Dopo un breve accenno, circa i motivi vedono le donne più protette al Coronavirus, cerco di ampliare un pochino di più la trattazione.
In maniera particolare decedono meno degli uomini. Pare vi sia un rapporto di 3:1. Questo divario si riduce in epoca over 80 che è l’epoca che vede le donne sopravvivere di più. In poche parole, la donna gioca la partita di questa “pandemia” in vantaggio.
Ci sono dei motivi; direi 2-3; forse 3. In primis il loro sistema Immunologico che la donna mette in gioco con maggiore efficienza rispetto al maschio. Il senso di questo riconduce all’evoluzione, cioè, la donna tramite la Placenta trasmette gli anticorpi al suo prodotto del concepimento seguendo un ordine biologico che vede nell’assetto ormonale la cabina di regia.
Le Ovaie nella donna producono gli ormoni estrogeni i quali manifestano una certa resistenza contro potenziali insorgenze patologiche; in primis quelle cardiovascolari, al contrario del maschio che si rivela più vulnerabile oltre che in anticipo. Va detto che questa protezione si mantiene fino alla menopausa, epoca in cui la produzione estrogenica si abbassa notevolmente, il che mette le donne in parità con gli uomini. Questo momento offre a considerare che la femmina dovrebbe trovarsi a rischio quanto il maschio. Tuttavia, se consideriamo la fascia di età della donna tra i 60-70 anni ci accorgiamo che non è così, significando che non c’è ancora completa chiarezza.
C’è un’altra motivazione, che è la base genetica. In questo caso si deve ricercare nei geni; vere sentinelle contro il Virus che ne controllano l’accesso.
Di questi geni, 2 si trovano localizzate sul cromosoma X oppure regolati dagli Estrogeni.