Mamma & Prof.

Esisto ancora

 JSI  esisto ancora... Mi trovate ancora a questo indirizzo... Avrei tantissime cosa da scrivere ogni singolo giorno, ma fisicamente non ho il tempo per scrivere, non ho il. Tempo per fare tantissime cose durante la giornata e lo scrivere non e' che una di quelle cose che passa in cavalleria. Anche se mi impegno ad avere tempo per me (per salvaguardare la mia salute mentale, ovvio) alla fine della giornata mi trovo a rinunciare a tante cose. In primis la lettura e la scrittura e in questi giorni sto anche rinunciando a giocare al pc, un'oretta me la lasciavo sempre, soprattutto per scacciare nubi e per non pensare. Quando gioco non penso e vi assicuro mi serve, anzi mi e' assolutumante necessario.

Ogni giorno e' una rinuncia, ma cerco ogni singolo istante della mia vita, che queste continue rinunce non uccidano la mia capacita' di sognare e soprattutto la capacita' di realizzare i miei sogni.

Vorrei scappare, come vorrei scappare, eppure sono sempre incatenata qui e non vedo neanche via d'uscita se e' per questo. Ma cerco di sperare che la mia vita torni perfetta come lo era non piu' tardi di tre mesi fa. Fortunatamente tre mesi fa avevo coscienza di come tutto fosse perfetto, e forse questo mi fa stare cosi' male.

Il liceo ha alti e bassi. Sabato sono entrata in quinta dopo la mia collega di greco. Non so cosa si sono detti, gli alunni sono molto riservati, al pari dei miei colleghi, ma sono entrata e mi sono spaventata, tutti avevano il viso mortificato, gli occhi lucidi, come chi viene preso ripetutamente a pesci in faccia e umiliato a piu' riprese. Io ho deciso di non fare lezione. E parlare, smorzare lezione, sapevo che poi dopo di me sarebbe rientrata lei visto che fa sia latino che greco. E poi uscendo ho pensato che non e' giusto. Non e' giusto che gli insegnanti possano avere la liberta' di umiliare fino a quel punto e poi cosi' gratuitamente, come puoi esigere il rispetto se non sei la prima a darlo? Quello che ti danno non e' rispetto ma terrore e secondo me nel terrore non si apprende... 

In generale pero' mi sto trovando meglio, con i ragazzi, ovviamente, conoscono tante cose, sono curiosi del sapere, proprio come lo ero io, ed e' piacevole insegnare a persone che ne hanno voglia, questo non si puo' negare. Solo che e' pesante e stressante... Inutile dire che conto i giorni che mi separano al Natale.