“DECLARO ME RENUNTIARE ITA UT SEDES ROMAE VACET ET CONCLAVE” Le disposizioni di Benedetto XVI nell’Atto di Rinuncia e le loro conseguenze

26.12.2022 – Volendo proseguire ad individuare gli effetti legali dell’Atto di Rinuncia, compiuto da Benedetto XVI il 10 febbraio 2013, analizzando il testo latino, si può passare all’esame della struttura sintattica della formula giuridica, usata da Benedetto XVI per la sua manifestazione di volontà.

Tale struttura sintattica della formula giuridica è articolata in più proposizioni dipendenti e subordinate, contenenti insieme l’atto dispositivo, le sue modalità, il suo scopo e le sue conseguenze.

La formula è :
“… declaro me renuntiare ita ut sedes Romae vacet et Conclave”.
Resa in italiano, tale formula dice :
“… dichiaro di rinunciare alle sedi di Roma, in modo tale, che resti vacante anche il Conclave”.
Il Sommo Pontefice dispone di sciogliere il vincolo organico (renuntiare sedes), che per prassi canonica, collega il Collegio dei vescovi con l’esercizio del potere di giurisdizione universale, che attiene al Papa, facendolo in maniera tale che (ita ut) sia sciolto anche il Conclave (vacet et Conclave).
Conclave, che “ad eligendum novum Summum Pontificem ab his quibus competit convocandum esse”, ossia che “per eleggere nuovamente il Sommo Pontefice da quelli ai quali compete deve essere convocato.”

Se per la prima parte del dispositivo “renuntiare sedes”, si può parlare di riforma di una prassi, circa invece la modalità e lo scopo di questa rinuncia, espressi dalla proposizione dipendente “ita ut vacet et Conclave” si deve parlare di messa in liquidazione dell’intero sistema vaticano, poggiante sulla prassi canonica contra legem di governare la Chiesa universale con un organismo collegiale e burocratico, quale quello dei vescovi, che interviene nell’esercizio di giurisdizione spettante invece al Sommo Pontefice personalmente, per divina istituzione.

Si tratta di una vera e propria liquidazione e non soltanto di una riforma, poiché aver disposto affinché il Conclave restasse vacante, vuol dire aver ritirato all’intera gerarchia sia la legittimazione ad intervenire nelle decisioni del Pontefice circa il governo della Chiesa, sia la legittimazione ad eleggere il successivo Pontefice.

Come è chiaro dall’analisi linguistica e giuridica del testo, nella Declaratoria di Rinuncia non esiste traccia di abdicazione alcuna.
Benedetto XVI è a tutt’oggi il Sommo Pontefice regnante, che motu proprio ha statuito nel 2013 in materia di sedi e di Conclave.
Bergoglio è, di conseguenza, tuttalpiù un vescovo ausiliare di Benedetto XVI ed il Conclave era stato sciolto prima della sua apparizione sulla scena della risibile pantomima dei due papi in Vaticano.

Ne consegue, che tutti gli atti compiuti da Bergoglio, in luogo del Sommo pontefice e del vescovo diocesano di Roma, sono da considerarsi tamquam non esset.
I risvolti penali della posizione di Bergoglio, della Curia romana, del Collegio dei vescovi, dei Cardinali, delle autorità vaticane tutte, sono da valutare ed anche il Sommo pontefice Benedetto XVI deve immediatamente porre rimedio – con apposito procedimento da definire nei suoi ambiti, nei suoi atti e nelle sue procedure – alla situazione gravemente compromessa dell’istituzione e del governo del popolo di Dio, cHe si è venuta a verificare.

Ciò, che resta in attesa di ulteriore chiarimento è quale debba essere ora, per il futuro della Chiesa, il Conclave da convocarsi “ab his quibus competit”, cioè “da parte di quelli ai quali compete”.
Santo Padre Benedetto, vuole finalmente farci sapere chi sono “quelli”?

FORMULA GIURIDICA della Declaratoria di Rinuncia di Benedetto XVI, in data 10 febbraio 2013

“declaro me ministerio Episcopi Romae, Successoris Sancti Petri,
mihi per manus Cardinalium die 19 aprilis MMV commisso
renuntiare ita ut
a die 28 februarii MMXIII, hora 20,
sedes Romae,
sedes Sancti Petri
vacet et Conclave
ad eligendum novum Summum Pontificem
ab his quibus competit
convocandum esse.”

“DECLARO ME RENUNTIARE ITA UT SEDES ROMAE VACET ET CONCLAVE” Le disposizioni di Benedetto XVI nell’Atto di Rinuncia e le loro conseguenzeultima modifica: 2024-03-30T07:54:00+01:00da simonettaleopardi
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