Visitazione di Maria

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31 MAGGIO 2024

VISITAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA – FESTA

Oggi è la festa della Visitazione della Beata Vergine Maria, ed il Vangelo ci narra proprio questo episodio. È la visita di Maria a sua cugina, ma è anche la prima visita di Gesù, che dal grembo di Maria fa sussultare quello di Elisabetta. Anche noi oggi tramite Maria, possiamo accogliere la visita di Suo figlio che viene per sanarci nel profondo.

Maria da subito si fa portatrice di una salvezza che sussulta dal grembo e le fa esclamare le parole del Magnificat. Quel bambino dal di dentro, Le mette in bocca una promessa di salvezza per ciascun uomo o donna, così che ogni cuore trovi pace in Lui.

Oggi lasciamo a Maria il compito di parlarci di Gesù, preghiamola con devozione, con affetto e diciamole grazie per essere entrata nelle nostre case. Elisabetta a nome nostro accoglie Maria, e Maria ci dona Gesù.

Chiediamole di rendere il nostro cuore accogliente, come un grembo capace di contenere e maturare la sua Parola, così che alla nostra visita, chi ci incontra, sussulti di gioia per Dio, non per noi.

“Maria,

portami a Gesù.

Ho tanto nel mio cuore da dire,

possa la tua gioia

contagiare anche me,

così che quel vuoto,

senta il Suo amore.

Ti prego Maria, sussurrami cosa dire, perché temo di sbagliare,

eppure Tuo figlio è semplice,

ama e basta;

possa sussultare il mio cuore

alla vostra presenza nella mia vita,

così che comprenda

che non sono più sola”.

(Shekinaheart eremo del cuore)

 

Ai piedi di Gesù

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25 MARZO 2024

LUNEDÌ DELLA SETTIMANA SANTA

Se ieri il Vangelo della Passione secondo Marco, iniziava con l’unzione di Gesù sul capo da parte di una donna a Betania, in casa di Simone il lebbroso, oggi l’evangelista Giovanni, ci presenta l’unzione di Gesù, sempre a Betania, ma in casa di Lazzaro che Gesù aveva risuscitato.

Qui la donna si chiama Maria. Ella cosparge i piedi di Gesù di preziosissimo profumo e li asciuga con i suoi capelli. Un gesto di intimità inaudito, un abbondanza di profumo e di effusione d’amore e di tenerezza, che “forse” solo una donna ne è capace. Un profumo versato sui piedi di Gesù e ripreso dai capelli di Maria, un amore che donato, ritorna a lei, e di più, si espande per tutta la casa, ovunque.

L’amore è quel profumo che si insinua in tutte le pieghe della nostra esistenza, per ridarci vita. L’amore ha risuscitato Lazzaro, l’amore riporta in vita ciò che la morte vuole toglierci.

Il gesto di Maria è un silenzioso e tenero canto di vita, lei sola intuisce nel cuore di Gesù quel dramma imminente, e si fa partecipe con tutta se stessa, con tutto l’affetto e l’amore di cui è capace, per consolare il suo Signore e per adorare quel corpo che diventerà mistero di salvezza, mistero della Pasqua.

Come Maria, accogliamo Gesù nella nostra casa, mettiamoci ai suoi piedi per dargli tutta la nostra attenzione, il nostro affetto, il nostro cuore, il nostro profumo, perché Lui ce lo restituirà ancora piu intenso, e la sua fragranza carica di amore, raggiungerà tutti gli uomini.

“Signore,

sono qui ai tuoi piedi,

quanto amore ha bisogno il mio cuore,

ma so anche donarlo,

povero, piccolo,

limitato come questo vaso di profumo,

ma che con Te può espandersi.

Insegnami  il tuo amore,

che non teme di dare.

Insegnami,

parla, T’invoco;

per sempre starò dinanzi ai tuoi piedi benedetti,

per avere un po’ di Te,

in me.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

 

Buon 2024

Buon 2024 da Shekinaheart Eremo del cuore

“Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore”.

