Creato da desioinpadania il 18/08/2011
Notizie e commenti dalla città di Desio
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Post n°66 pubblicato il 11 Febbraio 2012 da desioinpadania
Scarica la convocazione e leggi gli argomenti iscritti all'ordine del giorno della prossima commissione Statuto e Regolamenti, che si riunirà alle ore 20.30 di martedì 14 febbraio 2012. Clicca qui Leggi il regolamento ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) Leggi la proposta per il nuovo statuto della GSD |
Post n°65 pubblicato il 11 Febbraio 2012 da desioinpadania
E' convocato il Consiglio Comunale della Città di Desio, per giovedì 16 e vernerdì 17 febbraio 2012 alle 20.45 presso la Sala Consiliare. 1. INTERROGAZIONI INTERPELLANZE - ART. 57 REGOLAMENTO CONSIGLIO COMUNALE; La seduta di venerdì 17 febbraio 2012 si intende convocata anche in 2a convocazione, se necessario. DIRETTA WEB: sarà possibile seguire in diretta i lavori della Seduta anche in streaming web, accedendo al canale web tv della Città di Desio. COME RAGGIUNGERE LA SEDE : Sala Consiliare (Palazzo Comunale) – P.zza Giovanni Paolo II, porta n. 19 – lato nord . (Impostazione navigatore: Corso Italia angolo Via Torricelli). |
Post n°64 pubblicato il 09 Febbraio 2012 da desioinpadania
VARÈS. Dopo la denuncia per vilipendio ad alta carica dello Stato indirizzata a tre giovani padani di Varese, non tardano le reazioni dei vertici del movimento giovanile del Carroccio. I tre giovani sono stati sorpresi dalle Forze dell’ordine nei pressi dell’ippodromo di Varese dove erano comparse scritte “Monti buffone”. Portati in Questura dove sono stati trattenuti fino all’alba, sono stati denunciati per vilipendio. Ora i Giovani padani annunciano iniziative di solidarietà e hanno pubblicato sul sito www.giovanipadani.com alcune centinaia di scritte comparse sui muri della Padania. “Scriveremo Monti buffone su ogni muro del Nord”, annunciano i giovani padani. Ricordiamo che per la Corte di Cassazione il termine “buffone” rivolto al capo del Governo è ritenuto “forte critica” e non vilipendio, come ci ha insegnato il caso di cui fu protagonista Berlusconi. “Un’aberrazione da Stato di polizia – punta il dito il coordinatore nazionale MGP Lombardia, Eugenio Zoffili - Si tratta di un episodio gravissimo di intimidazione alla libertà di espressione che da sempre in politica è passata anche attraverso le scritte sui muri”. “Questo governo – prosegue Zoffili – sta dimostrando ogni giorno la sua faccia più oscura: prima le manganellate ai pescatori, poi il terrorismo fiscale con cui schiaccia aziende, lavoratori e pensionati, ora anche il ripristino di reati che speravamo scomparsi con il ventennio fascista”. “E’ un mondo al contrario – commenta Lucio Brignoli, coordinatore federale dell’ MGP – da una parte il governo svuota le carceri a colpi di decreto, toglie i poteri ai sindaci in tema di sicurezza e dall’altra colpisce con durezza chi ha ancora il coraggio di chiedere “Il vero vilipendio – prosegue Brignoli – è quello che viene fatto ogni giorno contro i lavoratori del Nord, precarizzati e costretti a professioni sottopagati che umiliano i loro anni spesi a studiare. Il vilipendio è quello contro la democrazia, perpetrato da forze politiche di governo che non rappresentano altro che biechi interessi di casta. Il governo sappia che in tutta la Padania ci sono decine di migliaia di giovani pronti a scrivere su ogni muro che il re è nudo. Ce l’ha insegnato Bossi, i muri sono i libri dei popoli e noi abbiamo vernice e braccia abbastanza per scrivere molte altre pagine, “Un atto politico al limite dell’intimidazione – aggiunge il deputato Paolo Grimoldi, presidente federale del Movimento giovani padani – Non mancheranno certo iniziative parlamentari per chiedere al governo chiarezza circa le sue priorità: difendere i cittadini dai criminali o inseguire dei ragazzi che chiedono