C’è un solo pane del cielo, quel pane quotidiano che noi chiediamo in preghiera, oppure a Messa, nel Padre nostro. Un pane per nutrire non solo il nostro corpo ma il nostro cuore. Un pane, cibo che in qualsiasi luogo o continente, ciascuno si trovi, il significato è sempre lo stesso.
Che cos’è il pane? Un alimento semplice, di base, il pane è casa, il pane del cielo è Dio. E cibarsi di questo, è fare casa con Dio. Un Dio che dal cielo viene a darci se stesso: in quel pane c’è tutto. A noi resta solo prenderlo, lasciare che sia il Suo pane in grado di sanare il nostro cuore e nutrire in profondità quelle ferite, che senza quel pane condurrebbero ad una fame sproporzionata, tanto da sfamarci con ciò che cibo non è. Ed in fondo lo sappiamo, perché il nostro cuore sta bene con Lui, siamo fatti per il cielo e per quel pane.
Cibarsi di quel pane in fondo non è così strano, è vita per la nostra vita. Allora andiamo incontro a quel pane, unendo le mani accogliamolo con amore e devozione e in quel “Amen” riconosciamo Lui, il Signore della vita entrare in noi.
Non c’è amore più grande, non c’è dono più immenso di quello che è Dio per noi, perché mentre ogni speranza effimera promette un futuro che soddisfa una fame parziale, Egli invece è già qui presenza, e nutre ora una fame più profonda.