Creato da imperatoreghiaccio il 06/04/2008

Imperatore Ghiaccio

sono la brina che ti accoglie al mattino, sono l'urlo gelido che ti sorride la sera, sono il silenzio immenso e unico della notte, sono l'Imperatore Ghiaccio e dei miei brividi resteranno, solo gli arabeschi di sangue coagulati sulla tua pelle.

 

corde e nodi

Post n°1231 pubblicato il 11 Settembre 2017 da imperatoreghiaccio

lego i tuoi polsi con raso nero

li annodo ai miei respiri

che stringono sulle pieghe

dei tuoi pensieri.

stringo le corde di voglia

le lego ai tuoi fremiti

che pulsano forte nelle piaghe

della carne.

mi piace vederti

così

legata ai miei desideri

annodata al tuo fato

fatto di corde e nodi.

 
 
 

pizzica

Post n°1230 pubblicato il 11 Settembre 2017 da imperatoreghiaccio

inevitabile

questo nodo che stringe la gola

è un cappio di saliva

che scivola sulla pelle

e pizzica come dita

i soffici pensieri.

ineluttabile

questa corda di filo spinato

è un laccio di seta

che accarezza la carne

e bagna come sangue

ciò resta dell'anima.

Photobucket

 
 
 

carne

Post n°1229 pubblicato il 05 Gennaio 2017 da imperatoreghiaccio

carne e sangue d'anima e follia

carne e sangue d'anima e follia

carne e sangue d'anima e follia

.

.

.

.

che genera l'appartenenza

non è il tuo nome che pronunci veemente

e nemmeno la lingua che indossi,

non è il tuo colore che vesti di pelle o tessuto

e nemmeno l'idea di quelle sfumature,

non è il tuo odore di autunno arricchito

e nemmeno quelle gocce d'essenza,

non sono le parole che credi fare parte di te

e nemmeno quelle che davvero sono tue.

l'appartenenza

è la follia di vivere

l'anima di carne e sangue.

 

 
 
 

ho

Post n°1228 pubblicato il 19 Ottobre 2016 da imperatoreghiaccio

voglia di deflorarti l’anima
con impudiche parole
licenziate come ossessioni oscene.
Il tuo silenzio
è fiotto che dal palato
si catapulta
sulla tua pelle
e si oblia dell’inquietudine
mentre i fianchi
si dibattono negli sproni
di scudisci mani.
Le unghie sadiche
s'appigliano alla carne
e l'erezione del mio lemma
ti s'implora addosso
aspergendoti la lingua
di suoni smaniosi.

 
 
 

occhi

Post n°1227 pubblicato il 08 Ottobre 2016 da imperatoreghiaccio

occhi luminosi come bagliori di sole sul ghiaccio,

stalattiti appuntite che feriscono

chi li sfiora anche solo

con il pensiero.

Sei capovolto.

Dietro c'è il buio,

pronto a inghiottirmi (abisso che chiama),

mentre l'anima è fuori

che lo avvolge e ricopre.

 
 
 

specch'io

Post n°1226 pubblicato il 16 Settembre 2016 da imperatoreghiaccio

 

mi cerco nei tuoi sguardi

 

dentro al gioco di specchi

 

mi trovo nei tuoi occhi

 

sono forma che si riflette

 

mi perdo nella tua immagine

 

smarrito e sgomento nella vertigine

 

 
 
 

solo e buio

Post n°1225 pubblicato il 28 Dicembre 2015 da imperatoreghiaccio

qui attorno

mi sovrasta

mi riempie

mi assedia

a volte pervade

a volte invade

a volte opprime  

spesso è assenza

spesso è essenza

ma troppo spesso è solo buio.