giustamente di esprimere le proprie idee su un Governo che tradisce, umilia e spreme come sempre il Nord.” Dei Giovani Padani fa parte anche Marco Pinti, segretario della sezione della Lega Nord di Varese, che ha fatto esporre uno striscione al balcone che recita “muri puliti, popoli muti”. “Un’accusa così sproporzionata - dichiara Pinti – Un blitz buffonesco che tradisce il nervosismo di un sistema Italia in profonda crisi. Se una scritta sul muro spaventa il Potere costituito, allora vuol dire che la Lega all’opposizione sta seguendo la strada giusta. Hanno paura di noi e fanno bene perché presto riusciremo a mandare a casa questo governo. Essere perseguitati per aver detto la verità deve essere solo motivo di orgoglio, sul foglio si scrive denuncia, ma si legge medaglia.” |
Post n°63 pubblicato il 08 Febbraio 2012 da desioinpadania
Con l’approvazione dell'emendamento del deputato del Carroccio Gianluca Pini, il Governo è stato battuto alla Camera (261 i favorevoli e 211 i contrari) sulla responsabilità civile dei magistrati. L'emendamento prevede, in particolare, che "chi ha subito un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento" di un magistrato "in violazione manifesta del diritto o con dolo o colpa grave nell'esercizio delle sue funzioni o per diniego di giustizia", possa rivalersi facendo causa allo Stato e al magistrato per ottenere un risarcimento dei danni. Il testo passa ora al Senato. Con questo voto si è capito che quando c'è da votare segretamente, ritorna la democrazia e sparisce quell'inconsueta ed altrettanto debole maggioranza che supporta il Governo Monti. Il voto sulla responsabilità civile dei magistrati "E' una vittoria della Lega che in qualche modo andava fatta. L'hanno votata parecchi, non solo il Pdl", ha commentato il leader della Lega Nord Umberto Bossi. |
Post n°62 pubblicato il 08 Febbraio 2012 da desioinpadania
"Quella del Governo Monti non è una lotta per la civiltà, ma un salto nel buio della barbarie. Il ministro Severino ha mai chiesto alle Forze dell'ordine cosa ne pensano di tanto lavoro buttato alle ortiche? si è mai fatto un'idea di cosa voglia dire mandare fuori tutti indiscriminatamente? Sa cos'è la recidiva? Se non lo sa, sappia almeno una cosa: chiederemo a lui e al suo collega Monti i danni morali ed economici per qualunque delitto commesso dai futuri scarcerati. |
Post n°61 pubblicato il 03 Febbraio 2012 da desioinpadania
"Sembra evidente - commenta Fabrizio Cecchetti, consigliere regionale della Lega Nord - che il tratto comune dei membri di questo Governo è l'arroganza. Mario Monti ha infatti dichiarato che il posto fisso sarebbe "monotono", dimenticando forse che in tanti, soprattutto giovani, non hanno nemmeno la fortuna di avere un lavoro precario. I dati sulla disoccupazione giovanile divulgati ieri dalla Cgia di Mestre parlano chiaro: nella sola Lombardia la disoccupazione reale, ovvero la somma di coloro che cercano lavoro ma non lo trovano e di quelli che hanno addirittura rinunciato a cercarlo, è pari a oltre il 40%. Senza contare che, e questo il Professor Monti dovrebbe saperlo molto bene, nessuna banca è disposta a concedere credito per il mutuo sulla casa a chi non ha un contratto a tempo indeterminato. A questo punto vada lui a spiegare ai suoi amici banchieri che il posto fisso è "monotono". Se la situazione non fosse drammatica poi, una dichiarazione del genere rilasciata da chi si fregia del titolo di "senatore a vita", suonerebbe addirittura comica. La spocchia dimostrata da lui e dai membri del suo Esecutivo appare ormai intollerabile; inutile ricordare la figura pietosa del Sottosegretario Martone che ha chiamato "sfigati" i giovani che non riescono a laurearsi prima dei 28 anni, scordando però che molti di questi sono costretti a lavorare per mantenersi gli studi. La è che questi tecnici, che dovevano essere i salvatori del Paese, stanno collezionando una serie imbarazzante di figuracce e ciò accade perché vivono arroccati nei loro salotti, completamente sconnessi con il mondo reale." |
