Creato da pepitadellapampa il 19/07/2005

VITE TRAT..TENUTE

“ La città è fatta di torri e palazzi che ne rappresentano il potere, la gestione; ma io sento che la sua architettura più armonica e più vera nasce dalla dedizione alla giustizia. Carceri, scuole, ospedali, da focolai di devianza, di isolamento, di emarginazione, possono allora diventare i gangli vitali di questa città”. Architetto Giovanni Michelucci

 

 

Post N° 1820

Post n°1820 pubblicato il 03 Febbraio 2007 da pepitadellapampa

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Post N° 1819

Post n°1819 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da pepitadellapampa

Adesso torno a lavorare.

Questa pausa è stata piacevole e rilassante.

Fai da te?

Sì certo... altrimenti ti sotterrano senza pietà.

 
 
 

Post N° 1818

Post n°1818 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da pepitadellapampa

Stappi la penna e cominci ad accarezzare la carta, i pensieri come trapezisti sulle note nelle tue orecchie o nella tua testa, e pensi che anche tu, dentro, hai abbastanza sentimenti per un film.
Ripensi a te che scivoli sola nell’oscurità, le mani affondate nelle tasche del giubbotto, rosso. Le scarpe da ginnastica di propria iniziativa acquistano una circospezione vellutata come la notte in cui nuoti. E ad un tratto t’accorgi che sei proprio come quello che nei libri si chiama “passi felpati”, quell’espressione che non avevi mai capito, che pensavi esistesse solo nei libri, fino a quando non l’hai provata, nella notte, sola.
Raccogli un seme di sesamo dal letto, fai in modo che si appiccichi al tuo indice e poi lo prendi delicatamente con la lingua e lasci che il sapore si sprigioni da un seme così infinitesimale mentre lo spezzi con gli incisivi.
Guidi la penna lungo la tua pelle, disegnando arabeschi lenti, mappa non cosciente dell’ondeggiare dei tuoi pensieri. E tutto ad un tratto l’intero tuo corpo, anche il respiro che hai lì fra le labbra dischiuse, tutto il tuo corpo è in quel contatto fra la punta della penna e la pelle.

 
 
 

Post N° 1817

Post n°1817 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da pepitadellapampa

~ In Messico, se vedi una ragazza che ti piace

vai da lei, ti presenti e la inviti a bere un caffé,

così dal niente.

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Post N° 1816

Post n°1816 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da pepitadellapampa

Voglio essere il gas di una stella,
nascosto nelle pieghe del cielo
che il tuo occhio disattento
non può vedere.immagine

 
 
 

Post N° 1815

Post n°1815 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da pepitadellapampa

Con il veleno dei pensieri cattivi mi ci hanno avvelenato da piccola in dosi massicce, e per quanto riguarda la parte rimasta sana...ci ho pensato io, per bene, con le visioni e con gli amari che si consumano la sera.

Veleno è quello delle l&m blu che si spande e si allarga e si inala a pieni polmoni, ed è veleno quello del rancore verso tutto e verso tutti, verso la città in cui ancora mi trascino e strascico i piedi avvolti dalle scarpe beige comprate in un'estate di tanti anni fa.

 
 
 

Post N° 1814

Post n°1814 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da pepitadellapampa

Nuove idee e nuove pigrizie si rincorrono ogni giorno, con la sveglia alle 7:00  per colpa del materasso scomodo e dell'alcol che scende giù come pioggia che cade, grappa, mirto, birre bionde e rosse e bianche perché è difficile scegliere. Bisogna scegliere gli amici, evitare le malattie e i malanni, decidere quali parole usare. Ma l'alcool no, quello arriva da solo e va via con due dita in gola e due giorni di sonno. Poi puoi scegliere l'ora in cui ricominci a bere perché ti serve il ripiglio, sempre, ma non puoi decidere altro. Non ne parliamo per le sigarette, ecco.

 
 
 

Post N° 1813

Post n°1813 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da pepitadellapampa

Anche se non le sopporto sorrido lo stesso

 
 
 

Post N° 1812

Post n°1812 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da pepitadellapampa

Cerco di evitare le persone il più possibile, è più forte di me, non le sopporto.

 
 
 

Post N° 1811

Post n°1811 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da pepitadellapampa

Ho un cassetto nella testa che si apre da solo e quando piace a lui, senza darmi avviso, senza farmi accorgere che si parla di onirico, di ricordo, non di reale. Dentro ci sono le cose che ho sognato, una piuma rosa del carnevale di colchester, vari biglietti della metro e la mia pettinatura di qualche anno fa, quaderni, telefoni. C'è un ruscello di quasimontagna che mi faceva ricordare di un giorno, ed un paio di magliette disegnate in tre posti diversi. Mentre mi parlano la testa fa click ripenso a quel torrente di collina a quelli mandati al diavolo a quanto sono felice e quanto potrei esserlo, o quanto sia andato a puttane tutto quanto, in questi casi una metà del cervello si ribella e l'altra va in vacanza, e non vi dico che gioia.

 
 
 

Post N° 1810

Post n°1810 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da pepitadellapampa

Vado dai miei clienti.

Li faccio sentire bene.

Li lascio parlare

e a loro questo basta.

Qualcuno che li ascolti li fa sentire vivi.

Per un'ora smetteranno di essere emarginati.

 
 
 

Post N° 1809

Post n°1809 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da pepitadellapampa

Un'amica mi ha raccontato che in questo periodo è triste.

