Mamma & Prof.

Pentirsi di essere madre

Ho trovato il link a questo blog su facebook e sinceramente sono rimasta un po' sconcertata. Tutte le donne prima o poi si sentono sopraffatte dagli impegni familiari e da tutto quello che c'è intorno e arrivano a dire cose strane, ma mai mi era capitata di leggere una confessione così dura, addirittura una donna che si pente di essere madre.

Ci sono giorni in cui vorrei urlare, ci sono giorni in cui urlo tutto il giorno, non ho certamente una vita perfetta e in discesa, ma non mi è mai venuto in mente di pentirmi di avere dei figli. Ci sono momenti in cui cerco la tranquillità, momenti in cui vorrei una pausa, ma pentirmi proprio no. Prima mi annoiavo a morte. E' anche vero che prima di loro non avevo una vita molto intensa, ma non mi pentirò mai di averle avute.

Prima di loro il mio cruccio più grande era non assomigliare a nessuno in famiglia. Mi sono sempre sentita così diversa, nessuno che aveva i miei stessi lineamenti, nessuno che aveva i miei stessi interessi. Adesso ho due specchi in cui ritrovare me stessa e questo credo che sia la mia più grande gioia. Persone che condividono la mia faccia finalmente, persone che sono come me, persone con i miei stessi interessi. Non sono più sola, non lo sarò mai più. E questo vanifica tutto. tutto il sonno perso, tutte le preoccupazioni, tutto.
Penso a noi due sedute sotto il grande quadro di Tintoretto a Brera, a noi estasiate agli Uffizi, ad ogni sera nel lettone a leggere piuttosto che guardare la tv. Noi che abbiamo gli stessi gusti, noi che facciamo le solite cose... noi... semplicemente noi, loro parte di me e io parte di loro. UN legame forte che non si può recidere.

Spesso dico loro cose dure, ma sono io quella che tengo le redini in famiglia, sono io quella che deve fare il muso duro in modo che capiscano certe cose. Quando sono arrabbiata sono spesso cattiva, ma lo faccio per loro, voglio che crescano in un certo modo e sto facendo di tutto perchè questo avvenga. Ho le mie idee a cui non voglio rinunciare anche se mi costano fatica. Ho le mie pretese, possono sembrar eccessive ma io voglio che sia così.

Mi dicono che spesso le tratto troppo da adulte, ma io ho sempre sofferto quando mi hanno trattata da bambina, quando mi proteggevano. Preferisco essere chiara e schietta, nascondere ed edulcorare credo che sia un errore.

Spesso sono stanca, spesso vorrei staccare, ma pentirmi mai.

Recap

in questi giorni avrei voluto scrivere e poi ancora scrivere, ma per uno scherzo del destino o della tecnologia riesco ad accedere al blog solo ed unicamente da questo pc, il mac, e non dagli altri dispositivi che possiedo e non so spiegarmente il motivo.

Sì ho cambiato la password e non so perchè ma ho intuito quella nuova, ma accedere da altri pc è possibile solo a fasi alterne e non so darmi una piegazione logica.

questa che è passata è stata una settimana pesante. Sono sempre afflitta dal mio cronico mal di testa che sembra attenuarsi solo ed unicamente con una dieta altamente proteica. Oggi ho preso un appuntamento con un rinomato neurologo, speriamo possa capire cosa non va nella mia testa dolente.

La scorsa settimana abbiamo avuto un lutto a scuola, è morto in un'incidente stradale un ragazzo di quinta. Morire ad un paso dalla maturità è terribile e senza senso. Molti colleghi l'hanno vissuta molto male. Eppure fra tutti possiamo annoverare diversi lutti prima della maturità, io due. Grazie al cielo non ho mai perso un mio alunno, non ho mai dovto affrontare il banco vuoto in classe, è sempre successo a ragazzi di altre classi che conoscevo solo di vista. Questa volta ci sono rimasta male semplicemente perchè oltre a conoscerlo di vista era fidanzato con una mia alunna, ragazza che conosco molto bene, a cui ho voluto e voglio ancora molto bene. Mi è dispiaciuto moltissimo per lei. Perdere il compagno a vent'anni, perdere il compagno con cui progettavi una vita insieme, non deve essere facile. Si Supera, sono d'accordo, ma adesso sento che per lei la disperazione deve essere grande.

Gli alunni, in genere, hanno accettato la morte senza isterismi, si sono semplicemente fatti muti davanti alle grandi prove della vita. 

In questa settimana quindi ho avuto modo di riflettere molto sul senso della vita, sulle perdite, sul dopo e sugli effetti che esse causano su chi rimane. In questo periodo sono stata toccata con tre lutti, uno in famiglia, uno a scuola e uno tra gli amici se vogliamo distinguere i lutti in categorie. Lutti ch ci hanno toccato in maniera diversa e spesso anche solo superficialmente, ma che comunque ci fanno interrogare sul senso della vita e sul dopo. Dove andiamo? Noi una nostra risposta l'abbiamo e la coltiviamo dentro di noi per non farci sopraffare da inutili dolori.

Dreaming

Ci sono mattine che mi alzo con un sogno, dopo giorni di brutte notizie, stamattina di sono svegliata con uno di quei sogni da realizzare che nemmeno immaginate. Uno di quei sogni che provavo una volta, prima dell'incidente di mio marito.

Uno di quei sogni che ti fanno stare bene, che da una parte sai che non potranno davvero diventare realtà, però c'è un minimo di speranza, perchè altre volte hai sognato così in grande ed ecco che il sogno si è davvero avverato.

Stamattina il mio sogno mi ha portato dall'altra parte del mondo, a Thaiti. Circostanze ci portano sempre più vicini ad un ipotetico viaggio nell'isola insieme ad un nativo. E l'opportunità mi sta facendo impazzire di desiderio. Visitare Papeete e tutta l'isola sulle orme di Gauguin è un sogno che ho sempre fatto. Quando leggevo Noa Noa mi immaginavo quei luoghi e mi immaginavo un giorno di poterli visiatre. Ovviamente fuori dai resort e dai percorsi turistici tradizionali. Non so se riuscirò davvero mai ad andare ma solo l'idea mi ripempie di gioia e di speranza.

Sono pronta a dormire sulla spiaggia, a nutrirmi solo di ananas. Sono pronta a tutto. Sono pronta a privarmi di tutto per le spiagge di Moorea.