LA MAFIA NON ESISTE, ma fa politica

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6.4.2023 – La Mafia non esiste. È questo il presupposto da cui si dovette partire, quando si cominciò a indagare le connessioni tra delitti e tra delinquenti nel Sud Italia. L’ipotesi investigativa era, che delitti e delinquenti non fossero isolati ed occasionali, ma fossero un fenomeno unitario e organizzato, che si muoveva in funzione di obiettivi pianificati. 

Per molti anni, questa ricerca per scoprire uno spaventoso complotto ai danni della società si scontrò con la risposta ridicolizzante e beffarda di chi negava, alzando un muro di omertà.

Grazie alla dedizione e al sacrificio di eroi, che non hanno pensato alla propria carriera e allo stipendio, ma hanno donato la vita per il bene sociale, si è potuto dimostrare, che la Mafia esiste e si è giunti fino a iniziare ad indagare il livello imprenditoriale e politico del complotto mafioso, nella stagione segnata dal lavoro dei giudici Falcone e Borsellino.

Qui la Mafia alzò le sue difese. Prese le bombe contro lo Stato e uccise i suoi servitori.

La lotta contro la Mafia segnò il passo, tutti i progressi sembrarono svanire. La Mafia sembrava tornata nella sua invisibilità.

Ci si ritrova, invece, oggi, a dover sciogliere interi consigli comunali per Mafia. Ci si ritrova un’organizzazione mafiosa evoluta tecnologicamente e finanziariamente, che ha consolidato, innovato ed esteso il suo esercizio di potere internazionale.

Il caso Ucraina ha rivelato, addirittura, l’esistenza di controllo mafioso dell’amministrazione di Kiev, che mediante corruzione di funzionari e politici del governo nazionale lucrava sul traffico di armi, giungendo fino a far uscire dall’Ucraina le partite di armi per consegnarle altrove. Zelensky ha dovuto, perciò, procedere più volte al ricambio dei suoi dirigenti e ancora pochi giorni fa.

Gli interessi economici mafiosi nel traffico d’armi, di droga e di smaltimento rifiuti tossici è noto, ma ciò che rappresenta la frontiera sconosciuta da indagare è l’ambito politico nazionale e internazionale dell’organizzazione criminale mafiosa.

Sempre in Ucraina, si è scoperto il coinvolgimento finanziario americano negli investimenti per la creazione di laboratori di ricerca genetica e biofarmaceutica.

L’organizzazione mafiosa esercita il controllo del territorio ed esercita un controllo economico, laddove si infiltra nel livello politico. Da questo livello detta occultamente la sua politica.

Attualmente, la linea politica mafiosa negli organi di governo e nei territori, che controlla, risulta essere quella di finanziare guerre, ricerca biotecnologica, produzione di materiali tossici.

In quello schieramento antiumano e anticristiano, che, ai giorni nostri, si compatta attorno alle ideologie della Transizione, la Mafia partecipa come capofila nel disegno criminoso, che persegue l’obiettivo di creare un mondo nuovo per controllare e dirigere ogni cosa, che si muove nel mondo, fin nelle cellule, governando il modo di produrre, di pensare e di esistere.

L’IDEOLOGIA DELLA TRANSIZIONE è articolata e onnicomprensiva.

TRANSUMANESIMO per modificare la Specie umana con biotecnologie, TRANSGENDER per giungere ad una Specie umana indifferenziata, TRANSIZIONE ECOLOGICA per imporre la tecnologia a qualunque processo naturale dell’ambiente, BIOTECNOLOGIE per modificare i genomi, TECNOLOGIE ELETTRONICHE ad emissioni elettromagnetiche per controllare e dirigere ogni cosa da remoto.

La Transizione porta verso un mondo diverso da quello della Creazione e della Natura per costruire un mondo, che sia assoggettato e dominato totalmente da congreghe di clan organizzati per schiavizzare l’umanità e sfruttare le risorse del pianeta.

La criminalità organizzata ha conquistato il livello politico ed è, ormai, in grado di corrompere e dirigere gli organismi burocratici nazionali e internazionali, partecipando in maniera determinate all’attuazione dei piani dell’Ideologia antiumana e anticristiana della Transizione delle Specie, portata avanti mediante gli sviluppi di quella ricerca “eugenetica” nazista, che sopravvisse e continuò nel dopoguerra, in quelle connessioni tra mafia italiana, mafia americana e nuovi poteri politici, che segnarono la vittoria degli alleati e la ricostruzione dell’Europa.

Nel 2000, Joseph Ratzinger scrisse: “a questo punto dello sviluppo della nuova immagine di un mondo nuovo, il cristiano – non solo lui, ma comunque lui prima di altri – ha il dovere di protestare”. “Questi tentativi stanno assumendo una configurazione sempre più definita, che va sotto il nome di Nuovo Ordine Mondiale; trovano espressione sempre più evidente nell’ONU e nelle sue Conferenze internazionali, in particolare quelle del Cairo e di Pechino, che nelle loro proposte di vie per arrivare a condizioni di vita diverse, lasciano trasparire una vera e propria filosofia dell’uomo nuovo e del mondo nuovo.”

Questo scritto di Papa Ratzinger è la prefazione del libro “Nuovo disordine mondiale. La grande trappola per ridurre il numero dei commensali alla tavola dell’umanità” di Michael Schooyans, che espone la “congiura contro la vita”, ordita attraverso organismi ed enti nazionali e internazionali di governo, ai danni dei popoli per assicurare il predominio di pochi.

Giovanni Paolo II: “”siamo in realtà di fronte a una oggettiva congiura contro la vita che vede implicate anche Istituzioni internazionali”. (Enciclica Evangelium Vitae)

La parte sana della politica, dell’imprenditoria, della medicina, delle istituzioni e della società civile ha l’obbligo morale di farsi forza e reagire adeguatamente a questo complotto contro l’umanità.

La pace, l’istruzione e la salute sono il patrimonio da difendere, a qualunque costo.

LA MAFIA NON ESISTE, ma fa politicaultima modifica: 2024-04-17T13:30:14+02:00da simonettaleopardi
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