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« IL GIARDINO DEI LIMONIC'ERAVAMO TANTO AMATI »

CHANGELING

Post n°403 pubblicato il 06 Gennaio 2009 da DolceA0
 
Tag: Cinema

Changeling è un film imbarazzante. E' uno di quei film che mettono in disaccordo il cuore cinefilo con la mente civile (sempre dello stesso cinefilo).

Clint Eastwood aiutato nella sceneggiatura da J. Michael Straczynski sceglie di mettere in scena il dramma, realmente accaduto, di una madre sola e della scomparsa del figlio in una Los Angeles dominata dal potere della polizia corrotta e manipolatrice.

La madre è Angelina Jolie...è già questa scelta fa intuire quello che vorrei dire. Cioè che il film è un prodotto perfetto. Basta solo il suo volto, piangente, illuminato a dovere (da Tom Stern)  - inserito in un contesto  di arroganza, di insinuazioni, di ingiustizie e di mancate assunzioni di responsabilità -  a chiarire da quale parte stare (con la mente civile). Il dramma c'è tutto e viene narrato senza perdita di colpi, anche forti.  Interessante a tal proposito la sequenza della serata degli Oscar quando a vincere è la commedia  di Frank Capra Accadde una notte, atmosfera subito smentita dalla brutale realtà dei fatti.

Però cotanta perfezione, nello stile, nella musica, nella scelta dei tempi, nel tono, nel casting, nel dècor, nel trucco (belli i cappellini e i colori di Angelina ispirati a Edward Hopper da un lato e a  Tamara De Lempika dall'altro)  ha in sè qualcosa di... troppo tondo, troppo pulito o semplicemente troppo manicheo. 

In una fiction in cui le ombre sono palesi, il dramma  diventa bidimensionale. Per questo il cuore del cinefilo che è in me ha stentato a decollare, tranne che in alcune sequenze del manicomio e soprattutto  nella meravigliosa scena dell'impiccaggione,  dilatata oltre misura e senza concessione di sconti alla vista (e al cuore).

Ma in fondo potrei parlare male di nonno Clint? Oppure l'ho fatto?

Voto 7-

 
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