Post n°60 pubblicato il 03 Febbraio 2012 da desioinpadania
Martedì 31 gennaio si è riunita la Commissione Statuto e Regolamenti, convocata dal presidente Andrea Villa. All'ordine del giorno c'era la discussione relativa al nuovo regolamento del Corpo di Polizia Locale, che ha avuto un parere positivo espresso all'unanimità. Ecco alcune delle norme inserite: divieto assoluto per tutti glia genti di fumare durante il servizio, vietato indossare orecchini, bracciali o collane eccessivamente vistosi. Vietato intrattenersi in futili discussioni con colleghi o altre persone, proibita l’assunzione di sostanze alcoliche o superalcoliche. La serata è stata molto interessante perchè la presenza del comandante Di Mauro e del commissario Colciago ha permesso avere una discussione articolata, che ha potuto dare risposte in tempo reale alle richieste dei consiglieri ed avere una visione più globale sull'operato della Polizia Locale. A Desio sono in servizio 29 agenti, a cui vanno aggiunti alcuni amministrativi. Secondo un calcolo effettuato dal Corpo, in base al numero di abitanti e ai servizi presenti in città, il rapporto ottimale sarebbe di un agente ogni 700 abitanti. E' stato illustrato il criterio utilizzato per formare il nuovo stemma del Corpo - ottenuto secondo alcune regole araldiche -, sono state motivate le scelte per cui sono in dotazione alcuni equipaggiamenti ed è stato fatto un quadro sul numero degli agenti in servizio e sull'organizzazione interna. Ogni agente, oltre all’arma di ordinanza, avrà in dotazione spray irritante e bastone estensibile. Il regolamento sarà approvato ufficialmente nel corso del prossimo consiglio comunale che si riunirà nel mese di febbraio. |
Post n°59 pubblicato il 20 Gennaio 2012 da desioinpadania
La nuova tessera elettorale? “Voto bancomat”. Al grido di “Indignati e dissanguati: per il nostro futuro, Padania indipendente!”, domenica mattina, in occasione della manifestazione federale della Lega Nord, il Movimento giovani padani distribuirà migliaia di cartoline “Voto bancomat” da indirizzare al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Se impugniamo noi i forconi, come sta facendo qualcuno a sproposito, non paralizziamo solo la Padania, ma mandiamo in rovina tutto il Paese – spiega Lucio Brignoli, coordinatore federale del Movimento Giovani Padani – Per questo il 22 gennaio, in piazza, ci saranno anche migliaia di ragazzi che non intendono certo rinunciare al proprio futuro per foraggiare le banche di Monti e l’assistenzialismo centro-meridionale. Quello di domenica è l’ultimo appello civile, poi la Padania se ne andrà…”. |
Post n°58 pubblicato il 10 Gennaio 2012 da desioinpadania
È vero, devo dare ragione all'Assessore, purtroppo la cittadinanza NON SEMPRE partecipa alle iniziative, spesso si rintana nelle proprie case o “espatria” nelle vicine Seregno e Monza. 1)La transenna non sarà nè la causa nè la soluzione delle poche vendite dei nostri negozianti, ma penso che possa migliorare la situazione, anche parzialmente, dell'isola pedonale. Ci sono altri negozi dietro la basilica che, al sabato pomeriggio, restano difficilmente accessibili, provate a chiederlo agli stessi negozianti. Se vogliamo, aggiungiamo anche che alle celebrazioni della messa alle 18:30 non c'è molta gente. 2)Adesso, come ha fatto notare qualche negoziante intervistato il 7 gennaio su Il Cittadino, il tram non c'è più, perchè non si sollecita ATM alla rimozione dei binari e dei cavi elettrici? 3)Come mai la minoranza attuale non è mai stata chiamata dall'assessore a lavorare su progetti per rinnovare il centro? Noi nuovi eletti ne sappiamo ben poco; potremmo invece trovare motivi di accordo, condividere proposte interessanti. Ecco cosa di concreto bisognerebbe fare subito nelle commissioni. 