A Maria vogliamo affidare l’anno appena iniziato, Lei che è custode del nostro cuore, possa darci la forza nelle difficoltà, possa esserci di sostegno a non smettere di sperare anche quando è dura. Trovare qualcuno che custodisce il cuore è un dono grande, è il dono più prezioso che Dio possa darci. Ecco chi è Maria, custode del nuovo anno, custode del nostro cuore.

Buon anno a te che leggi, buon anno ai tuoi cari, a chi non ce più; possa tu sentire il sostegno di Dio, possa tu vivere nella pace e nella serenità e possa sentire per te le parole della prima lettura:

“Ti benedica il Signore

e ti custodisca.

Il Signore faccia risplendere per te il suo volto

e ti faccia grazia.

Il Signore rivolga a te il suo volto

e ti conceda pace”.( Nm 6, 22-27)

 

Visitazione

Visitazione

GIOVEDÌ FERIA PROPRIA DEL 21 DICEMBRE

Due madri si incontrano e si raccontano lo stupore e la meraviglia di quanto Dio ha operato in loro. Sguardi, parole e commozione di chi sa di portare in grembo un dono ineffabile, di chi ha creduto ad una Parola che ha generato vita. Solo un madre conosce il suo grembo che naturalmente si modifica per creare vita, ma qui e diverso, c’è l’opera di Dio. Elisabetta è anziana, Maria riceve un annuncio da un Angelo: entrambe portano in sé un evento straordinario, che non e facile da comunicare, da capire, solo lo Spirito Santo illumina questo incontro, dá loro la comprensione e la certezza di un mistero divino che le ha coinvolte e le ha rese partecipi di un progetto di salvezza.

Maria fa visita ad Elisabetta ed entrambe hanno ricevuto una visita dal Signore. Come loro anche noi siamo chiamati a vivere questa visita, ad esprimere un canto di gioia e di lode perché “il Signore ha visitato il suo popolo”, non ci ha lasciati lontani da Lui, siamo parenti stretti, figli desiderati, amati e cercati anche quando perdiamo di vista il suo orizzonte.

Nulla e impossibile per chi crede alla parola di Dio, non perché ci accorda i miracoli che chiediamo nelle nostre necessita, quelli possono anche accadere in via eccezionale, ma perché il miracolo più grande e Dio che si fa bambino. Non c’è altra divinità al mondo che raggiunga l’uomo nella sua carne, che generi vita e gli restituisca la sua dignità ogni volta che quest’ultimo si perde.

Attraverso Maria siamo stati tutti raggiunti, visitati. Grazie a Lei quel bambino si è fatto carne, si è fatto pane, e oggi giorno lo possiamo toccare con mano, mangiare ed esclamare “a gran voce” con Elisabetta: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!”. Perché Tuo figlio è il Signore della mia vita. Anch’io posso gioire, esultare nello Spirito, benedire, ovvero quel dire – bene che è la prerogativa di chi impara ad ascoltare e a vivere la Parola, a diventare presenza di Dio nel mondo, a vivere la fretta dell’amore, il desiderio di dire: Dio ha visitato il suo popolo, e non desidera altro che stare con noi.

“Visitami o Madre,

perché anche per me sia possibile credere.

Fammi partecipe del Tuo annuncio,

custodiscimi come quel Figlio che porti in grembo

e inonda il mio cuore di gioia,

la gioia del Tuo si,

quello di Elisabetta,

così che anch’io nel sentirla

riconosca il Dio della storia entrare in me,

perché Dio ha visitato il suo popolo 

a partire da Te.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)

 

Un angelo, l’annuncio, il Si

Un angelo, l'annuncio, il Si

 

MERCOLEDÌ FERIA PROPRIA DEL 20 DICEMBRE

Un Angelo, un messaggero entra nella casa di Maria, un personaggio a Lei sconosciuto, ma non per lui. Egli sa chi è Maria e sa cosa le accadrà, le spiega; Lei è turbata, sono faccia a faccia. “Come è possibile?” È la domanda di Maria ed è anche la nostra a ciò che ci turba o semplicemente ci stupisce.

