Un artista non ha bisogno d’esprimere direttamente il proprio pensiero nella sua opera perché questa ne rifletta la qualità; si è potuto anzi affermare che la più alta lode di Dio sia nella negazione dell’ateo, che trova la Creazione tanto perfetta da poter fare a meno d’un creatore.
M. Proust, La parte di Guermantes II
Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori
Sull’arteultima modifica: 2021-12-27T10:07:18+01:00da
“la più alta lode di Dio sia nella negazione dell’ateo, che trova la Creazione tanto perfetta da poter fare a meno d’un creatore”
Eheh sì, devo riconoscere a Marcel una bella intelligenza. Del resto sapeva di esserlo e non faceva nulla per evitare di esibirlo. In questo caso costruisce una bella affermazione per sottolineare che, in fondo, l’ateo si smentisce da solo. Peccato gli sfugga che dio è lui stesso il primo ateo della storia dell’umanità. Anche se lui lo è per interesse privato. Se non fosse così, che motivo avrebbe avuto d’iniziare con la premessa “Io sono il signore dio tuo” che sembra avere lo scopo di tagliare fuori la concorrenza, poi aggiungendo “Non avrai altro dio fuorché me”, entra proprio nel marketing più terra terra ovvero quello “del bianco più bianco”.
Ho capito, stai duellando con Marcel…però ammettilo, è uno che ti dà soddisfazione.
Certo che mi da soddisfazione. A dirla tutta so che ogni volta che entro qua, ho a che fare con un gigante. e mi diverto solo a stuzzicarlo 🙂