Da che cosa nasce il desiderio? Tutti sanno che cos’è, come emozione, quando lo provano. Eppure molti ne lamentano l’assenza, la scarsa intensità, e cercano di accenderlo con droghe e stimoli sempre più trasgressivi. Dal punto di vista psicologico, il centro del desiderio umano è l’assenza (“mi manchi…”). Il desiderio ha allora una duplice funzione: riparativa, rispetto al dolore dell’assenza, ed espressiva, che porta a cercare di ricreare il benessere, la felicità, la soddisfazione sognati o già vissuti. Dal punto di vista neurobiologico, il desiderio è espressione di una funzione cerebrale complessa, che induce il bisogno e il desiderio di comportarsi sessualmente. Può essere stimolato da stimoli interni al corpo, ormonali e psichici – come le fantasie sessuali e i sogni erotici – o esterni, veicolati attraverso gli organi di senso che ci accendono quando incontriamo una persona che ci fa vibrare.
Al desiderio contribuiscono tre grandi fattori: lo stimolo fisico, biologico, istintuale; la motivazione emotiva; e la valutazione razionale della situazione sessuale, dei rischi e dei vantaggi ad essa legati. Fa’ il check-up al tuo desiderio, seguendo questa pista. Per cominciare, com’è la tua voglia fisica? Attraverso l’attrazione fisica, che esplode alla pubertà, il desiderio tende innanzitutto al mantenimento della specie (“sesso procreativo”), e poco importa se di figli se ne fanno sempre meno perché la valutazione razionale frena poi questo aspetto del desiderio. L’attrazione più forte, è quella “di pelle”, infatti governata dai FEROMONI, sostanze sessualmente attraenti la cui produzione inizia alla pubertà. Queste sostanze sono diverse da persona a persona e sono codificate addirittura dal sistema immunitario: maggiore è l’attrazione fisica, maggiore la probabilità di successo riproduttivo (nel senso di figli sani e vitali), anche se questo ha poco a che vedere con la capacità di formare una famiglia ed essere buoni genitori.
Desiderio e FEROMONI dipendono dagli ormoni: dal principe del desiderio, il testosterone, potente negli uomini ma anche nelle donne, in cui sono preziosi anche gli estrogeni. Ecco perché dopo la menopausa il desiderio vola via, a meno che la donna non faccia una terapia sostitutiva su misura. In entrambi i sessi, è frenato dalla prolattina, che può aumentare per molte ragioni (allattamento a parte) incluso lo stress. Tra gli ormoni amici del desiderio c’è anche l’ossitocina, neurormone che presenta un picco nel sangue in coincidenza con l’orgasmo. Questa sostanza “scrive” letteralmente nel nostro cervello chi è la persona che ci rende felici: in questo senso, è il principale mediatore neurobiologico dei legami affettivi. Accanto agli ormoni, sul fronte biologico contano la salute fisica e psichica, che regola anche il livello di energia vitale, di cui l’energia sessuale è il fiore all’occhiello, e altri fattori stimolanti o inibenti, tra cui farmaci, droghe, malattie psichiatriche. Ecco perché, di fronte ad una perdita di desiderio sessuale, è essenziale innanzitutto un’accuratissima valutazione medica.
Giorno: 7 marzo 2021
La capacità di esprimere la gioia la possiede solo la donna….
Nei tempi antichi le dee venivano raffigurate mentre ridono. Per cui, la dea ridente è un modello. Il suo riso rivela che lei sta al di sopra delle cose, che il mondo non le può fare del male.
Non a caso le donne, ridono volentieri e si ritrovano volentieri in questo modello. Esse ridendo vengono a contatto con la dea dentro di sè, che non si consuma in questo mondo, ma conserva la distanza da esso e, quindi, riesce a riderci sopra. Sono convintissimo che le donne sanno davvero ridere di cuore. La risata è il modo di esprimere la loro superiorità sulle cose della vita. Con le dovute eccezioni, lo si è sperimentato e lo si sperimenta in ogni famiglia. Le donne hanno quell’energia positiva che riescono a ridere di nuovo dopo una fase difficile. Si sentono più vitali in modo nuovo; avvertono che cosa significhi sentire gioia. Ci sono molte donne che conoscono fasi della vita nelle quali devono sopportare situazioni che sembrano mai cambiare. Similmente al periodo di siccità, che non cresce niente di nuovo. Effettivamente questa situazione ha effetti disperanti, e alcune donne si sentono tradite dalla vita. Poi, d’improvviso, qualcosa annuncia un cambiamento positivo. Affiora una speranza che qualcosa cambi in meglio. Ebbene, questo riporta le donne alla loro serenità, e si aprono al riso.