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CONTROL

Post n°200 pubblicato il 12 Giugno 2007 da DolceA0
 
Tag: Cinema

Sono andata a vedere questo film perchè sono appassionata  della musica dei Joy Division. E il film,  dal libro della moglie di Curtis "Touching From A Distance", racconta l’ascesa e la caduta del gruppo e in particolare del suo leader Ian Curtis.

Inoltre, come vi ho deliziato altrove, volevo seguire la rassegna dei film di Cannes a Roma e questo è passato, in suolo francese  in anteprima mondiale (e ha vinto  i premi Regards Jeunes e Label Europa cinema, attribuito al miglior film europeo della Quinzaine e la sezione Director's Fortnight aggiudicandosi il premio CICAE Art & Essai come Miglior Film).

Dopo i primi minuti l’interesse per la storia, che pure era alto,  passa in secondo piano sovrastato dall’eleganza delle immagini.

Girato in un B/N, più vivido di una tela di Matisse, ora tagliente, ora angosciato, ora contrastato, ora smorzato, Control è un capolavoro di raffinatezza visiva. Non solo a livello cromatico ma anche sul piano della composizione dell’inquadratura, della scelta delle angolature di ripresa, delle ottiche all’interno dell’immagine e infine del montaggio in seno a ogni inquadratura. Il regista ha inoltre privilegiato spesso i primi e primissimi piani  scelta, questa, che ha enfatizzato  liricamente i momenti drammatici e salienti della storia. Ma non solo. I brani dei Joy Division qui proposti, diventano, se possibile, così contestualizzati ancora più intensi. Ma la colonna sonora non prevedeva solo la musica del gruppo di Ian Curtis. Sullo sfondo sonoro il background  musicale dei Joy Division con nomi del calibro di Lou Reed, The Buzzcocks, Iggy Pop, David Bowie e Sex Pistols.

Non vorrei dimenticare nulla e stavo per non parlare degli attori! Tutti in parte! Soprattutto  chi dà  corpo, voce e tormenti a Ian ovvero Sam Riley, 27 anni, attore sconosciuto ma anche cantante della sua band chiamata 10.000 Things.

Con lui anche Samantha Morton, molto più conosciuta in quanto  diretta da registi come Spielberg e Woody Allen.

Ma chi è questo Anton Corbijn, per me fino a quel momento, illustre sconosciuto? Una volta giunta a casa, ho messo questo nome su un motore di ricerca per scoprire che il regista è al primo lungometraggio ma è un fotografo piuttosto importante e ha girato molti video musicali.

Ecco perché le immagini mi avevano catturato così tanto!

Qui la sua storia: http://www.correrenelverde.it/fotografia/fotografi/antoncorbijn.htm

Questo è il suo sito ufficiale: http://www.corbijn.co.uk/

A film finito,  con le lacrime sotto gli occhi, sono rimasta, per sentire l’ultima song, a vedere i titoli di coda fino al nome di chi si occupava del catering. E quando sono uscita dalla sala ho pensato: i want more!

Voto: udite udite I've lost control…9

 
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