 

 
 
 

da L'impronta dell'alba

Post n°1224 pubblicato il 29 Ottobre 2015 da imperatoreghiaccio

< Spegni la luce che sta ancora sognando > aggiunse sfiorando con il dorso della mano la dura pelle e pensando:

“Se la notte ti concedesse, nella tua piccola vita, anche un solo abbraccio mentre ti bacia la pelle e l’anima, allora capiresti che significa smettere di dibattersi, arrendersi, smettere perfino di piangere. Forse, per un attimo, sprofondare nella inesistenza, sciogliersi nel buio. La notte ha il dolore tatuato, e in un solo abbraccio può portarti via per sempre. A me è successo.”

< Posso formulare una domanda? > chiese la macchina abbassando l’intensità luminosa. Ascoltò stupito la richiesta, intuendo nella voce elettronica un flebile accento di emozione. Prontamente ripudiò la perversa sensazione.

< Certo che puoi > rispose dissimulando la perplessità.

< Cosa rappresenta per voi questa creatura addormentata? >

Osservò il gigante adagiato nella amaca che lo sorreggeva e lo rivide solcare il cielo mentre volteggiava nascosto dalla bruma leggera dell’alba. Si abbandonò per qualche istante al leggero sapore della malinconia. I suoi occhi così taglienti, così assassini, per pochi decimi di secondo sembrarono realmente umani. Sfiorò le palpebre cercando di trattenere quell’emozione che tracimava con la lacrima, poi si sedette vicino alla creatura e sorrise.

“Cosa rappresenti per me? Sei la mia famiglia, sei la mia casa, sei il mio credo e sei ciò che ho smarrito… la mia identità.”

 
 
 

da - Le porte dell'anima

Post n°1223 pubblicato il 28 Ottobre 2015 da imperatoreghiaccio

Era in piedi davanti al letto osservando la ragazza. Si rese conto in quell’istante della sua bellezza e di come si fosse adagiata sul letto in una posa estremamente sensuale.

< Hai mai fatto del sesso con una ragazza che devi legare perché non ti faccia del male fisico? >

< Indemoniata? >

< Non essere stupido e soprattutto limitato, essere razionali non significa per forza dover comprendere tutti i misteri dell’universo, perché ci sono aspetti della vita che non sono facili da comprendere nemmeno a chi li vive. Io sto bene nel mio buio e non sento la mancanza di una luce che illumini il lento cadere nel vuoto, ma a volte, per un attimo, ho bisogno di sentire un’emozione che nutra il corpo e il pensiero >Si rialzò dal giaciglio lasciando cadere la veste a terra, mostrandosi alla luce tremula delle candele disposte a cerchio attorno al letto. Gli occhi di Diaccio scivolarono sul fisico della ragazza, infilando la voglia dentro la pelle pallida.

< Sei davvero molto bella ed io sarei lusingato di fare l’amore con te, ma sono impegnato o almeno dovrei esserlo... >

< Nessuno lo è veramente per sempre > disse avvicinandosi lentamente, sinuosa come un felino in cerca del pasto.

< Non lo sono mai stato prima, ma ho iniziato a esserlo... >Replicò balbettando, mentre il calore del corpo prendeva forma in un lascivo adescamento. Lei prese un disco in vinile e lo mise sul piatto, la puntina criccando iniziò a leggere la traccia, restituendo attraverso le casse la musica del Bolero di Ravel, una melodia potente, insistente, sensuale, irresistibile.

< Davvero? > disse accostando le incandescenti labbra alla sua bocca. Le lingue si toccarono leggermente e poi iniziarono a guerreggiare fra loro, le mani di Diaccio raggiunsero quelle della ragazza nascoste dietro la schiena, serrandole in una presa cattiva, di nemesi.

< Fermati adesso o sarà troppo tardi. Devi legarmi saldamente >

< Va bene > disse col sorriso irriverente stampato in volto.

