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Estate

Post n°1610 pubblicato il 16 Giugno 2018 da Vince198

 

 

Estate

Cicale, sorelle, nel sole
con voi mi nascondo
nel folto dei pioppi
e aspetto le stelle.

L’ermetismo di Quasimodo si manifesta in questa come nelle altre poesie appartenenti a quella corrente poetica che, per alcune ragioni, trovo esaustiva per la sua connessione con la vita intesa come dimensione intima e vera delle radici dell’uomo. 
Quasimodo, nativo di Modica – cittadina del ragusano che ho visitato anni fa, “proprietaria” di palazzi e chiese di grande pregio architettonico - con questi versi imprime un “respiro” che lo riporta alle proprie origini, ricordando quella stagione che risulta per lo più la preferita degli esseri umani.
Personalmente e dopo questa lettura, mi sono immerso in ricordi che mi hanno riportato indietro nel tempo quando sono stato in Sicilia, ospite di mio cognato, a Messina.
Una gita nei dintorni di questa città, un soggiorno in un casolare antico perso in campagne assolate: questo mi è tornato in mente leggendo quei versi.
La ricerca di una frescura è cosa più che naturale, appoggiato come fui ad una pianta d’ulivo secolare con accanto un contenitore di terracotta con dentro acqua fresca, collocato in un naturale incavo di quella pianta d’ulivo.
Mi piacciono gli ulivi, li immagino come antichi “testimoni” del passaggio dell’uomo che, nel mio caso, riportano in superficie studi giovanili di stampo omerico (ad es,, se non sbaglio, il letto nuziale di Ulisse egli stesso lo costruì proprio su una pianta secolare di ulivo, nel bel mezzo della sua casa..).
Oh.. il caldo che contraddistingue la stagione estiva, a parte l’aspetto monsonico che prende sempre più piede in Italia, anche dalle mie parti si sopporta a fatica però per altro motivo: l’eccessiva umidità che rende l’aria “pesante” da respirare.

 

 

Estate in marina - F. Loiacono





 


 

Commenti al Post:
collineverdi_1900
collineverdi_1900 il 16/06/18 alle 11:18 via WEB
Buon Fine Settimana Vince°_°.
 
 
Vince198
Vince198 il 16/06/18 alle 14:44 via WEB
Anche a te! Abbraccione ^_______^
 
monellaccio19
monellaccio19 il 16/06/18 alle 17:27 via WEB
A voler fare lo spiritoso fuori posto, direi che non ci sono più le vecchie stagioni. E men che mai quelle vissute dal Buon Salvatore. Piacevole serata Vince.
 
 
Vince198
Vince198 il 16/06/18 alle 18:05 via WEB
Va bene anche questa, dai.. ^___*
Grazie e buon sabato sera a te ^_______^
 
nina.monamour
nina.monamour il 16/06/18 alle 21:56 via WEB
La poetica di Quasimodo è orientata verso, come ben sai, all'Ermetismo di cui egli fu uno dei massimi esponenti. Sul piano stilistico è forte la vicinanza ai simbolisti francesi per il frequente uso dell'analogia, del simbolo, della sintassi nominale. Quasimodo puntava alla perfezione geometrica delle forme e del verso che spesso è breve e frammentato. Temi dominanti di questa poetica sono la solitudine dell'uomo, la trasfigurazione del passato attraverso la memoria, la nostalgia della terra di origine ricordata come un luogo mitico e il rimpianto dell'infanzia.
 
 
Vince198
Vince198 il 17/06/18 alle 00:43 via WEB
Quasimodo è uno dei maggiori poeti che hanno aderito a quella corrente: corretto quel che hai scritto, Anna. Grazie ^______^
 
nina.monamour
nina.monamour il 16/06/18 alle 22:01 via WEB
Ai motivi autobiografici egli accosta la contemplazione delle acque, dei profumi della sua Sicilia, quasi identificandola in un perduto Paradiso. Ma, accanto a questi motivi, ecco la riflessione sul male del vivere, sul dolore e sulla solitudine dell'uomo. Ed è proprio questa solitudine che egli ritrae in alcune liriche, versi liberi, ma che possono essere espressione esemplare della poesia ermetica. Ciao Vince a volte sono matta, buona Domenica.
 
