Comprendere le parole

Comprendere le parole

 

03 AGOSTO 2023

GIOVEDÌ DELLA XVII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Es 40,16-21.34-38

Salmo: Dal Sal 83 (84)

Vangelo: Mt 13,47-53

Oggi il Signore dopo aver spiegato in parabole il regno dei cieli, domanda ai suoi discepoli se hanno compreso tutte quelle cose. E noi possiamo rispondere affermativamente come loro?

Ognuno di noi, nella misura in cui ha capito, prova a vivere e a trasmettere coerentemente quelle cose nuove, quel “pezzetto di Dio” che ha fatto battere il suo cuore.

C’è una cosa nuova, che nasce proprio ora, non te ne accorgi? Dio è presente, è sempre nuovo! Un Dio fedele alle sue promesse nei secoli. Un Dio che nella rete della sua misericordia accoglie tutti. Chi si esclude dalla misericordia di Dio si getta dalla rete da solo.

I buoni di cui parla il Vangelo non sono persone perfette, sono coloro che si affidano alla misericordia di Dio, sempre più grande di ogni miseria umana, di ogni difetto o caduta.

Cristo misericordia del Padre, ci aiuti a vedere in noi ciò che è da buttar via e ciò che va conservato, perché in tutto rimanga solo amore.

“Signore,

donami la grazia di comprendere le Tue parole,

fa che penetrino in me

e scendano nel mio cuore,

per donargli quel conforto di cui ha bisogno.

Non ti chiedo solo questo:

aiutami a ricordare, credere e vivere ciò che sento,

così da poter dire una parola a chi è nella sfiducia,

un sostegno a chi cerca aiuto,

per portarli a Te, nelle Tue braccia di Padre

nella certezza che Tu ci sosterrai tutti.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)

La luce di Dio

 

la luce di Dio

 

 

19 SETTEMBRE 2022

LUNEDÌ DELLA XXV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

LITURGIA DELLA PAROLA  (clicca qui)

Prima lettura: Prv 3,27-34

Salmo: Sal 14 (15)

Vangelo: Lc 8,16-18

 

La luce è un elemento essenziale per la vita, fa scoprire la bellezza di vedere, di essere, di comunicare e di esistere. La nascita è considerata un venire alla luce e l’essere umano desidera essere illuminato, trovare senso calore e amore. La luce è la vita degli uomini perché forgiata dall’amore di Dio e quanti si lasciano illuminare, non possono rimanere nascosti.

La luce di Dio risplende sul volto di Cristo e si riflette su ogni uomo che lo cerca e apre il suo cuore, al punto da penetrare nelle fessure più strette dove si ha paura che non possa mai arrivare. E proprio per questo Dio ha dato alla luce Suo Figlio, ha dato luce alla nostra speranza.

Sebbene in noi vi è il buio dei peccati, l’oscurità del dubbio o della fatica, siamo portatori di quella luce che viene direttamente da Dio e attraverso la Sua Parola, abbiamo il compito di non chiuderla, nasconderla, anzi manifestarla agli altri.

Oggi ascoltando questa Parola accendiamo la nostra lampada, rendiamola visibile a tutti.  Se “a chi ha sarà dato”, apriamo il cuore e mostriamo quell’infinito Amore che non puo rimanere nascosto, perché opera di Dio e in quanto tale si espande e si comunica nella carità.

“Signore,

donami almeno un raggio della Tua luce,

affinché il mio cuore possa trovare pace e conforto.

Fammi comprendere che il tuo Amore

è la vera lampada capace di illuminare

ogni fibra del mio essere,

di ridonare vita a chi è stanco e affaticato,

a chi ti cerca o ha timore di cercarti.

La Tua luce ci accompagni sempre,

affinché possiamo vivere di Te

e donare speranza a chi ancora è nel buio”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

Vedere, ascoltare e comprendere

 

vedere, ascoltare e comprendere

 

21 LUGLIO 2022

GIOVEDÌ DELLA XVI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

 

LITURGIA DELLA PAROLA      (clicca qui)

Prima lettura: Ger 2,1-3.7-8.12-13

Salmo: Sal 35 (36)

Vangelo: Mt 13,10-17

 

Il Vangelo della liturgia odierna, ci presenta un cammino attraverso le parabole che Gesù racconta, per rendere attuale e concreta la Sua Parola.

Siamo di fronte ad una Parola di Dio pellegrina che viaggia verso di noi, attraverso le dinamiche della nostra quotidianità e si inserisce all’interno di essa, per donarci una scia da seguire. Quel popolo nelle tenebre, con Gesù ha visto e riconosciuto una luce capace di rendere giorno la notte, e le stelle sono diventate come segnali luminosi di una strada percorsa nei secoli, da pellegrini alla ricerca di Dio.

Oggi siamo noi a compiere gli stessi passi, tra discese, salite, buio e luce, quello che conta e che rimane fermo nello scorrere del tempo, è la Sua presenza in noi.

In quei momenti di fatica dove non riusciamo a vedere, ascoltare e comprendere, non tutto è perduto; proprio lì, dove pare non esserci una via, il Signore ci viene incontro donandoci uno strumento: le parabole, per entrare all’interno del Suo messaggio e farne dimora.

Beati noi, quando vedremo e ascolteremo, tutto ci sembrerà un po’ più chiaro, o comunque avremo imparato che la strada verso Lui, è dinanzi ai nostri occhi e la stiamo già percorrendo.

“Signore,

le tue parole oggi

consolano il mio cuore,

perché anche per me c’è una speranza.

Quando tutto mi sembra buio, vuoto e arido,

arriva la tua parola a riempirmi la vita.

Fa che sappia fermarmi ad ascoltarla,

così da poter guarire il mio cuore,

per vedere, ascoltare e comprendere fino in fondo,

giorno dopo giorno,

quelle parole di speranza e umanità

preparate per me, per tutti”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)