RIFLESSIONI...

Post n°28 pubblicato il 18 Luglio 2007 da evigc
 

Lo so, non è un discorso  molto inerente al tema del mio blog ma...

Voi credete nel destino?
Io a volte si, a volte no... I miei "colleghi" psicologi lo chiamerebbero "pensiero magico"... Mi dico che non dovrei crederci, che le cose succedono e basta e non è che qualcuno l'ha stabilito, nè è scritto da nessuna parte, al massimo a volte dipende da te, a volte no. Si dovrebbe credere solo nell'homo faber in realtà...

Ma poi succedono delle cose, che ne scatenano altre, ed altre ancora e pensi: "non è possibile che sia tutto un caso"... A volte sono cose piacevoli, a volte un po' meno, altre volte davvero brutte...

E poi, è giusto fidarsi di tutti? Pensare sempre che le persone agiscano in buona fede? E' giusto mettere l'anima in ogni cosa, in ogni tipo di rapporto, che sia d'amore, d'amicizia o di famiglia? E' giusto vedere il buono in tutto e tutti? Non lo so più in realtà...
Personalmente io ho sempre visto il buono in tutti, ho sempre detto "SI", ho sempre cercato di pensare agli altri, e soprattutto mi sono sempre preoccupata di cosa è giusto e cosa no... 

Poi ogni tanto apro gli occhi e mi rendo conto che il mondo è pieno di cattiveria, che le persone pensano solo a se stesse, che la falsità serpeggia ovunque.

E così passo da un estremo all'altro. Non ci si può fidare di nessuno. Mi ripeto, da oggi basta, comincerò a pensare solo a me stessa perchè è così che deve essere, perchè così fanno tutti. Sì, ogni volta così.

E ogni volta poi come Alice nel paese dela meraviglie mi dò ottimi consigli e poi seguirli mai non so... perchè non è questa la mia natura. Non è questo il mio essere.

 
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LA MALEDIZIONE ETIOPE

Post n°27 pubblicato il 18 Luglio 2007 da evigc
 

Non proverò mai più ad aprirmi alle altre culture, al di là della lettura delle loro usanze....
L'altro ieri, presa da un impeto di follia multietnica, mi faccio convincere ad andare a cena in un ristorante ETIOPE...ma perchè?? Perchè non un classico sushi, thailandese, messicano e via discorrendo? Perchè proprio etiope non so, comunque fatto sta che ci era stato caldamente consigliato anche perchè era vicino casa... 
E invece ERA LONTANISSIMO DA FARE A PIEDI CON I TACCHI SUI SANPIETRINI CON I MORSI DELLA FAME ALLO STOMACO...praticamente un calvario... Arriviamo finalmente a destinazione e bisognava CITOFONARE..(ci hanno invitato a mangiare a casa loro?).
Il posto esternamente si presentava così: insegna spenta e sbiadita in caratteri a noi sconosciuti, porta in vetro sporco che dava su un lercio e sguarnito bar senza tavolini, con pavimento (sporco anch'esso) a quadri enormi bianchi e neri (tipo Peach Pit di Beverly Hills) e una misteriosa scala, questa in stile barocco, che portava nel seminterrato.... Una cosa di un trash infinito!
Cominciamo a pensare che quest'idea di trasgressione culinaria non era proprio ottima, quindi tre brave hearts decidono di andare in avanscoperta armati solo del loro coraggio, avvertendoci di chiamare la polizia se non fossero tornati in 5 minuti...
Dopo 3 minuti risalgono sconvolti e inorriditi dalla puzza, citofoniamo e inventiamo la solita scusa del contrattempo a cui riceviamo una risposta poco gentile...
La fame intanto saliva vertiginosamente, così rifacciamo tutta quella strada al contrario per andare in un altro ristorante, rigorosamente ITALIANO, dove molti erano già stati e dove si mangiava da Dio...
Era già piuttosto tardi e i tempi sono stati questi, 15 minuti per farci sedere, 10 per sparecchiare il tavolo ancora sporco, altri 10 per mettere le tovaglie pulite, e una media di 3 minuti per ogni accessorio di primaria importanza per mangiare. Finalmente si ordina, i menù non ci sono e il cameriere inizia a sparare a raffica i nomi delle portate come se stesse recitando la poesia di Natale in piedi sulla sedia, si faceva fatica a seguirlo! Opto per un primo di pesce accompagnato ovviamente da un vino bianco, il pecorino. I vini bianchi sulla carta erano solo 4, pecorino, falanghina, chardonnay, pinot grigio costosissimo. OVVIAMENTE c'era solo il pinot grigio. Cambio piatto perchè il pinot non era il caso di prenderlo (anche perchè gli altri me l'avrebbero dato in faccia) e il pesce con il vino rosso mi disgusta, quindi chiedo al cameriere di ripetermi i primi senza pesce: amatriciana e carbonara...complimenti per la fantasia! Se mangiavo a casa facevo prima... Chiedo l'amatriciana non piccante perchè sono allergica, dopo dieci minuti il cameriere torna dicendo che è piccante...La prendo bianca. Stranamente arriva subitissimo, almeno questo... Poi capisco... CRUDA...
Finito di mangiare quella pasta cotta per finta penso di meritarmi un bel dolce...in molti optiamo per il tortino al cioccolato...indovina un po'? Non c'era!! Cominciamo a pensare che gli etiopi ci abbiano fatto andare di traverso questa cena tramite riti woodoo.
Dopo una cena così disastrosa il minimo è pensare di ricevere uno sconto "per scusarsi del disagio arrecato ai clienti"... 4 euro di sconto in 7... U n a  p r e s a  p e r  i  f o n d e l l i ! (e non dico altro perchè sono una signorina...)Conclusione: 30 euro a cranio per una cena degna della peggiore delle masserie!!!