4)Perchè non incentivare i residenti del centro a ristrutturare le proprie case? Come? Ora che dovranno pagare l'IMU, sarebbero ben felici di vedersela ridotta in cambio di un' intelligente tinteggiatura o risistemazione delle facciate sbiadite delle loro case. Questo porterebbe ad un immediato miglioramento dell'immagine delle vie centrali che andrebbe comunque guidato dall'Amministrazione, secondo standard di qualità. Il centro di Desio è oggi come un quadro sbiadito; un restauro ben fatto può aiutarlo a riacquistare luminosità. Quindi, proviamo a concedere degli sgravi fiscali consistenti e forse così, ci sarà chi rimetterà mano al portafoglio. Le mie sono riflessioni finalizzate ad una collaborazione sia con i commercianti, sia con l'amministrazione. Intendo comunque sottolineare che bisogna essere operativi e che si deve lavorare da subito con piccoli passi concreti che però, da quel che vedo, l'Assessore non vuole fare. Mi chiedo ancora perchè lo spostamento della transenna non la possa proprio “digerire”. Che cominci ad accontentare con piccoli passi la minoranza e i negozianti che mi appoggiano. Che cominci a dimostrare di essere disponibile davvero, aderendo a quelle piccole proposte che non gli costano assolutamente nulla, davanti alle quali sembra proprio tapparsi le orecchie. Altrimenti, chiedo scusa, ma sulla sua disponibilità io e la cittadinanza comincerà ad avere dei seri dubbi. Ringrazio per l'attenzione. |
Post n°57 pubblicato il 09 Gennaio 2012 da desioinpadania
E' Paolo Grimoldi, deputato monzese della Lega Nord e presidente federale del A certificarlo è il rapporto Camere Aperte di "Openpolis", che ha redatto una minuziosa classifica (http://camereaperte2011.openpolis.it). Grimoldi, tra le altre cose primo firmatario della nuova legge per la tutela della biblioteca nazionale dei ciechi, ha partecipato al 96,49% delle votazioni con una percentuiale di assenza del 3,51%. Il suo indice di produttività è 294,2, fattore che lo posiziona al 74simo posto della graduatoria complessiva. "Questa classifica, pur con alcuni aspetti che vanno valutati al di là dei numeri, rende sicuramente conto del lavoro fatto a Roma, alla faccia di chi semplifica o semplicemente non conosce. Il Parlamento è il luogo dove si traducono in azioni le richieste che arrivano dal territorio: più uno sta in mezzo alla gente, nei Comuni, nelle sedi del movimento, maggiore sarà la mole di lavoro. e' una mole che si sopporta con piacere ed orgoglio, perché i nostri cittadini, i cittadini padani, meritano rispetto e risposte. Certo, con i ministeri a Monza la vicinanza alla gente sarebbe stata maggiore". Questa l'attività svolta a Roma da Grimoldi: http://www.camera.it/671?shadow_deputato=301455 |
Post n°56 pubblicato il 29 Dicembre 2011 da desioinpadania
Non si sente parlare molto spesso del Banco di Desio e della Brianza, spa con oltre cento anni di storia e che nel corso di quest’anno è risultato essere il quindicesimo gruppo creditizio del nostro paese: uno spunto importante è però venuto pochi giorni fa, quando l’istituto lombardo ha provveduto a rendere note le conclusioni a cui è giunto il suo consiglio di amministrazione. Nel dettaglio, i punti salienti sono sostanzialmente due, vale a dire l’apertura di ben dodici filiali e il mantenimento del Tier 1 (la componente primaria del capitale) al di sopra dei dieci punti percentuali. Ma vi sono anche altri dati e informazioni che sono degni di nota; in particolare, i proventi operativi sono previsti in aumento del 6,6%, mentre l’utile operativo della banca in questione dovrebbe sfiorare i nove punti percentuali di crescita (+8,8% per la precisione). In aggiunta, bisogna sottolineare il +5% del margine di interesse e il +5,8% delle commissioni nette e degli altri proventi che fanno riferimento alla gestione. Si dovrà dunque partire da questi importanti