Le ho risposto che la tristezza è relativa.

Io invece sono felice, perchè non mi manca nulla.

Esco e mi rilasso. Mi ricopro di regali.

Ricevo tante sorprese e sono amata senza limiti.

Mi sento la persona più fortunata del mondo

 perchè ricevo gratificazioni ogni giorno.

Faccio un lavoro che mi da tante soddisfazioni

e guadagno così tanto da permettermi tutto.

 
 
 

Post N° 1808

Post n°1808 pubblicato il 01 Febbraio 2007 da pepitadellapampa

Penso ai momenti più tristi della mia vita.

Ce ne sono alcuni che hanno provocato ferite profondissime.

Ferite mai rimarginate...

Ferite che ancora sanguinano...

Ferite che provocano dolori lancinanti.

Ancora oggi piango come una bambina... piango più di quando ero bambina.

I miei occhi si gonfiano e mi addormento stanca.

Mi sveglio triste e vago in mezzo ad anime completamente estranee al mio mondo.

Come si fa a farle entrare dentro e comprendere.

Senza speranza-

 
 
 

Post N° 1807

Post n°1807 pubblicato il 01 Febbraio 2007 da pepitadellapampa

Ci sono momenti, come questo, in cui ho l'impressione che la mia lingua sia diversa da tutti gli altri abitanti del pianeta.

Momenti in cui le parole mi muoiono in gola prima di sputarle fuori.

Giorni in cui mi sento di amare più di qualunque altra persona.

I miei sentimenti diventano l'arma peggiore contro me stessa.

Nessuno può essere fortunato come me e allo stesso tempo soffrire tanto.

 
 
 

Post N° 1806

Post n°1806 pubblicato il 29 Gennaio 2007 da pepitadellapampa

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Post N° 1805

Post n°1805 pubblicato il 29 Gennaio 2007 da pepitadellapampa

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Post N° 1804

Post n°1804 pubblicato il 29 Gennaio 2007 da pepitadellapampa

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Post N° 1803

Post n°1803 pubblicato il 28 Gennaio 2007 da pepitadellapampa

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Post N° 1802

Post n°1802 pubblicato il 26 Gennaio 2007 da pepitadellapampa

Vertigine

 
 
 

Post N° 1801

Post n°1801 pubblicato il 26 Gennaio 2007 da pepitadellapampa

vorrei fraseggio tondo morbido e succoso, per trapuntare senza disegno la mia nuova vita con disegno. ma non solo: vorrei fraseggio morbido anche per addolcire i pensieri, sempre più appuntiti sotto questi capelli.
e un po' anche per allontanarmi dal senso di vertigine sintesi che, a piccoli saltelli, si è impossessato di me. cerc
are di tornare ai nodi prima delLa soluzione, spesso sembra la strada facile: perché la fase di analisi è più fertile e meglio scrivibile.
ma non importa: perché io sto bene e il troppo facile non mi soddisfa quasi mai.
perciò mi godo la sintesi e le vergini analisi che sbocceranno sulle sp/onde non camminate che cammino da un po'. già le sogno, all'orizzonte. le aspetto. anche se, a dispetto di una mappa pensata al millimetro, continuo a navigare a vista...
è solo che il mare qua è così bello e blu che, davvero, pensare oltre, per una volta, appare pavido spreco.

 
 
 

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PEPITO FRATELLO MIO!!!

 

TESTO ORIGINALE

DI PEPITO DELLA PAMPA 

 ZECCHINO D'ORO DEL 1973

Pepito de la Pampa
Tranquillo sta dormendo,
che cosa sta sognando
nemmeno lui lo sa.
Ma sente che una voce
Lo sveglia all'improvviso:
"Pepito stai dormendo?
La tua casa sta bruciando.
La casa nella Pampa
è già tutta un gran falò!"
Galoppa Pepito de la pampa-ppà
galoppa galoppa galoppa-ppà
galoppa Pepito nella pampa-ppà
e galò - e galò - e galoppa-ppà!
Galoppa galoppa galoppa-ppà
galoppa Pepito nella pampa-ppà
chissà quando arriverà!
Cavalca giorno e notte:
Pepito ha le ossa rotte,
finché per un momento
si vuole riposar.
Ma sente quella voce
Ancora che gli dice:
"Pepito, stai scherzando?
La tua casa sta bruciando!
Se non arrivi in tempo
Tutta quanta brucerà!"
Galoppa Pepito de la pampa-ppà
galoppa galoppa galoppa-ppà
galoppa Pepito nella pampa-ppà
e galò - e galò - e galoppa-ppà!
Galoppa galoppa galoppa-ppà
galoppa Pepito nella pampa-ppà
chissà quando arriverà!
Galoppa per sei giorni,
ma poi improvvisamente
la mano sulla fronte
si batte e dice "Ohibò!
Adesso che ci penso
che sto correndo a fare?
Ma come può bruciare
la mia casa nella Pampa,
se proprio nella pampa
io la casa non ce l'ho?"
Ritorna Pepito dalla pampa-ppà
E quando la storia racconterà
Che grande risata allora ci sarà
Nella pam - nella pam - nella pampa-ppà.
Chissà quanto tempo ancora passerà,
ma là nella pampa si riderà
e con le chitarre ancora si canterà
la storia di Pepito de la Pampa-ppà.
la storia di Pepito de la Pampa-ppà.

 

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