Invecchiare ? No, giovinezza interiore

La fine dell'invecchiamento: se invecchiare è una malattia, qual è la cura?  – FUTURI

Esistono persone giovani che sono spiritualmente rigide. E ci sono persone anziane che sono piene di speranza, di entusiasmo e di vita e slancio interiore. Do per certo che esiste una giovinezza interiore. Tale giovinezza interiore è un atteggiamento dell’essere umano. Si manifesta nella vivacità interiore, nella vitalità, nell’attenzione e nell’apertura. Anche la capacità di entusiasmarsi fa parte della giovinezza. Chi già da giovane non riesce a entusiasmarsi per niente, chi si limita a vivacchiare ed è in preda del consumismo, non vive davvero, non si può definire giovane, anche se ha diciotto anni. Essere giovani, infatti, ha a che fare con la freschezza e la vitalità. Tutti invecchiamo, e ognuno fa esperienza diversa dell’invecchiare. Lo vive anche in modo diverso. Uno è contento di avere qualche anno in più. Un altro preferisce nascondere la propria età.

Anche qui è importante  che accettiamo il nostro invecchiare e che cresciamo con gli anni.

“Si ha l’età che ci si sente”, dice una frase molto ripetuta. Si fa riferimento alla giovinezza interiore. Quando tutto risulta difficile , quando si ha paura del nuovo in tutte le sue forme, allora si  è “vecchi”, indipendentemente da quale sia l’età della vita in cui ci si trova.

 

Un po’ tutti siamo alla ricerca di un senso della vita.

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Ne sono persuaso, che è così, specie in un mondo che senza Dio  sembra di non averne alcuno che veramente regga.

La solitudine e il vuoto sono il nostro pane quotidiano. Ma, SAPPIAMO AMARE ? Ecco, credo che sta attorno a questa parola tutto il nostro articolato. Oso affermare di “No” Il che è la nostra carenza maggiore, che invano cerchiamo  di colmare con soluzioni utopiche o dando la colpa agli altri o alle strutture.

Quindi, si diceva “Amore!”. Ma anche ( e insieme ) rispetto. L’altro/a va rispettato/a nel suo corpo e nella sua personalità, se no la nostra tenerezza diventa violenza, questa mano protesa verso l’egoismo. Amare dunque, che andrebbe ripetuto fino alle vertigini, significa donarsi. E chi si dona non cerca solo il piacere, ma qualcosa di molto superiore e definitivo: la Gioia. Ed è proprio nella gioia che si realizza l’armonia dentro ciascuno di noi: è solo chi ha in sè l’armonia può irradiarla all’esterno, facendone dono agli altri. Di contro, il possessivo impoverisce se stesso e gli altri trasformando questi in prede di saccheggio.