presupposti per dar concretezza al piano strategico relativo al biennio 2012-2013, il quale ha ricevuto’ok definitivo da parte dello stesso cda. Per il resto, si possono citare la provvista da clientela (+10,4%), i crediti verso i clienti (+7,9%) e la raccolta proveniente dalla clientela ordinaria (+10%), con un filo conduttore complessivamente positivo come si può intuire in modo piuttosto agevole. Il comunicato del Banco Desio, poi, ha messo in luce la ferma volontà di proseguire nella strategia di fiducia nei confronti di un modello ben preciso, ovvero quello dell’istituto retail, in grado di mettere a disposizione del cliente qualsiasi tipo di servizio. Una testimonianza evidente è data proprio dall’apertura delle filiali citata in precedenza, una operazione che consentirà alla banca di contare su qualcosa come ben 197 sportelli complessivi, una rete che potrebbe espandersi anche oltre il 2013. http://www.mondofinanzablog.com/2011/12/25/banco-desio-cda-piano-2012-2013/ |
Post n°55 pubblicato il 27 Dicembre 2011 da desioinpadania
Varsavia e Praga non vogliono più entrare. Portogallo, Italia e Grecia in crisi: istituti temono crollo e preparano cambio in escudo, lira e dracma di Andrea Tempestini La grande fuga dell'euro è già iniziata. La divisa unica nata per tener testa al dollaro (moneta che conosce un simile declino ma supportata da un sistema di tutele e cuscinetti più efficace), la divisa che fino a un paio di anni fa era il sogno dei Paesi europei tenuti ai margini, pare oggi essersi trasformata in una trappola. Le testimonianze più evidenti, quelle sotto gli occhi di tutti, sono le difficoltà dell'Eurozona e della sua politica, paralizzata dall'immobilismo interessato di Berlino quando si tratta di prendere decisioni che contano. Risultato? Lo spread dei titoli di Stato dei paesi in crisi galoppa e gli stessi paesi - stiamo parlando dell'Italia - sono costretti a sottomettersi a sacrifici difficili da sostenere e, probabilmente, inutili. Ma del fatto che l'euro sia diventata una tagliola piuttosto che un'opportunità paiono essersene accorti anche quegli stati che, fino a ieri, hanno sempre spinto per entrare nel magico mondo della moneta unica. Lo scetticismo dell'est - Per prima la Polonia, dove secondo recenti sondaggi quasi i tre quarti della popolazione sono contrari dell'abbandono dello zloty, la moneta di Varsavia. La politica, incarnata dal premier liberale Donald Tusk, europeista convinto, è costretta ad ascoltare il popolo, anche se la Polonia da tempo attua un piano di rigore intransigente per poter entrare nell'euro. Quindi la Repubblica Ceca, dove 70 cittadini su 100 sono contrari all'addio alla corona. Il premier Petr Necas ha chiarito che l'ingresso in eurolandia non è tra i punti del suo programma (il suo mandato scade nel 2014). E ancora la Bulgaria, che avrebbe tutte le carte in regola per entrare nell'euro già dal prossimo anno; il governo però fa sapere di non essere attratto dalle sirene di Bruxelles. Diversi stati dell'est, che dopo più di 20 anni dalla caduta dell'Urss iniziano a rivedere la luce e ad avere economie floride e dinamiche (non è il caso dell'Unghiera a rischio default), snobbano i cosiddetti 'grandi', da cui ora preferiscono prendere le distanze. Fanno eccezione la Lettonia (vuole adottare l'euro nel 2014, ma rispettare i target di inflazione non pare un obiettivo scontato) e la Lituania (che avrebbe già dovuto adottare la moneta unica nel 2007 ma mancò per un soffio gli obiettivi di inflazione). Da segnalare, infine, anche lo scetticismo e i mal di pancia dei paesi dell'est che l'euro lo hanno già adottato, ma non ne vedono i benefici: Estonia, Slovacchia e Slovenia osservano con una punta di rammarico la robusta crescita dei cugini polacchi, che senza euro riescono a galoppare. Vecchi sistema di cambio - Ma a mostrare incertezze circa la tenuta della moneta unica non sono