 
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QUANTO MI PIACCIONO I LUNEDI'!

Post n°26 pubblicato il 16 Luglio 2007 da evigc
 

Finalmente lunedì!

Dopo un week-end molto carino arriva sempre la domenica, che rappresenta un po' la fine del divertimento... Sempre "triste e scazzata come la birra senz'alcol"..."la domenica è il giorno peggiore della settimana. Non me la nominate nemmeno. Del resto lo dicevano anche Leopardi e Vasco. Vabè, a Vasco non piacciono neanche i lunedì, ma insomma."

A me il lunedì piace un casino invece, è l'inizio, si riparte, si ricomincia, con tutta la grinta possibile!

Buona settimana a tutti!!!

 
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IL NICK ANCESTRALE

Post n°25 pubblicato il 15 Luglio 2007 da evigc
 

Era da un po' che, curiosando tra i vari blog, leggevo questi famosi "nick ancestrali" dimostrati dall'algoritmo del professor Pinetti... Non capivo granchè il senso della cosa, ma per pura pigrizia non ci cliccavo mai su. Oggi l'ho fatto.

Per chi non lo sapesse l'algoritmo funziona così: si digita l'indirizzo del proprio blog (nel mio caso blog.libero.it/evi), si mette il sesso, e poi viene fuori il "nick ancestrale".

Mi stizzisco e borbotto...

Il nick assegnatomi è SAD BUTTERFLY, farfalla triste.
Ora, posto che io odio nella maniera più assoluta, fobica ed esagerata OGNI tipo di insetto (le farfalle avranno pure delle belle ali, ma quei corpicini pelosi e le zampette mi fanno troppo schifo...lo so è malattia...) CHE NICK è FARFALLA TRISTE?? Ma che angoscia! La farfalla di solito esprime libertà, gioia, la crisalide che si libera dal bozzolo, qualcosa di bello che nasce da qualcosa di un po' meno bello... Il pensiero di una farfalla depressa è di una trsitezza infinita...

Auto-fregandomi provo con un altro indirizzo...Metto il mio nick: blog.libero.it/evigc...
Il nick è DANCING TEAR, lacrima danzante... Per quanto possa essere danzante, difficilmente una lacrima evoca gioia e felicità...

Ok, proviamo con /brontolo....
BLIND WITCH.... Strega cieca!!! Mio Dio... Un nick più brutto no??? Strega per me è un offesa, per il signor Pinetti non so... Ma, dico io, oltre che strega pure cieca?

Bah... faccio un ultimo tentativo: il mio nome per intero, penso, magari qui il nick sarà bellino...
KILLER FOG, nebbia assassina... Un orribile film horror di 2 anni fa...!

Ma santo cielo, professor Pinetti, da dove li prende questi spiritosi nick? Dal popolo dei Gormiti?
A tal proposito mi permetto di suggerirne qualcuno: ORRORE PROFONDO mi pare carino, no? Ma anche OBSCURIO ed INCUBO DI FUOCO secondo me non sono male...
Dati i suoi gusti...
Mah....

Tanti saluti dalla strega cieca che si trasforma in farfalla triste che piange lacrime danzanti sbattendo qua e là perchè, essendo cieca come Mr Magoo, ed essendoci la nebbia non vede un tubo...

 
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"LANCIA IL DADO"

Post n°24 pubblicato il 14 Luglio 2007 da evigc
 

Se hai intenzione di tentare, fallo fino in fondo.
Altrimenti, non cominciare mai.
Se hai intenzione di tentare, fallo fino in fondo.
Ciò potrebbe significare perdere fidanzate, mogli, parenti, impieghi e forse la tua mente.
Fallo fino in fondo.
Potrebbe significare non mangiare per 3 o 4 giorni.
Potrebbe significare gelare su una panchina del parco.
Potrebbe significare prigione,
Potrebbe significare derisione, scherno, isolamento.
L’isolamento è il regalo, le altre sono una prova della tua resistenza, di quanto tu realmente voglia farlo.
E lo farai a dispetto dell’emarginazione e delle peggiori diseguaglianze.
E ciò sarà migliore di qualsiasi altra cosa tu possa immaginare.
Se hai intenzione di tentare, fallo fino in fondo.
Non esiste sensazione altrettanto bella.
Sarai solo con gli Dei.
E le notti arderanno tra le fiamme.
Fallo, fallo, fallo. FALLO!
Fino in fondo, fino in fondo.
Cavalcherai la vita fino alla risata perfetta.
È l’unica battaglia giusta che esista.

                                                     (Charles Bukowski)

 
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Io so' de Chirico, dico in un senso simbolico, c'ho un controllo diabolico, quasi artistico, del mio stato psicofisico....
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