Maria è una donna come noi, eppure resta in ascolto, quell’Angelo le ispira fiducia, le parla di Dio. Maria donna come noi, oggi ci insegna che Dio ci è familiare, che sentire parlare di Lui non dev’essere straordinario, ma ordinario, perché Egli è il Signore di casa nostra, di quel cuore che senza di Lui è come un grembo vuoto.

Anche noi fermiamoci in ascolto: angeli o messaggeri passano, ma Dio resta, abita, vive in noi. Questa parola carica di quotidianità, ci aiuti a comprendere che all’interno di quel disegno, c’eravamo anche noi, e Maria ha detto “si” anche per me, perché quando la mia vita si sente perduta, il Suo “si” risuoni profondamente quasi a rimettermi in vita. Maria dice “si” alla vita che dà vita, ed io ora ho un strada, un’amica. Ella è diventata per noi quel messaggero che ci porta Dio, perché io rinasca e dica il mio “si” alla vita.

“O Angelo che mi guardi dall’alto

dammi un motivo per rallegrarmi.

Come Maria parto dalla mia quotidianità,

fa che mi conduca a Dio,

così che Lui mi riconosca

e possa sentire crescere in me la vita.

Una vita dove non sono io a generare,

 ma Lui mi ha fatto,

e nel “si” di Maria,

la sua risposta rigenera tutta l’umanità

e ogni uomo possa tornare a sperare

nel Dio verità.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

 

Non le sarà tolta

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10 OTTOBRE 2023

MARTEDÌ DELLA XXVII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

Prima lettura: Gio 3,1-10

Salmo: Sal 129 (130)

Vangelo: Lc 10,38-42

“Non le sarà mai tolta”. Questa frase del Vangelo di oggi ha il sapore della promessa. Nell’affanno come nella quiete, mai ci verrà a mancare la Parola di Dio. Nella solitudine come nell’abbondanza, mai cesserà la Sua presenza.

Spesso si commenta questo Vangelo pensando: da che parte stiamo? Marta o Maria? Oggi l’invito è guardarlo da un altro punto di vista: ovvero dove sta Dio? Con entrambe! Gesù si accorge dell’affanno di Marta tanto quanto dell’ascolto di Maria, poiché Egli è presente per tutti. Non bisogna sempre pensare a come arrivare a Dio, ma anche rendersi conto che Lui è già arrivato e quando te lo sarai domandato scoprirai la Sua presenza precedente alla Tua.

L’unione tra noi e Dio è unica. Un unico amore per la nostra unica vita. Viviamola! Non abbiate paura dell’amore di Dio perché non c’è cuore più grande, non c’è amore più forte che il Suo e da cui noi possiamo attingere per renderlo vivo e presente per altri.

“Signore,

fa che mi accorga di Te,

del Tuo nome che è amore.

Stanco e affaticato giungo a Te

per trovare la pace.

Signore, qual è la via? Parlami!

La mia strada sei Tu, passi da risorto

nel mio cuore crocifisso.

La Tua parola non mi sarà mai tolta,

scaverà e scenderai nell’abisso del mio cuore

fino a comprendere che:

Tu eri da sempre con me”.

(Shekinaheart Eremo del cuore)

Maria presso la croce

Maria presso la croce

 

VENERDÌ 15 SETTEMBRE 2023

BEATA VERGINE MARIA ADDOLORATA – MEMORIA

Prima lettura: Eb 5,7-9

Salmo: Sal 30 (31)

Vangelo: Lc 2,33-35 oppure Gv 19,25-27

Oggi nella memoria della Beata Vergine Addolorata, sono proposti due vangeli, noi scegliamo il primo, ma entrambi esprimono le caratteristiche di questa grande Madre di cui ciascuno di noi è figlio.