soltanto le nazioni che si sfilano ancor prima di entrarvi, ma anche il mondo delle banche che si prepara al collasso del sistema e al ritorno alle vecchie divise. Il caso più recente in ordine cronologico è quello segnalato dal Wall Street Journal, che ha riferito di almeno due istituti impegnati a riattivare il sistema di cambio basato sulla dracma, l'escudo e la nostra vecchia lira (le tre vecchie monete dei tre Paesi più a rischio, rispettivamente Grecia, Portogallo e Italia). Tecnicamente le banche hanno contattato Swift, il consorzio con sede in Belgio che gestisce la più grossa fetta di transazioni finanziarie internazionali, per chiedere se i codici delle vecchie divise siano ancora attivi o quantomento utilizzabili in caso di emergenza. Se le banche riceveranno una risposta positiva da Swift potrebbero immediatamente lavorare a un sistema di cambio alternativo a quello dell'euro in grado di entrare a regime con solerzia nel caso in cui i Paesi in questione collassassero. Per inciso Swift ha evitato di fornire risposte (almeno risposte pubbliche) per evitare le devastanti conseguenze speculative che potrebbero seguire una fuga di notizie. Assalto Usa alle banche europee - La paura del crollo dell'euro è arrivata anche nella Gran Bretagna che si è sfilata dal sistema fiscale comunitario, nel Regno Unito isolato dalla cosiddetta Ue a 26 e con il dente avvelenato nei confronti di Bruxelles e della Bce. Dal Foreign Office di Londra, giorni fa, sono infatti trapelate indiscrezioni sull'esistenza di veri e propri piani di evacauzione dei cittadini britannici da Spagna e Portogallo in caso di collasso dei due Paesi. Dal ministero degli Esteri non sono arrivate nè conferme nè smentite: il dicastero si è limitato a sottolineare come sia dovere delle istituzioni essere pronti a qualsiasi eventualità. In un quadro a tinte fosche (qualche settimana fa l'indiscrezione relativa alla Germania intenta a stampare marchi in Svizzera) si aggiungono poi le notizie riportate dal New York Times, che riferisce di un vero e proprio assalto degli Stati Uniti alle banche europee. Istituti, compagnie assicurative e fondi a stelle e strisce vedono nei big europei una colossale occasione per fare shopping: le banche e le istituzioni del Vecchio Continente, infatti, per soddisfare le richieste della Bce dovranno disfarsi di asset per 3mila miliardi di euro. E' scattata così la corsa ai saldi europei da parte dei colossi americani che hanno cominciato a spartirsi il bottino: chi ha soldi e liquidità può ancora permettersi di fare acquisti. |
Post n°54 pubblicato il 22 Dicembre 2011 da desioinpadania
Gli storici affermano che la storia di Babbo Natale ebbe inizio con la tradizione di San Nicola, un prete cristiano del '500 che visse in Medio Oriente, figlio di genitori benestanti, cresciuto in un convento e divenuto sucessivamente saderdote… vecchio e dalla lunga barba bianca, abitava poco distante da un castello; addolorato dal pianto dell'uomo ch’ivi v’abitava e commosso dalle sue insistenti preghiere – dovute alle precarie condizioni economiche e all’unica soluzione alle stesse: la prostituzione delle 3 figlie - decise di intervenire lanciando per tre notti consecutive attraverso una finestra del castello lasciata aperta, tre sacchi di monete che servissero per sanare la triste situazione. Per le prime due notti tutto andò liscio, ma la terza, la finestra fu chiusa. Fu proprio il padre delle tre giovani donne a compiere tale atto per cercare di scoprire l’identità del suo benefattore. |
Post n°53 pubblicato il 22 Dicembre 2011 da desioinpadania
