Per questa volta vi faccio riposare, quindi niente medicina.
Mi piace ricordarlo con questo suo aneddoto.
Una volta gli venne posta questa domanda: “Maestà, quando deve iniziare l’educazione di un bambino ?” Rispose: ” Vent’anni prima che nasca !” Bene, in via casuale ho letto questa frase, scorrendo quà e là un opuscolo che mi trovai fra le mani, e m’è piaciuta, perchè in questa risposta ho visto tanta saggezza che, in verità non avrei mai attribuito a questo baldo imperatore pigliatutto. E così, nella mia modesta analisi personale, ho intravisto molto di più.
Se è vero che l’educazione di un bambino comincia con la buona formazione dei genitori : è anche vero che ogni bambino che nasce, porta in sè tutta la storia dei suoi antenati. E’ come un libro misterioso in cui vi hanno scritto i millenni. Tutto ciò che di buono e di gramo fu fatto dai suoi antenati, è in qualche modo scritto in quel libro vivo e misterioso che è un bambino che nasce. In buona sostanza, una bambino che nasce è fatto di quella pasta; come si suol dire in gergo; fatto con quella indole e temperamento. Per dirla in codice, nei geni dei suoi cromosomi, c’è tutto un passato scritto. Sta poi a lui, scrivere la sua pagina. La sua liberissima pagina, anche servendosi di quella pasta e di quei pennelli.
Beh…a questo punto il discorso sarebbe molto lungo.