Creato da DolceA0 il 28/04/2006
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THE MILLIONAIRE
Danny Boyle, forse, chissà, ha iniziato la sua carriera riprendendo le corse di atletica leggera. Dico questo perchè quando nei suoi film i personaggi corrono, il film funziona.
In The millionaire di corse ne vediamo proprio tante. Corse per difendere la vita, per amare, per giocare. Ed è proprio con una corsa che il film si apre regalandoci una splendida sequenza tra gli slum di Bombay (che dal 1995 si chiama Mumbai, recente teatro di follia terroristica dei giorni scorsi).
Il film, ispirato al libro "Q&A" dell’indiano Vikas Swarup, ha un'ottima scrittura. Tre sono i livelli sui quali viene giocata la sceneggiatura. Il passato, in lunghissimi flash-back, e il presente diviso in due. La vita reale e quella televisiva. E l'operazione ha un certo ritmo, ben sostenuto e mai sbavato. Riesce bene.
Danny Boyle, raccontando l'India con gli occhi dell'occidentale, nn solo ci mostra la videnda contingente, ma ci apre gli occhi su un mondo in divenire e ormai contagiato dagli endemici problemi delle nostre società. Così da sfondo, ma con un certo carattere, accanto alla favoletta principale, non mancano forti accenni alla mafia, ai conflitti religiosi, alla povertà accanto alla ricchezza, agli sfruttatori di orfani e soprattutto all'immenso potere mediatico della televisione, un mezzo che unisce e che divide. Esattamente come in casa nostra.
Il plot, così congegnato, accanto ai virtuosismi di regia, soprattutto nel taglio delle inquadrature e degli angoli di ripresa, con dolly attraverso i quali si gode della suggestione dei colori e dei paesaggi indiani, sommato alla seduzione di una colonna sonora piuttosto importante e azzeccata e all'interpretazione di alcuni attori che davvero danno il meglio di loro stessi, rende in complesso l'opera piuttosto riuscita. Lirica da un lato, avvincente da un altro.
Ciò mi fa pensare che tanta professionalità, trovata, a detta del regista, sui luoghi stessi, surclasserà presto alcune cinematografie più antiche. Bollywood è tra noi. O è sopra di noi?
Voto 8
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