Creato da zoeal il 05/02/2008

RASNA

semplice passione

 

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CHI BELLO VUOLE APPARIRE.....

Post n°44 pubblicato il 01 Aprile 2008 da zoeal

Ma secondo voi, le etrusche, che si sa, non erano relegate nel gineceo, come le pudiche greche, e neanche nella penombra delle loro stanze a filare la lana, come le matrone romane, ma partecipavano a banchetti, a giochi e udite udite uscivano da sole, e massimo dello scandalo, guidavano il carro (ci sarà voluta la patente? Mah?), si vergognavano forse a mettersi in mostra? no di sicuro, anzi avevano il desiderio e la necessità di curare la propria immagine con un culto dell’apparire proprio come il nostro. Una vita sociale tanto intensa doveva certo spingerle ad avere la massima cura del proprio aspetto e quindi a curare l’abbigliamento, i gioielli, l’acconciatura e molto i cosmetici per la propria bellezza. Una tale immagine ci viene perfettamente confermata nelle pitture delle tombe etrusche, dove gli effetti più vistosi sembrano apparire nel trucco degli occhi e della bocca, nella colorazione delle chiome e persino nell’uso di parrucche. Un’ulteriore conferma ci viene dai ritrovamenti archeologici di pigmenti, resine e profumi, provenienti dalle sepolture femminili etrusche, in cui, accanto alle fuseruole e ai pesi da telaio, che attestano l’attività della filatura e della tessitura, troviamo anche deliziosi contenitori per cosmetici dalle forme più svariate (veri e propri beauty case che utilizzarono poi anche le matrone romane). Il loro contenuto o ciò che ne resta è stato attentamente esaminato e spesso i residui erano così ben conservati che avrebbero potuto persino usarsi ancora. Come si è detto, una parte della cosmesi etrusca è di importazione mediterranea: i pigmenti azzurri e verdi, usati forse come ombretti per gli occhi, venivano dall’Egitto, diversi profumi e resine dall’Asia e dalla Fenicia. Per colorare di rosso le labbra usavano un miscuglio di SEGO e CINABRO (peccato che il cinabro contiene mercurio e quindi era altamente tossico) aggiungendovi una profumazione di MIRTO. Ma le donne etrusche usavano truccarsi anche in punti nascosti, come neanche noi donne moderne osiamo fare, infatti lo stesso belletto descritto sopra veniva usato pure per colorare l’areola dei capezzoli (questo significa che le zinne al vento non erano considerate una vergogna). Venivano molto usati anche gli oli  profumati durante e dopo il bagno, oppure per massaggi e frizioni; un olio scuro fortemente profumato di LABDANO, era composto da olio di LENTISCO e CISTO spontaneo. Per gli occhi, si usava un mascara nero contenente STIBIO (importato dall’Egitto o dalla Fenicia) e SEGO. Gli oli di rosmarino, salvia, mirto e iperico venivano dalla vegetazione spontanea etrusca ed erano impiegati per massaggi e bagni emollienti. Sotto i belletti (ombretti, mascara, rossetti) si usava la CERUSSA sbiancante, a base di carbonato di piombo, una sostanza probabilmente non troppo benefica per la salute, mentre per i capelli si usavano oli profumati a base di  noci, nocciole e lentisco (come al solito le donne di carnagione mediterranea come le etrusche volevano la pelle di luna e volevano avere i capelli più chiari, tanto da sottoporsi a trattamenti schiarenti così dannosi per i capelli che ad un certo punto la moda optò drasticamente per le parrucche; i capelli biondi e rossi provenivano dai barbari del nord soprattutto galli con i quali gli etruschi intrattennero scambi per molto tempo pagando in vino, ambrosia gradita da queste popolazioni nordiche ma che non sapevano come produrre)

Oltre a queste categorie vi sono gli oggetti da toeletta e di ornamento, che completavano la preparazione dell’immagine. Basti pensare ai gioielli preziosissimi che indossavano: collane, orecchini, anelli bracciali, ferma trecce, fibule di tutte le fogge, ma vogliamo accennare anche a quegli oggetti, come gli specchi o le pinzette per le sopracciglia, gli spilloni e i fermagli per capelli, che ci fanno comprendere quanto poco sia cambiato il nostro modo di prenderci cura di noi stessi. La depilazione del corpo, in particolare veniva usata, tanto per le donne come per gli uomini e veniva fatta utilizzando la pece riscaldata, una pratica che ci ricorda come, da sempre, per ben comparire abbiamo dovuto un po’ soffrire. Con la sperimentazione archeologica si sono potuti ricostruire gran parte dei cosmetici usati dagli antichi etruschi, sulla base delle analisi chimiche effettuate ai reperti ritrovati negli scavi, quindi siamo in grado di riprodurre creme, ciprie colorate, ombretti, mascara e rossetti, che si possono usare nei modi e nelleforme che gli etruschi stessi adoperavano.

