Nell'Infinito

Aivanhov cit.

Ricordate dunque quest'idea che vi aiuterà molto: quello che è un male per alcuni può essere un bene per altri.

Se capite che il male non è assoluto, che anzi è molto relativo, vi sarà più facile sopportarlo e un po' alla volta constaterete che quello che prima vi faceva soffrire, ora vi lascia indifferenti.

Penserete anzi: «Tanto meglio, il Cielo mi libera!» Quanti Iniziati si sono accorti che tutte le perdite subite, tutte le prove attraversate, in realtà non servivano che alla loro liberazione! Accettate dunque anche voi la loro filosofia, altrimenti ogni volta che bisognerà intonare

cantici di lode all'Eterno e canti di gioia, farete in modo di essere infelici.

Mediante la luce della comprensione, dall'oggi al domani il male può essere trasformato in bene, mentre se non viene capito né utilizzato, rimane il male.

Ecco qua, cari fratelli e sorelle, un buon avvenire vi aspetta: con questa verità avrete delle possibilità fantastiche perché, se avete veramente capito, niente potrà fermarvi.

[...] Allora vi consiglio di fare così: quando siete tentati di considerare un avvenimento come un male, chiedetevi: «È veramente un male? Non è piuttosto un bene nascosto?».

Finché non vi porrete questa domanda lotterete o vi ribellerete e non beneficierete di quel male, che in realtà era un bene che non avete saputo vedere.

Raramente gli uomini sanno vedere quello che è buono o cattivo per loro. Quante cose hanno l'abitudine di considerare come buone, e in realtà sono dei veri pericoli! Quanti successi e affermazioni hanno contribuito a trascinare certe persone verso la catastrofe! E al contrario quanti ostacoli, quanti fiaschi sono diventati, per coloro che sapevano utilizzarli, le vere cause del loro trionfo futuro.

Ma bisogna aver vissuto molto, studiato molto, e aver attraversato molte prove per constatare quanto questo sia vero.

Omraam Mikhaël Aivanhov     

L'albero della conoscenza del bene e del male Collezione Izvor

EDIZIONI PROSVETA  www.prosveta.it

Foto cit.