Dicono che dalle brutte esperienze si matura. Allora bisogna fare brutte esperienze per maturare ? Non credo proprio sia necessario fare brutte esperienze. Chiunque percepisce quello che c’è dentro di sè, si confronta con le possibilità che si trovano in lui e le dispieghi, matura. Quindi non abbiamo bisogno della sofferenza per maturare. Ma c’è il pericolo che colui che ha sempre successo si fermi. Ritiene di avere già tutto, che gli altri lo amino, e che quindi sia già perfetto. Ma chi si ferma, smette di maturare; fa un passo indietro. Per carità, è naturale che di tanto in tanto ci si deve fermare per fare silenzio e mettersi in ascolto con noi stessi. In tal senso, trovo interessante il detto: “L’anima parla sempre, ma non si ripete mai !”. Un detto, a mio parere da ritagliare e conservare nel portafoglio, chi non usa portarlo lo conservi fra le cose preziose.. Adottando questo atteggiamento, scopro dove realmente mi trovo. Ma i saggi, che la sanno lunga dicono che bisogna essere sempre in cammino. E su questo cammino bisogna proseguire. In verità non afferro il significato di queste parole…o forse si. Non so. Jung disse una volta: Chi non è pronto a trasformarsi si immobilizzerà. Altro scoglio da superare per me. Frasi ermetiche che mi hanno spinto a chiedere lumi a un amico professore di Filosofia. Mi disse.” Una vita di successo è il maggior nemico della trasformazione !” Beh, mi sono detto, adesso è tutto più chiaro…o quasi. E si, perchè non si può generalizzare in questo modo. Ci sono senz’altro persone di successo che nonostante tutto si trasformano interiormente e si sviluppano, perchè non si vogliono accontentare di quello che vivono in questo momento. Non aspirano a un successo sempre più grande, ma a diventare persone vere. Si confrontano con tutto quello che c’è dentro di loro.
In conclusione, se nel nostro cammino interiore ci lasciamo prendere dalla pigrizia o addirittura ci fermiamo, allora una sofferenza o una delusione ci possono scuotere. Ma chi è sempre vigilante non necessariamente ha bisogno della sofferenza.