Creato da zoeal il 05/02/2008

RASNA

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LA DONNA ETRUSCA: MADRE E DEA

Post n°7 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da zoeal
 
Tag: culto, dea, donna

Roma: potenza militare e religione patriarcale. Etruria: il potere supremo era nelle mani della casta sacerdotale o meglio del re-sacerdote e della regina-sacerdotessa. La Dea primaria era una Grande Dea Creatrice, la Madre Terra e il culto era officiato principalmente da donne, portatrici del mistero della fecondità, così come la Terra è la madre di tutte le creature. Non a caso, i defunti tornavano nel grembo della Madre Primordiale, riposando in eterno in tombe sotterranee insieme agli oggetti della quotidianità, tombe che nell'oscurità portavano come estremi omaggi alla Madre le splendide e sgargianti pitture che possiamo ammirare in alcune necropoli, al fine di illuminare il buio dell'aldilà. La dea creatrice per eccellenza fu Uni (Giunone) insieme a Menerva (Minerva) patrona delle arti femminili, e Turan (equivalente a Venere).

In particolare la desinenza "Tur" dà origine alle parole Tirreni (Turseni), Tiranno e Torre. Tiranno significa "padrone della torre" e Turan quindi è la Tiranna per eccellenza, cioè la padrona del cuore degli esseri umani. A lei si piegavano persino tutti gli altri Dei. Di particolare importanza è il culto delle Lase, divinità femminili alate, somiglianti ad "angeli" e praticamente con la stessa funzione di guida e protezione che diamo nella religione cristiana di cui forse rappresentano un' arcaica tradizione. Le Lase infatti nei millenni e a seconda dei culti, si sono trasformate in Ninfe e poi in Lares, cioè i Lari latini, rappresentazione del culto degli antenati.

Qusto aspetto religioso è ricollegato alla considerazione sociale che aveva la donna etrusca. Questa infatti, unico esempio nelle civiltà dell'epoca, godeva di un rispetto e di un' importanza centrale; poteva accedere alle cariche pubbliche, poteva amministrare i suoi beni dei quali rimaneva esclusiva proprietaria anche dopo il matrimonio, poteva ricevere eredità, trasmettere il proprio cognome ai figli, non era legata al vincolo dei matrimoni combinati (parlando sempre delle caste nobili si intende) semplicemente perchè aveva la possibilità di essere indipendente. Perchè la donna é lo strumento umano della Dea Madre per generare vita.

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Commenti al Post:
zoeal
zoeal il 11/02/08 alle 09:00 via WEB
beh? che ne dite specie le femminucce? sotto certi aspetti più avanti di noi...
 
 
bea_75
bea_75 il 11/02/08 alle 09:27 via WEB
Buongiorno Zoeal perfettamente d'accordo con te. bellissimo post, la donna era considerata tale non come oggi che sembra stiamo ritornando indietro. :(
 
   
zoeal
zoeal il 11/02/08 alle 09:50 via WEB
è perchè poi, le culture che hanno prevalso (si dice prevalso?), sono state quella greca prima e quella romana poi...quella romana soprattutto ha posto le basi della cultura moderna, enfasi della potenza militare, la famiglia è patriarcale, l'uomo è quello che lavora, la donna sta dietro al focolare ed è il riposo del guerriero...tutto questo, per fortuna con qualche "adattamento" è l'eredità che ci ritroviamo oggi.
 
     
penslibera
penslibera il 12/02/08 alle 13:53 via WEB
Occorre vedere, con occhio ampio, questa diversità biologica uomo donna perché le esperienze storiche possono essere le più varie. le diversità possono dare origine a sistemi diversi, basta che funzionino bene; il nostro modello presenta diverse screpolature e speriamo che non si rompa fragorosamente. quanto a me il sistema di rapporto con la donna è incentrato sulla mia padroncina che però è una brava ed intelligente padroncina. ciao zoeal
 
     
zoeal
zoeal il 12/02/08 alle 14:15 via WEB
ciao L.! finalmente ti sei deciso a partecipare! firmato: la tua padroncina brava e intelligente! smack!
 
adamsmith76
adamsmith76 il 11/02/08 alle 15:44 via WEB
ZOE, questo tuo blog diventa sempre più interessante; sapevo della donna etrusca però sconoscevo tutti questi particolari. Per come la vedo io da sempre sarei ben lieto di vivere in una società governata dalle donne. Anzi una condizione necessaria affinchè io vada a votare è la presenza di un candidato donna ( o di una candidata donna... non si sa più come esprimersi per non offendere la sensibilità di alcune donne...^__^).
 
 
zoeal
zoeal il 11/02/08 alle 15:58 via WEB
buon pomeriggio Adam! purtroppo però la storia in generale viene riportata da storici che sono uomini e che, per quanto riguarda quella etrusca, già lacunosa di suo, gli storici in questione sono Dionigi di Alicarnasso e Tito Livio, che in quanto uomini ci hanno riportato le gesta di re, sacerdoti, lucumoni e guerrieri tralasciando (o soffermandosi solo su certi aspetti della feminilità) le gesta di donne, che sicuramente, in quella società ci saranno state, perchè se gli antichi storici dicono che le donne etrusche potevano accedere alle cariche pubbliche, significa che qualcuna qualche carica ce l'aveva...almeno per il rispetto delle quote rosa!
 
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POETA ESTEMPORANEO

In ricordo di Morbello Vergari, ultimo poeta Etrusco

Il reperto archeologico

Riuniti insieme, un gruppo di signori

stavano discutendo di un oggetto

un giorno appartenuto ai padri etruschi.

Il dottor Tizio disse ai suoi colleghi:

-La mia giovane eta', non mi consente

di pronunciarmi il primo e francamente

ammetto che non ci capisco molto.

Il dottor Caio esprime il suo parere

dicendo-Per me, questo è un utensile

che usavano gli etruschi,

per servire vivande sulla mensa

D'altro parere il professor Sempronio

e in questo modo dice il suo giudizio:

Questo per me, è un vaso da ornamento

che serviva su un mobile di lusso

a contenere fiori profumati.

Infine il professor Tal dei Tali:

Con questo afferma usavano gli antichi

nelle grandi e solenni cerimonie

offrire a gli dei superi d'Olimpo

e il loro sacerdote in pompa magna,

libava e alzava questo vaso al cielo;

quindi spruzzava santamente l'ara,

del vin pregiato in esso contenuto.

-Giusto-dicono tutti gli altri in coro-

la Sua tesi convince, professore.

Due etruschi ch'iabitaroni in quei luoghi

in permesso quassu' dai Campi Elisi.

Si fermarono ad osservar la scena.

-Tarcone-Aule chiese-cosa fanno

quelle persone riunite insieme?

-Non so',non saprei dirti veramente;

non riesco a comprendere il dialetto,ma

quel che sembra un tantinello strano

è, che stan discutendo con passione,

tenendo un nostro orinalaccio in mano.

 

 
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