FENOMENO MISTICO E PATOLOGIA PSICHIATRICA, nell’epoca dell’Ideologia della Transizione

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Viviamo in un’epoca, in cui due opposti schieramenti mondiali si affrontano per determinare quale debba essere il volto della società del futuro: l’Ideologia antiumana e anticristiana della Transizione delle Specie si contrappone alla Dottrina biblica delle Specie Originali.

L’ideologia della Transizione è articolata e onnicomprensiva:
Transumanesimo per modificare la Specie umana con biotecnologie; Transgender per giungere ad una Specie umana indifferenziata; Transizione ecologica per imporre la tecnologia a qualunque processo naturale dell’ambiente; Biotecnologie per modificare i genomi; Tecnologie Elettroniche ad emissioni elettromagnetiche da remoto per controllare e dirigere ogni cosa che si muove nel mondo, fin nelle cellule, governando il modo di produrre, di pensare, di esistere.

E, anche nella dimensione mentale umana, questa contrapposizione tra due modi di intendere la vita si manifesta.

Caso eclatante è quello del modo di considerare e di trattare, in ambito psichiatrico, la tendenza al misticismo, fenomeno presente nelle tre religioni monoteiste abramite.

Il fenomeno mistico del dialogo con Dio nella contemplazione e nella preghiera è un caposaldo della vita interiore cristiana, entro la quale schiere di santi e di eremiti nei secoli hanno edificato e riedificato l’intera società e la sua economia, salvandola dalle crisi più cupe. Basti pensare al ruolo di San Benedetto e a quello di San Francesco.

J.Ratzinger: “Il monachesimo, che nei grandi sommovimenti della storia è rimasto l’essenziale portatore non solamente della continuità culturale, bensì soprattutto dei fondamentali valori religiosi e morali, degli orientamenti ultimi dell’uomo, e in quanto forza pre-politica e sovra-politica divenne portatore delle sempre nuovamente necessarie rinascite.” (Europa. I suoi fondamenti spirituali ieri, oggi e domani. Lectio magistralis del cardinale Ratzinger, Senato Italiano, 13 maggio 2004)

Nel nostro tempo, invece, con l’ateismo imperante e con la potenza delle multinazionali del farmaco, che dominano la società, si classifica il fenomeno dell’ispirazione mistica, dell’ascolto della voce di Dio, della visione spirituale interiore, come “allucinazioni psicotiche” e si obbliga a “curarsi” disponendo un trattamento sanitario obbligatorio per eliminare con i farmaci quello che si ritiene essere un disturbo mentale. È scandaloso. È pericoloso. È anticristiano.

“Agar chiamò il Signore, che le aveva parlato: «Tu sei il Dio della visione»” (Genesi 16,13)

“Dio disse a Israele in una visione notturna: «Giacobbe, Giacobbe!». Rispose: «Eccomi!».” (Genesi 46,2)

L’ispirazione intellettuale, che si riceve, rilegando il rapporto personale con Dio nella preghiera, è l’alimentazione della vita cristiana personale e sociale. Ma questo non si può dire. Il tabù laicista, invalso nella cultura contemporanea, induce ad escludere dal pensiero collettivo la ricchezza della vita interiore e per di più la perseguita, imponendo un approccio materialista alle scienze e al sapere.

La società dell’apparire pretende di imporre modelli di comportamento, che rifiutano i caratteri introversi, contemplativi, inclini ad una vita ritirata, dedita allo studio, o ad attività manuali. Ed in questo modo, lo spazio per la riflessione e la creatività viene meno.
Il disagio giovanile, in una società occidentale in crisi d’identità, dominata dalle esigenze di marketing delle multinazionali della globalizzazione, è un fatto che non dovrebbe sorprendere. La transizione da cittadino a consumatore è anche transizione da persona ad automa, è un processo di spersonalizzazione, in cui l’anima e la sua identità si perdono.

