La penna, il viaggio, parte ventiseiesima

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IO- Il suo sguardo penetra in fondo al cuore, mi chiedo se ha capito il mio modo d’essere e viverla. Adulto tra gli adulti innamorato come un liceale alle prime esperienze, innamorato di una donna con un vissuto e la classe che nasce, con l’esperienza che solo l’età può dare.

Vedermi così, sentirmi indifeso da quella donna e contemporaneamente, goderne l’affetto e una sorta di protezione ha qualcosa di strano che mi sta cambiando la vita, lei mi sta cambiando la vita.

Lasciarmi vivere era diventato il mio modo d’esistere, ora mi sento vivo e reattivo, questo viaggio sta dando senso e colori che pensavo fossero scomparsi dal mio orizzonte. questi luoghi assumono l’aspetto di alcove e rifugi.

Lei…lo guardo…e vedo qualcosa. Non so bene definire Cosa, ma mi rendo conto che mi guarda sognante. Chissà cosa pensa, mi chiedo, e proprio mentre lo faccio so già la risposta.

Io- quella risposta che fa dei nostri sguardi discorsi lunghissimi, parole e gesti diventano inutiliQuella risposta che scopro appena la prendo per mano o apro la portiera dell’auto..il suo rossore, i suoi sguardi, quel sorriso per non dire una parola e pensare. nei suoi silenzi se e cosa vuole, adorabile espediente.

Lei-“Sai, è questo per me un periodo strano e difficile. Se da una parte cerco di salvare il salvabile dall’altra continuo a sognare.

E mi rendo conto che a 50 anni ed arrivata a questo punto la mia vita può essere solo questa… Una creatura ancora piccola e un marito che forse a modo suo mi vuole bene, ma che mi vuole bene.

Eppure non riesco ad essere felice…non riesco a vedere il futuro e se lo vedo è piatto. Rassegnarmi e andare avanti, è questo che mi dico tutti i giorni. Eppure mi manca qualcosa…non so io bene che cosa…

E vado alla ricerca di che cosa poi? Non mi ci vedo più con queste “catene” ma mi sento inerme, perché in fondo quelle catene rappresentano la sicurezza. Ed io lo so bene. Penso ancora a quando la creatura sarà più grande e non avrà più bisogno di me…come è normale che sia, avrà la sua vita.

Ma allora sarò anziana e sicuramente i desideri e i sogni saranno diversi… Spero solo di non avere rimpianti…già ne ho adesso… In fondo cosa è la vita se non un continuo moto verso qualcosa che non conosciamo? Scusa lo sfogo…è stata una mattinata difficile… Riposero’ un po’ e poi sarò di nuovo io…col mio sorriso e quello sguardo un po’ malinconico…”

IO-Questo strano viaggio, sta diventando sempre più incisivo ed importante, la vita è proprio strana.

Provengo da tanti sbagli, sto viaggiando con una donna al mio fianco consapevole che questo nostro viaggiare ha superato mille volte ogni pudore, le sue parole mi frugano dentro e viaggiano davanti agli occhi come fossero scritte in un cartellone sul cielo. “le tue parole, quel che mi stai raccontando, pensi forse mi allontani da te?, vuoi che taccia su come ti vivo?, sei la donna che parlando di vita piatta, ne evidenzia le caratteristiche, sei una persona consapevole, speciale ai miei occhi, se non fossi seduta al mio fianco penserei ad altri viaggi, tu sei reale!!”, noto nei tuoi occhi, che la mia risposta ti ha dato mille sentimenti diversi, continui a fissarmi,  senza dire una parola mi stringi la mano sul bracciolo, ed il viaggio continua.

https://www.youtube.com/watch?v=XqMus1EwYyc

 

 

 

 

 

 

 

 

La penna, il viaggio, parte ventiseiesimaultima modifica: 2017-12-28T22:26:39+01:00da Totodess