Ecco quello più alla moda: pelle molto bianca, ombretti verdi o azzurri, eye-liner molto marcato per il contorno occhi, cui si dava una forma allungata e a mandorla (all’insù), rossetto rosso e talvolta il vezzo di un neo finto su una guancia. I capelli venivano trattati con sostanze coloranti: rosso, nero (per coprire forse i primi grigi) e decolorati con sostanze ossigenanti, ottenendo un biondo rossiccio stopposo tanto bizzarro quanto innaturale per un popolo mediterraneo. Un vezzo, però che non disdegnavano neanche gli uomini. Naturalmente, quando parliamo di uomini che si depilavano o si coloravano i capelli ci riferiamo a particolari categorie, come gli atleti o talvolta gli attori (quelli insomma che facevano i “piacioni”).

In conclusione, la nostra ricostruzione storica ci porta a riflettere sulla funzione della cosmesi nella storia dell’umanità. Abbellire il corpo, curarlo e contemplarlo può sembrare un’attività molto frivola e poco importante, ma pensiamo che è antica quanto l’uomo e quindi un’esigenza profonda, insita in noi, che riesce a darci sicurezza , facendoci sentire più accettati ed amati. E pensiamo che ad usare queste pratiche sono stati soprattutto gli strati sociali elevati i personaggi importanti, nelle civiltà più ricche ed evolute, quelle che ci hanno dato la storia, la cultura, l’umanità.

Una curiosità: se è vero che gli Etruschi curavano molto il loro aspetto, non altrettanto avveniva per il loro fisico, una sana “pancetta” era considerata simbolo di benessere e prosperità anche perché, non averla avrebbe significato rinunciare al piacere della tavola (una condanna praticamente per un popolo con il culto del cibo e del banchetto) ad esempio se è vero che nelle epoche più antiche, colui che commissionava il suo sarofago, si faceva ritrarre senza difetti, verso il II-III secolo a.c., anche le raffigurazioni si fanno più veritiere tanto che la museo di Tarquinia possiamo ammirare una serie di ricchi signori e signore decisamente fuori forma. Per quest’aspetto, gli Etruschi venivano presi in giro pure dai Romani che li chiamavano  i “pingui etruschi”.

 liberamente tratto da Rita Papi

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Commenti al Post:
zoeal
zoeal il 01/04/08 alle 13:03 via WEB
ma che bisogna fare per piacere? gli uomini non hanno idea delle torture a cui ci sottoponiamo periodicamente noi donne! io li condannerei a provare qualche volta la depilazione a cera....
 
 
adamsmith76
adamsmith76 il 01/04/08 alle 17:36 via WEB
Ho letto il post che come al solito è molto bello ma prima preferisco risponderti: certo che abbiamo idea delle torture a cui vi sottoponete periodicamente ma chi ve lo fa fare? Voi donne andate bene così come siete; a me pare che siete voi che volete esagerare ( è una mia opinione).E non dico questo per evitare la condanna...sia chiaro^______^
 
Andy_cus
Andy_cus il 01/04/08 alle 15:51 via WEB
Ah però le etrusche... se trattavano bene eh....lo dico sempre che io sono nato nell'epoca sbagliata....ciao ciao ^___^
 
zoeal
zoeal il 01/04/08 alle 16:03 via WEB
ciao Andy, benvenuto!
 