“Il Signore disse: «Ascoltate le mie parole! Se ci sarà un vostro profeta, io, il Signore, in visione a lui mi rivelerò, in sogno parlerò con lui.” (Numeri 12,6)

In questa profonda crisi culturale, la classificazione della patologia psichiatrica diventa così più un prodotto ideologico del laicismo, che non una vera scienza. E può essere utilizzata da una macchina burocratica deviante ed eterodiretta per contrastare l’ispirazione intellettuale non irregimentata.
È così, che una tendenza eremitica e contemplativa della personalità viene scambiata e “curata” come asocialità. O una profonda necessità di revisione interiore del senso della propria vita viene “trattata” farmacologicamente come depressione. E addirittura ci si spinge a giudicare, a qualificare e a voler “curare” come “contenuto di pensiero erroneo” una mentalità soggettiva, con gravi invasioni degli ambiti della libertà di pensiero e di espressione.
Per non parlare della medicalizzazione delle problematiche tipiche adolescenziali, giunta fino al punto di intervenire a trattare farmacologicamente con bloccanti della pubertà i casi di inquietudine e frustrazione giovanile qualificati come disforia di genere.

“Negli ultimi giorni, dice il Signore, Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona;
i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno dei sogni.” (Atti degli apostoli 2,17)

La libertà di visione del mondo, espressa dai profeti biblici, secondo l’attuale ideologia psichiatrica atea non esiste più, l’intero libro del profeta Daniele, i resoconti di Ezechiele, le visioni dell’Apocalisse, oggi sarebbero psichiatricamente diagnosticati come “allucinazioni psicotiche” da trattare farmacologicamente.

L’intera Bibbia è la storia di un popolo guidato dall’azione dello Spirito, attraverso i sogni, le visioni, i segni e il dialogo personale con Dio, con gli angeli e con i santi.
La Bibbia è una raccolta di testi sacri, che parte dal veterotestamento dei popoli abramiti, i quali attendono la manifestazione finale del Signore, seguendo la sua guida interiore ed ascoltando la voce dell’invisibile Dio.
Ciò, che si profila nel nostro tempo, è un atteggiamento culturale nazista nei confronti del carattere fondamentale genetico-spirituale semita del popolo di Dio.

Siamo precipitati in un mondo di tenebre, senza nemmeno sapere come. Ma è certo, che per uscirne si debba tornare a studiare e a comunicare i contenuti della conoscenza biblica, che fondano la nostra identità e civiltà, a cominciare dal Depositum di teologia scientifica del corpo umano e di dottrina delle istituzioni per comprendere l’attualità e trovare nuova linfa vitale e nuovo orientamento nel nostro tempo di conflitti e di crisi.

“Egli disse: «Ecco io ti rivelo ciò che avverrà al termine dell’ira, perché la visione riguarda il tempo della fine.” (Daniele 8,19)

“Io rimasi solo a contemplare quella grande visione, mentre mi sentivo senza forze; il mio colorito si fece smorto e mi vennero meno le forze.” (Daniele 10,8)

Il medico del corpo umano non può far sparire la dottrina spirituale, che è medicina dell’anima, e non può avere una visione completa della mente umana e dei fenomeni psichici, se non ne tiene conto. Il corpo umano ha un’anima, che lo fa vivere e lo dirige e dentro il corpo e l’anima c’è l’interazione neuronale con la frequenza della Luce Mitocondriale, che nel cuore e nella mente attira verso il superamento e la sublimazione dell’essere.

“Io, Daniele, rimasi sfinito e mi sentii male per vari giorni: poi mi alzai e sbrigai gli affari del re: ma ero stupefatto della visione” (Daniele 8,27)

Il discernimento del fenomeno mistico da quello della patologia psichiatrica è indispensabile per una scienza evoluta e sana in una società giusta e civile, per non perdere ciò che è la “Luce del mondo” e il “sale della terra”.

Stando così le cose in campo psichiatrico, è preoccupante pensare ai danni, che si possono fare con l’ingresso massivo nelle scuole e con l’uso dei bonus di Stato.
Per dare garanzie sufficienti, di un approccio metodologico e non ideologico corretti, sarebbe necessaria una profonda revisione dei presupposti dottrinali delle scienze psicologiche, che troppo spesso hanno subito la deriva materialistica e farmacologica, che affligge la mentalità e la pratica corrente.
Sono macroscopiche le contraddizioni di una psicologia, che afferma una sana tendenza a cambiare genere sessuale e una malata tendenza all’introversione contemplativa.

“Così dice il Signore Dio:
Guai ai profeti stolti, che seguono il loro spirito senza avere avuto visioni.” (Libro di Ezechiele 13,3)

FENOMENO MISTICO E PATOLOGIA PSICHIATRICA, nell’epoca dell’Ideologia della Transizioneultima modifica: 2024-04-18T16:18:47+02:00da simonettaleopardi
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