Maria sta presso la croce, quante madri possono trovarsi in questa situazione, dinanzi alle preoccupazioni di un figlio malato, tribolato, quella croce del figlio diventa sempre più la croce della madre.

Maria sta, non si tira indietro, sta dinanzi alle nostre croci e con tutto il cuore ne sostiene il peso. Non parla, silenzio, è il silenzio del rispetto, quel silenzio è il grido più forte e assordante di qualsiasi urlo.

Anche noi dalle nostre croci impariamo a stare in silenzio, per sentire nel cuore la sua presenza, per sentirci dire: sono qui figlio mio.

Maria è accanto a noi, non c’è dolore che il Suo cuore non possa tenere; come custode della Parola diventa custode della croce, ma non solo quella del figlio, poiché come la parola è per tutti, lo stesso la croce.

Impariamo da lei a stare, impariamo quel silenzio che accompagna, lasciamoci amare da Maria. Ella madre di ogni tempo sta, e nel suo stare prega per tutti noi suoi figli, affinché ogni cuore si senta generato da Dio e possa sentire su di se le parole dette a Giovanni: ecco tua madre.

Ecco la madre che sta presso la tua croce e tu figlio non sarai solo, nessuna lacrima cadrà a terra prima che lei non l’abbia colta.

Nel Suo cuore, vi é tutto quell’amore talmente grande da straripare nel tuo e non  sentire più solo dolore, ma un leggero sollievo, un soffio di vento, un  sospiro di consolazione, capace di consolare il tuo cuore. Eccola è Lei ed è presso di te, nelle tue giornate stanche e doloranti, in quelle fitte che la vita purtroppo vive, per dirci: figlio non sei solo, ci sono io, le prendo tutte per te.

“O Maria,

quanto è grande il mio dolore

e tu lo vedi.

Sei presso la mia croce,

sei qui con me.

Il tuo volto è buono o madre,

il tuo volto mi è di conforto,

stai con me Maria,

parlami di Gesù,

parla al mio cuore cosi che trovi consolazione

e dopo averlo sentito non scendo, poiché non voglio vederti salire al mio posto,

tu lo faresti, una mamma lo farebbe.

Stiamo insieme presso quella grande croce,

che da un senso alla mia e alla tua.

Stiamo, io ti guardo e tu guardi me,

stiamo in silenzio,

in questo silenzio assordante.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

 

Marta una vita da risorta

Marta una vita da risorta

 

SABATO 29 LUGLIO 2023

SANTI MARTA, MARIA E LAZZARO – MEMORIA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: 1 Gv 4,7-16

Salmo: Dal Sal 33 (34)

Vangelo: Gv 11,19-27 Oppure: Lc 10,38-42

Oggi celebriamo la memoria di Santa Marta. Una donna che possiamo definire molto energica, con l’ardore – osiamo dire – di “sgridare” il Signore, perché se Lui fosse stato presente suo fratello non sarebbe morto. Una donna dalla fede grande perché, subito aggiunge, che se Lui chiede al Padre, questo gli concederà la grazia di riavere il fratello in vita.

Marta fa nelle mani del Signore la sua grande professione di fede, afferma di credere che Lui è il Cristo, Lui è la risurrezione e la vita. Lazzaro non è ancora risorto, invece Maria per la sua Fede vive già da Risorta.

La risurrezione è credere in Cristo Signore, Figlio di Dio che viene nel mondo ad aprire i nostri sepolcri, a comunicarci la sua vita, ad eliminare per sempre la morte, perché ci dona una vita nell’amore e l’amore è eterno perché è Dio stesso.

La morte non ha più potere, in quanto ciò che è amato viene strappato alla morte. L’amore fa vivere e risorgere. il vero nemico della morte non è la vita, ma l’amore: “forte come la morte è l’amore, tenace come il regno dei morti” (Cantico 8,6).