< Non hai capito, io ti prego di legarmi, perché quando raggiungo l’apice sono capace di cose che non riesco nemmeno a pensare >Disse sistemandosi a gattoni sul letto, appoggiando le mani alla spalliera e i piedi allo stesso modo contro i montanti del letto. Diaccio si spogliò gettando gli indumenti per terra, eccitato dalla visione della ragazza nuda sul letto, in preda a una frenesia che non conosceva.

< Legami! > urlò ancora voltando lo sguardo, trafiggendolo con la lava incandescente di quei mirabili gioielli incastonati nella voglia. Sempre più preso da un’irrefrenabile brama, raccolse i nastri di tessuto e cominciò a legare i polsi e le caviglie della ragazza, uno alla volta, girandole attorno, seguito dagli occhi infuocati di lei.

< Sono abbastanza stretti? > chiese a lavoro ultimato

< Non lo sono mai abbastanza! Spegni le lampade e anche le candele attorno al letto, lascia solo che la luce della luna filtri dalle persiane e ci accompagni nel viaggio >Dopo aver spento tutto, in un’oscurità impressionante, si avvicinò al letto a tentoni. Appoggiò le mani sulla morbida seta della pelle, punzecchiando con le dita sino alla testa, poi scivolò indietro con la bocca lungo la schiena, sino a giungere alla vulva fremente, la baciò, accostando le labbra all’umido fiore. Lei si contorceva mentre la sua lingua iniziava a scavare nel miele dolciastro di quel fiore perverso, i suoi lamenti aumentavano d’intensità a ogni assalto.Si inginocchiò dietro accostando il membro turgido, poi d’impeto s’insinuò in lei facendole emettere un grido di godimento, mentre inarcava la schiena offrendo i capelli da abbrancare come briglie per sorreggere il galoppo selvaggio. Inabissava colpi penetrando la ragazza che a ogni affondo aumentava i mugolii, sino a esplodere in un urlo animale. Diaccio sentì una fitta intensa sul collo, vicino alla nuca, guadagnargli l’orgasmo e poi restò ansimante sul corpo caldo che lentamente si rilassava.

 
 
 

Ho

Post n°1222 pubblicato il 14 Agosto 2015 da imperatoreghiaccio

Ho il disperato bisogno di smarrire, nei tuoi occhi

ho l’implacabile siccità dei tuoi respiri

e voglio sfiorare ancora la tua vita, come un tempo.

Come il tempo che ho perso, perdendoti

quello che mi è stato rubato, rubandoti

quello che poteva essere, essendoti

quello che potevo avere, avendoti.

Ho voglia di amaro e fiele

per amare le onde e il mare,

ma il bisogno di affogare

non può placare la sete. Aronne Micael Belial

 
 
 

e ritorno a scrivere

Post n°1221 pubblicato il 14 Agosto 2015 da imperatoreghiaccio

Voglio essere solo un dettaglio…
quella componente che migliora e completa.
Non voglio essere essenziale,
perché non c’è nulla di cui in realtà
non si possa fare a meno. ...
Voglio essere diversamente insostituibile.

 
 
 

A come abisso

 photo ArtofTheWitchblade.jpg

mi sono affacciato allo specchio
e ho dovuto guardare
dentro le viscere del mio male.
ho visto l'abisso offrirsi
intenso,...
inesorabile,
maestoso,
invitante,
così nero, denso e vuoto
così immenso e confinato in me.
è un oceano di lacrime
che non posso piangere
non è il momento per farlo
ma quando potrò permettermelo
non avrò più onda in me.
questa spiaggia di cocci di ossidiana
taglia anche il respiro
e quella striscia di sangue
è l'orma bavosa di una lumaca cannibale
che si è persa o forse vinta. Aronne Micael Belial

 
 
 

rinuncio

Post n°1218 pubblicato il 04 Marzo 2014 da imperatoreghiaccio

 photo 1014.jpg

 

 

al tuo respiro che profuma questa stanza

 

ai tuoi occhi che mi guardano senza guardarmi

 

alla luce che si inchina al tuo sorriso

 

ai tuoi pensieri arruffati nei capelli

 

alle tue dita che sfiorano l'aria

 

ai tuoi passi calpestati sul cuore

 

alle carezze graffiate nel mentre

 

il tempo attende.

