dopo tanti viaggi, ci si ferma

Stavamo scappando dalla civiltà delle grida per trovare la pace, ci siamo incontrati e ricordiamo quando abbiamo cacciato aquiloni, solcato banchi e cattedre, famiglie e abitudini che ora non ci appartengono più

In mezzo ad un giungla una radura con un fiume dall’acqua, cristallina e venti case abitate da un popolo sconosciuto, erano talmente lontani dalla civiltà che chiamavano le cose indicandole col dito, dopo aver viaggiato in lungo ed in largo per gli Stati Uniti,  scegliamo di fermarci e creare una nuova città. la chiameremo Macondo.

In quelle case abitano zingari, l’immagine del viaggio fatto popolo, costruire una diversa dalle palafitte sarebbe impossibile, faremo come hanno fatto loro e la costruzione andando avanti sarà la più bella abitazione del fiume intero, 

Quanto viaggiare, il gruppo si è formato strada facendo acquistando membri di città lontane tra loro, uomini e donne che cercano semplice serenità e se possibile, gioia di vivere persi o dimenticati durante il  loro lungo incedere nel tempo.

Una città senza governo o leggi non può esistere perciò scegliamo un modo di regolarne la vita civile, il testo ha per ora una sola pagina uno, incompleta.

Abbiamo trovato uno strano stregone che conosce le erbe e sa leggere il futuro, i suoi abiti da indio e la sua comica parlata inventano ogni volta il rito da seguire intorno al fuoco dei bivacchi, ha con se le calamite per estrarre i chiodi, nelle case abitano altri zingari che in cambio dei nostri racconti ci regalano il cannocchiale, che strumento inutile in mezzo alla vegetazione.

Il cannocchiale è buono solo per osservare le stelle?, o con quelle lenti si può anche accendere il fuoco, ma tenerlo in pugno ci fa sentire bello poter dire agli altri “la terra è rotonda” come se si trattasse di una grande scoperta.

Che meraviglia osservare lo spazio e cercare nuovi orizzonti, ma altrettanto bello accovacciarsi mano nella mano al riparo di una tettoia ad osservare il fuoco che brucia ed illumina la sera con le sue scintille.

Quante volte si rinasce nella vita?, lo si fa ogni volta che un avvenimento importante ci porta a cambiare il nostro modo di vedere, può essere un incontro o un’epidemia di colera, in quel momento ci ricordiamo cosa vuol dire essere uomini e donne di carne e sentimento.

Da questo parto nasceranno adulti senza passato, partoriti in quel preciso istante con un futuro da scrivere ed un bagaglio che nulla potrà cancellare o far rivivere, un oggetto con la copertina lisa conserva ogni momento e lentamente quel ricordo verrà assorbito dal vuoto.

Ho viaggiato tanto, passando per gli inferni più bui ed i paradisi più luminosi da poterti dire col mio bagaglio di sbagli, le mie ferite, “Dopo tanti viaggi ci si ferma” per poter ricominciare a viaggiare

 

 

 

 

 

dopo tanti viaggi, ci si fermaultima modifica: 2017-09-26T17:26:01+02:00da Totodess