La magia de un abrazo – Pablo Neruda

“Quanti significati sono celati dietro un abbraccio?
Che cos’è un abbraccio se non comunicare, condividere e infondere qualcosa di sé ad un’altra persona?
Un abbraccio è esprimere la propria esistenza
a chi ci sta accanto, qualsiasi cosa accada,
nella gioia e nel dolore.
Esistono molti tipi di abbracci,
ma i più veri ed i più profondi
sono quelli che trasmettono i nostri sentimenti.
A volte un abbraccio,
quando il respiro e il battito del cuore diventano tutt’uno,
fissa quell’istante magico nell’eterno.

Altre volte ancora un abbraccio, se silenzioso,
fa vibrare l’anima e rivela ciò che ancora non si sa o si ha paura di sapere.
Ma il più delle volte un abbraccio
è staccare un pezzettino di sé
per donarlo all’altro
affinché possa continuare il proprio cammino meno solo”

Vorrei…

Vorrei regalarti le mie emozioni,

fartene dono insieme ai miei sorrisi.

Vorrei donarti i miei silenzi

nei quali solo tu potrai sentire

musica mai ascoltata.

Vorrei approdare al tuo cuore in punta di piedi

ed arrivare alla tua mente penetrando

nei tuoi pensieri e rubarti l’anima.

Vorrei offrirti la mia vulnerabilità

sapendo che te ne prenderai cura.

Solo quando mi insinuerò tra le pieghe del

tuo cuore, saprò di non temere più nulla,

e che mi terrai stretta davvero

per non lasciarmi andare più via…

P.P.

Il tempo….

incubi

Va meglio.  Decisamente.

C’era il timore che l’incubo non finisse mai, che i sonni sarebbero stati interrotti ancora a lungo dall’ansia, dai risvegli improvvisi, dai respiri affannati, dai pianti, dal terrore di quelle immagini.

La notte è da sempre considerata la culla dei pensieri più profondi, il tempo dell’amore, luogo di ozio e di riposo, il momento in cui stare soli con sé stessi.

Da quel giorno, improvvisamente, la notte diventò il tempo della paura, un nightamare che sorgeva ogni volta che gli occhi si chiudevano.

Fortunatamente a volte c’era qualche compagnia che esorcizzava il passare delle ore, facendo sembrare meno lontano il sorgere del sole.   Il giorno è famiglia, è lavoro, è pensieri di vita quotidiana, lontani da quella scena che, prepotente, torna invece con il calare del sole.

Ma il tempo, si sa, è il migliore dei dottori, insieme alla propria forza e alle persone che ti amano, perché solo loro sono in grado di vedere una richiesta d’aiuto oltre i finti sorrisi. Solo loro sanno tendere la mano per salvare un’anima che sta andando alla deriva e fare in modo che vada meglio. Decisamente meglio.

 

Mi piace….

Adoro la musica, mi trasporta lontano in viaggi mentali che raggiungono ogni luogo.

Quando cucino per le persone che amo, con calma, senza affanno e magari canticchiando un refrain che riecheggia nella mia testa.

Il gelato alla crema e ai gusti frutta.

Il profumo della pizza fatta in casa appena sfornata.

Ascoltare la pioggia tra le lenzuola del mio letto e lasciarmi cullare mentre sogno.

La leggera brezza della notte, il suo ovattato silenzio e guardare il cielo stellato sdraiata in giardino riparata da una coperta.

La primavera con la sua esplosione di vita e di colori.

Il profumo dell’erba tagliata, del gelsomino, delle acacie e dei tigli in fiore.

Il rumore dei miei pensieri.

I marmi delle chiese. Viaggiare sulla cima delle colline. Le lucciole in estate. Il profumo del mare.

Il Natale, con la sua malinconica allegria, le sue tenue luci, la sua atmosfera, la sua neve.

Il fuoco del caminetto mentre tutto intorno è buio. La Toscana.

Scrivere. Le promesse mantenute. I sorrisi sinceri.

Il suono del mio scacciapensieri in agata. Un buon calice di vino.

Guidare in estate con l’aria condizionata spenta ed i finestrini spalancati ascoltando un brano che amo.

S. che, dopo un po’ che non la vedo, mi manda il messaggio “Mi manchi da morire” .

M. che ironica come sempre, mi scrive “Ciao amore segreto” e poi ridiamo come due bambine.

Mio figlio diciottenne, nei sempre più rari slanci di fisica affettuosità, che mi abbraccia e mi dice “Mamma ti voglio bene”.

Mia figlia quando, giocando da sola, scoppia a ridere come solo lei sa fare.

Addormentarmi tra le sue braccia perché non esiste posto al mondo che mi faccia stare meglio.

Detesto….

Detesto i sentimenti superficiali spacciati per profondi.

La falsità in ogni sua forma, soprattutto quando ferisce.

Le bugie delle persone di cui mi fido o di cui mi vorrei fidare.

I numeri, le convenzioni, l’individualismo.

Addormentarmi sul divano.

I rimpianti, le cose non dette, la mancata chiarezza.

I maleducati. Coloro che ascoltano con il solo intento di poter rispondere e non di comprendere.

Chi mi conosce appena ma è convinto di aver capito tutto di me.

M. che critica e giudica sempre tutti nonostante il mio evidente disappunto.

Le persone che non hanno rispetto della natura e dell’ambiente in cui vivono.

Il fumo della sigaretta, il caffè, il cioccolato in tutte le sue espressioni.

Chi parla senza dire niente. Chi tace pretendendo di essere capito.

Il vento.  Iniziare un libro e non terminarlo perché non mi trasmette emozioni.

Voltare pagina ammettendo la sconfitta, anche se ci avevo creduto sino alla fine.