 

perché mi piace

 

sapere che comunque il possesso

 

non è certezza

 

e che anche se sei

 

in un altro mondo, in nuovo vento,

 

persa in un amore che sogni

 

persa nei ricordi di chi

 

come me ha rinunciato,

 

sei sempre il dolore che ho dentro (11-08-2005)

 

 
 
 

natale

Post n°1217 pubblicato il 26 Dicembre 2013 da imperatoreghiaccio

il natale traccia rasoi di lacrime  

che affettano la mia anima

taglia profonde fessure

che sanguinano lente

dove i cristalli brillano

fra scintille e rumori di candele 

fra morbidi ricordi farciti d’incubi... (25.12.1999)

 
 
 

sogno

Post n°1216 pubblicato il 10 Novembre 2013 da imperatoreghiaccio
 

vestito del buio della notte
mi nascondo nel tuo sonno
per poterti accarezzare
mentre il sogno ti vive
colando lento da queste
nuvole morbide.
adoro osservarti dormire
e vorrei svegliarmi per
dirtelo ancora.

 photo Sleeping_Angel_by_CherishedMemories.jpg

 
 
 

forever stay

Post n°1214 pubblicato il 30 Ottobre 2013 da imperatoreghiaccio

 

the hours are slipping by
i stare into the night
into my deep blue sea
of unforgotten memory
i paint your face
into my mind
and kiss your tears away
for me there's only you

i want you here, forever stay
my heart torn in two
i'll hold you close to ease your pain
'cause i feel it too

we are two souls in moonlit autumn nights
rebelling hearts on wings of gentle smiles
peaceful earth and star-filled skies
no demon, devil, ghost will make us cry

i want you here, forever stay
my heart torn in two
i'll hold you close to ease your pain
'cause i feel it too
forever stay and save the day
forever stay

 

 

 
 
 

...

Post n°1213 pubblicato il 27 Ottobre 2013 da imperatoreghiaccio

...stanotte ho avuto un incubo
credevo di averti perso
poi svegliandomi ho capito
che non ti avevo mai trovato...

 
 
 

a volte scrivo di me...

Post n°1212 pubblicato il 27 Ottobre 2013 da imperatoreghiaccio
 

è come se una scheggia della mia anima impattasse contro il bianco di questo foglio, riempiendolo di graffi, incidendo profonda la sua piatta superficie, e riempiendo i solchi, quasi fossero quelli di un disco in vinile, di inchiostro dai vermigli riflessi, dal gusto di ferro... a volte lecco le mie dita, dopo aver scritto, e percepisco chiaro il gusto di ruggine e mi piace sapere che è una lacrima della mia anima, una stilla di me...

 
 
 

Silenzio

Post n°1211 pubblicato il 10 Luglio 2013 da imperatoreghiaccio

Questo silenzio irreale
nascosto dietro di me
sembra non avere fine.
A volte interrompo un pensiero
con un colpo di tosse... 
forse per dare un senso
o forse solo per cessare
questo non rumore.
Eppure lui è qui,
lo sento vicino,
accostato,
addossato,
attorno a me,
è dappertutto
e non vuole lasciare questa ansia
che mugola timorosa.
Io vorrei farlo smettere,
dandogli in pasto le mie grida,
ma non è mai sazio e continua
a restare in silenzio.
 

 
 
 

Stri

 

Stride di unghie e carne

lo specchio che ha ingoiato

la tua apparenza

grida di graffi e sangue 

cercando la consistenza

nella tenue analogia.

Stringe di dita e pelle

la corda che ha avvolto

il tuo respiro

incolla di nodi e lacrime

unendo la sostanza

all’inconsistenza. Re Beli@R.

 

 
 
 
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