 
Vince198
Vince198 il 17/06/18 alle 00:55 via WEB
Ma dai ..aahahaha .. Anche questo tuo commento ben rappresenta l'attività poetica di Quasimodo. Personalmente mi è sembrato di percepire quelle "note" - come ho specificato nel post - quando son stato in Sicilia da miei cari che abitano lì da moltissimi anni. Il senso della caducità della vita fino a risalire alle radici dell'uomo, usanze che non conoscevo, tutto un insieme di casualità, fatti, eventi che in qualche modo han richiamato quel periodo alla mia memoria.
E confrontarlo con un altro che ha toccato da vicino la mia anima..
Questo per dire che la Sicilia, terra antica e sempre presente nella nostra storia italiana, la si può "vedere" in alcune sue peculiarità anche in versi di un suo celebre "figlio": Quasimodo.
Quelli di cui sopra, in un certo senso hanno aperto un firmamento di pensieri che mi han fatto riflettere e che danno all'uomo la certezza di essere "figlio" di una natura benevola, equilibrata fin quando l'uomo stesso non si lascerà dominare da inopportune manie di grandezza.
Riflettendo ulteriormente: di cicale francamente oggi se ne sentono poche in campagna; la maggior parte pare si siano trasferite in luoghi di una certa importanza, dove si decidono i destini dell'essere umano. "Capisci a mme" ..
Un abbraccio Anna, serena notte ^________^
 
valerio.sampieri
valerio.sampieri il 17/06/18 alle 19:37 via WEB
Alla faccia dell'ermetismo! :-O Sembra di leggere un haiku! ^________^ Piccola digressione: oggi sono felice perché i crucchi hanno beccato col Messico! ^_________^ Speriamo che ora tocchi ai puzzoni francesi subire analoga sorte :-))))) Ciao Vince, buona serata :-)))
 
 
Vince198
Vince198 il 18/06/18 alle 09:08 via WEB
In effetti la somiglianza con un haiku è notevole: ben detto! Quanto al resto .. ehehehehehe .. aggiungo che i mangiapatate e wurstel hanno avuto la loro lezione, così come i brasiliani da una squadra non certo eccelsa come quella svizzera che però, con grande convinzione, non si è mai data per vinta. Quanto ai francesi .. beh .. vedremo: anche loro meritano di sicuro una lezioncina che mitighi la loro spocchiosa grandeur deimiei..
Bon lunis, mandi ^______^
 
ilmondodiiside
ilmondodiiside il 17/06/18 alle 21:42 via WEB
Estate 17/06/18 Primavera è una donna capricciosa, ma Estate una bambina serena... Così ero io nella verde stagione. Ricordo il frinire incessante di cicale, l'ondeggiare di papaveri in un mare giallo. Di ciliegie le scorpacciate, le lucciole, sotto il bicchiere imprigionate. Un tavolo marmoreo all'ombra dei lecci dove facevan festa fate e folletti... Ora rifuggo d'estate la calura, mi dà pena la vibrante arsura. Solo la sera sguardo rivolgo alle stelle. Non me le ricordavo così belle... Ottimo commento al sommo poeta...A presto Ross
 
 
Vince198
Vince198 il 18/06/18 alle 09:10 via WEB
Dire che un pò mi rivedo in questi versi è semplice quanto piacevole, con quel pizzico di gioia del tempo che fu, mista a malinconia che l'oggi infonde, quando gli anni inesorabilmente passano ed indeboliscono il fisico. Non certo l'anima. Un abbraccio a te ^______^
 
dolcesettembre.1
dolcesettembre.1 il 23/06/18 alle 13:54 via WEB
Buona Estate. Un saluto. :-) Dolce
 
 
Vince198
Vince198 il 23/06/18 alle 17:46 via WEB
Speriamo sia sul serio gradevole.. Ciao, buona estate anche a te ^____^
 
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