"Esprimo soddisfazione – commenta Andrea Villa, presidente della commissione Statuto e Regolamenti – per l’approvazione del regolamento sulle sale da gioco.Vietare il gioco d’azzardo è impensabile, non si farebbe altro che trasferire la gestione delle scommesse alla criminalità organizzata peggiorando ulteriormente la situazione. Tuttavuia, nulla vieta alle Amministrazioni comunali di disincentivare l’apertura di queste attività, limitandone così le negative ripercussioni sociali a danno del territorio. Ed è proprio in questa direzione che si è mosso il comune di Desio. Con l'adozione del nuovo regolamento, nessuno potrà dare vita a nuove sale a meno di cinquecento mertri da scuole, edifici di culto, strutture sanitarie, sedi di associazioni ed edifici di pubblica utilità. In caso di apertura, e questo vale anche per le sale già esistenti, si dovrà rispettare un orario che va dalle 13 alle 22.30. |
Post n°52 pubblicato il 22 Dicembre 2011 da desioinpadania
E' stato approvato dal Consiglio Regionale il Bilancio 2012 di Regione Lombardia. Nel merito è intervenuto il Presidente della Commissione Bilancio, Fabrizio Cecchetti (Lega Nord). “Esprimo soddisfazione – commenta Cecchetti – per l’approvazione del Bilancio regionale della Lombardia. Nonostante la gravità della crisi internazionale e i tagli alla spesa pubblica infatti,la nostra Regione ha comunque mantenuto un livello accettabile dei servizi erogati ai cittadini. Non si tratta di un risultato di poco rilievo, specialmente tenendo in considerazione gli svantaggi cronici con cui siamo costretti a fare i conti. A prescindere dalla riduzione del 25% del tetto di spesa dovuta ai tagli posti in essere a causa della crisi, non si può non considerare la mole enorme del nostro residuo fiscale: delle tasse e dei balzelli versati dai lombardi allo Stato centrale infatti, circa 47 miliardi di euro spariscono nella voragine romana; soldi che naturalmente non fanno più ritorno sul nostro territorio. Inoltre bisogna considerare i crediti che vantiamo nel campo della sanità con le altre realtà regionali e che ammontano a 769 milioni di euro. Soldi di cui, per ora, non si è vista traccia e che – conclude il Presidente della Commissione Bilancio – potrebbero essere reinvestiti per migliorare la qualità della vita dei lombardi. |
Post n°51 pubblicato il 22 Dicembre 2011 da desioinpadania
La Lega Nord ha presentato tre Progetti di Legge al Pirellone sulla residenzialità. |
Post n°50 pubblicato il 21 Dicembre 2011 da desioinpadania
Che fine ha fatto il glorioso centocinquantesimo? Che cosa è rimasto dell'orgoglio nazionale della gran parata del 2 giugno, a parte un paio di milioni di euro buttati al vento? Giuseppe Reguzzoni - La padania, domenica 18 novembre 2011 |
Post n°49 pubblicato il 21 Dicembre 2011 da desioinpadania
Il consiglio tributario del comune di Desio è stato cancellato ancora prima di essere istituito. Eppure, la commissione Statuto e regolamenti, convocata congiuntamente alla commissione Bilancio, ne aveva approvato il regolamento. Resta un'altra amara constatazione, che evidenzia ancora come il governo Monti penalizzi la Padania in favore del meridione, dove l'evasione è molto più alta. E dove chi evade potrà continuare a farlo. |
Post n°48 pubblicato il 20 Dicembre 2011 da desioinpadania
Il campo nomadi di Lissone, situato al confine con il comune di Desio, forse verrà smantellato. Il PGT recentemente adottato nella città del mobile, ha infatti cambiato la destinazione d'uso di quell'area, rendendola commerciale. Nel caso in cui un operatore intendesse fare un investimento, il campo nomadi verrebbe spostato altrove. Da settimane Desio vive una vera e propria emergenza Rom. Prima di pensare a quelli di Lissone, il sindaco dovrebbe pensare ad allontanare quelli che ci sono a Desio, visto che al momento le soluzioni adottate risultano pesantemente insufficienti e totalmente inadeguate a risolvere il problema, che da quando si è insediata la nuova amministrazione è aumentato vertiginosamente. |
Post n°47 pubblicato il 16 Dicembre 2011 da desioinpadania
PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE CONVOCATO PER LUNEDI' 19 E MARTEDI' 20 DICEMBRE 2011 |