 
Andy_cus
Andy_cus il 01/04/08 alle 16:43 via WEB
Ciao Zoe. Azz. non ho mai un po' di tempo... il post l'ho letto in 10 volte.. non riesco neanche a seguire il Comitato. Comunque il tuo blog è molto interessante; lo terrò sotto controllo....Ciao Buona serata ^___^
 
adamsmith76
adamsmith76 il 01/04/08 alle 17:39 via WEB
Non sono un esperto di trucchi ZOE; mi pare che già avevi fatto notare come le donne etrusche fossero emancipate. Riguardo la pece riscaldata...mi vengono i brividi. Da questo punto di vista non invidio tanto gli uomini etruschi...ahahah!!!Fortuna che la "pancetta" fosse consentita...
 
zoeal
zoeal il 01/04/08 alle 17:53 via WEB
solo gli atleti e i guerrieri dovevano tenersi in forma...gli altri preferivano i piaceri goderecci della tavola. Non a caso gli etruschi erano talmente pigri che, salvo qualche caso, preferirono soccombombere ai Romani quasi senza combattere. Un pò individualisti (visto che neanche la confederazione delle lucomonie riuscì ad unirli), badavano molto al guadagno e al soldo, l'esercito serviva più che altro a difendere i raccolti, le navi ed i porti dalle scorrerie di pirati e ladroni; non contrastarano neanche l'avanzata dei galli da nord cercando piuttosto di tenerseli buoni poichè grandi consumatori del vino che vendevano loro. Poi farò un post per raccontare come finì l'idillio vitivinicolo tra etruschi e galli senoni che portò all'improvvisa distruzione di Chiusi e alla conseguente avanzata dei barbari verso Roma.
 
LaBruja70
LaBruja70 il 01/04/08 alle 19:12 via WEB
Ciao Zoe! Ti lascio anche qui il commento che ho appena messo sul comitato... magari tra i vari commenti si perde e non lo leggete
buonasera a tutti! purtroppo sono appena approdata nel nuovo ufficio e, per il momento, non riesco a stare sul blog. vedrò di trovare un modo per entrarci ogni tanto ma la posizione del pc, di sicuro, non mi aiuta. ma troverò una soluzione, solo il tempo di ambientarmi un pochino. per questo motivo mi collegherò al blog la sera e durante il week end. in ogni caso, appena posso, sarò da voi! un bacione a tutti. Un bacione
 
bea_75
bea_75 il 02/04/08 alle 06:21 via WEB
Buongiorno Zoeal. Adoro gli etruschi....mi sembra anche di aver sentito che questi trucchi, profumi, duravano molto di più+ di quelli che usiamo ora e soprattutto erano naturali. Etruschi 1 - Umani evoluti 0 :D :D
 
 
zoeal
zoeal il 02/04/08 alle 08:58 via WEB
è possibile però a volte erano prodotti con minerali tossici come il piombo o il cinabro e si dice che a causa dell'uso di alcuni grassi animali, non avessero un buon odore, almeno secondo i gusti nostri.
 
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POETA ESTEMPORANEO

In ricordo di Morbello Vergari, ultimo poeta Etrusco

Il reperto archeologico

Riuniti insieme, un gruppo di signori

stavano discutendo di un oggetto

un giorno appartenuto ai padri etruschi.

Il dottor Tizio disse ai suoi colleghi:

-La mia giovane eta', non mi consente

di pronunciarmi il primo e francamente

ammetto che non ci capisco molto.

Il dottor Caio esprime il suo parere

dicendo-Per me, questo è un utensile

che usavano gli etruschi,

per servire vivande sulla mensa

D'altro parere il professor Sempronio

e in questo modo dice il suo giudizio:

Questo per me, è un vaso da ornamento

che serviva su un mobile di lusso

a contenere fiori profumati.

Infine il professor Tal dei Tali:

Con questo afferma usavano gli antichi

nelle grandi e solenni cerimonie

offrire a gli dei superi d'Olimpo

e il loro sacerdote in pompa magna,

libava e alzava questo vaso al cielo;

quindi spruzzava santamente l'ara,

del vin pregiato in esso contenuto.

-Giusto-dicono tutti gli altri in coro-

la Sua tesi convince, professore.

Due etruschi ch'iabitaroni in quei luoghi

in permesso quassu' dai Campi Elisi.

Si fermarono ad osservar la scena.

-Tarcone-Aule chiese-cosa fanno

quelle persone riunite insieme?

-Non so',non saprei dirti veramente;

non riesco a comprendere il dialetto,ma

quel che sembra un tantinello strano

è, che stan discutendo con passione,

tenendo un nostro orinalaccio in mano.

 

 
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