la penna, il viaggio, parte diciannovesima

alghero_porto_di_notte“Dovrei godere di tutto quello che la vita mi offre… Anche se non sempre è possibile…
Il mio senso di responsabilità mi lega a delle scelte… Non So, forse perché sono mamma, ma non ci riesco. Eppure dopo la notizia della malattia ho pensato che senso avesse continuare a rinunciare… Mi sento oggi in un limbo”, mi dici mentre andiamo verso l’albergo.
Ti rispondo non posso assolverti, ho…nel tempo, fatto i miei passi..pago le mie scelte, questo si…le pago ogni giorno, ma di contro, mi sento vivo, poi, chi ha detto che io ho ragione?”, mi guardi perplessa, “Neanche io mi assolvo…ti …spiego come mi sento in questo momento…, sento le catene legarmi le caviglie, sono le cose che hanno segnato il mio passato, e dettano il mio futuro, dimmi pure senza coraggio”. La piazza è alle nostre spalle, davanti a noi una passeggiata che costeggia il mare, tante coppie, bimbi, le luci dei locali e la musica che esce da molti di loro creano un’atmosfera ovattata intorno a noi, soli fra la gente.
Continui il tuo racconto, “mi sento così come ti ho detto”, ti guardo negli occhi prima di risponderti, ci fermiamo in un piccolo spiazzo vicino ai cannoni, sparo la mia bordata, “chi sono io per giudicare?, sei quella che ha paura del dopo, sai quanto e quante volte mi son trattenuto?, poi ho fatto un salto ed ora, eccomi qui”.
I tuoi occhi cercano l’orizzonte, respiri forte, ti stringi a me, “dovrei saltare quel fosso senza pensare al dopo”, lo dici nascondendo il viso sulla mia spalla, ti stringo forte lasciandoti ai tuoi pensieri.

la penna, il viaggio, parte diciannovesimaultima modifica: 2017-12-01T22:20:13+01:00da Totodess