Da Santa Marta donna di grande fede e di tenace amore, prendiamo l’esempio per credere nel Signore della vita e vivere così da risorti.

“Signore,

fai della mia vita,

una vita da risorto.

Ti affido il mio cuore,

affinché in esso entri la Tua forza

ed io possa vivere di quella luce,

che proviene dalla Tua luce

dopo quei tre giorni di buio.

Fammi capace di poterti dire:

“credo in Te” anche quando la vita sembra morta,

poiché Tu mi tirerai via da quel sepolcro

e quel giorno capirò,

che Tu sei vivo per me.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

 

Non temere, Maria

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SABATO 25 MARZO 2023

ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE – SOLENNITÀ

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Is 7,10-14; 8,10c

Salmo: Sal 39 (40)

Seconda lettura: Eb 10,4-10

Vangelo: Lc 1,26-38

“A queste parole ella fu molto turbata.”

Un annuncio sconvolgente raggiunge Maria, il turbamento le invade il cuore, e prima che lo smarrimento prenda il sopravvento, arrivano le parole consolanti dell’angelo: “Non temere, Maria”.

Dio sa di che stoffa siamo fatti, ma questo non lo preoccupa, entra nella vita di Maria per farne un capolavoro, per riempirla di vita. Entra anche nelle nostre vite sebbene abbiano turbamenti, emozioni confuse, ci sentiamo poveri e inadeguati. Egli ripete non temere la tua povertà, perché avrai vita dalla grazia.

Cosi Maria viene colmata di Grazia, Dio si è chinato su di lei, perché trabocchi di Dio e da questo fiume di grazia germogli un figlio, seme della vita Divina: Gesù.

Un annuncio che illumina la storia a partire dal buio di un grembo, dove solo Maria sapeva che l’origine di quel seme, veniva dalle parole dell’angelo.

Come Maria, anche noi siamo chiamati ad aiutare il Signore ad incarnarsi in questo mondo, prendendoci cura della sua parola, a renderlo vivo e presente, nel nostro vissuto, ad amare questo Dio bambino, che vivrà nella misura in cui sarà amato. Perciò lasciamo da parte le paure e i turbamenti per non perdere il tempo di Dio, il dono della sua grazia.

“Maria,

ti affido questo tuo figlio che sono io,

fatto di paure e di speranze,

di fragilità e tenerezza.

Maria, abbi cura di me.

Tu, che hai fatto della tua vita un Si a Dio,

rendi il mio cuore libero,

affinché anch’io nonostante il buio del mio cuore,

possa portare alla luce un frutto di speranza:

l’amore per Tuo figlio, Gesù, che ci hai donato,

per essere la nostra forza e la nostra gioia, per sempre”.

(Shekinaheart Eremo del cuore)

 

Buon anno 2023

DOMENICA 01 GENNAIO 2023

MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO – SOLENNITÀ

Prima lettura: Nm 6, 22-27

Salmo: Sal 66 (67)

Seconda lettura: Gal 4,4-7

Vangelo: Lc 2,16-21

 

Buon anno! Affidiamoci a Maria, Colei che conserva tutto nel suo cuore.

“Maria, madre dolce mia cara,

ti affido il nuovo anno e tutto quello che del vecchio mi accompagna.

Sostienimi o Madre, quando nella fatica perdo la speranza,

dammi conforto quando il dolore si fa forte

e fa che io possa conoscere Tuo figlio,

affinché ogni giorno della mia vita

risplenda la luce del Suo volto.

Tu sai Madre cosa provo, anche quello che non riesco ad esprimere

e nei nostri silenzi, c’è tanto contenuto da scrivere nel cielo.

Salga a Te la mia preghiera,

e fammi comprendere che Tu sei accanto a me,

così che mi senta figlio,

cullato dalle Tue mani, protetto dal Tuo amore per sempre”.

(Shekinaheart Eremo del cuore)

 

Buon anno di cuore!

Fraternità Shekinaheart 

 

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