistita” e “cohousing” sono già utili sperimentazioni di Regione in questo senso.”

All’audizione, accanto al Presidente Bozzini, ha preso parte anche la Presidente di CNA Benessere e Sanità Lombardia, Brigida Stomaci, intervenuta sul fronte, socialmente delicato e di frontiera, dell’estetica oncologica.