Creato da zoeal il 05/02/2008

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LE VIE CAVE O "CAVONI"

Post n°58 pubblicato il 28 Aprile 2008 da zoeal
 

Sono chiamate vie cave quelle singolari vie lunghe buie e strette, profondamente incassate nella roccia tufacea che dagli altopiani (nei pressi di Sorano e di Pitigliano (GR)) scendono alle sponde dei fiumi.
La folta vegetazione che spontaneamente cresce alla sommità delle alte pareti ne occulta l’ubicazione.
Il percorso, anche se molto tortuoso non ha pendenze eccessive, mentre l’altezza delle pareti raggiunge in certi casi anche 20m.

Gli Etruschi  fecero delle vie cave importanti vie di grande comunicazione.
Da abili ingegneri essi le resero mano a mano sempre più efficienti; regolarono la pendenza stradale e provvidero a canalizzare l’acqua piovana che vi scorreva durante i violenti temporali, causa maggiore della continua erosione.
Sistemate queste strade e rese percorribili dai carri, il traffico cominciò a svolgersi tra Saturnia e Sovana da una parte e Statonia, Vulci, Chiusi e Volsena (Orvieto) dall’altra.
Che queste cave di Sorano (quelle di San Rocco, San Valentino e di Case Rocchi) e di Pitigliano (vie cave del Pantano, del Gradone, della Madonna delle Grazie, di Fratenuti, di San Giuseppe, dell’Annunziata, di Cancelli, di Sovana e di Poggio Cane) siano state costruite lo dimostra il fatto che nonostante partano da zone distanti tra loro, confluiscono negli unici punti della valle pianeggianti e spaziosi, da cui si può accedere agevolmente agli abitati attraverso le antiche porte ad esempio dalla porta dei Merli.

Avevano anche la funzione di rendere più difficoltoso e pericoloso l’accesso ai nemici che volevano tentare di avvicinarsi in armi all’abitato.
Nei punti di confluenza di queste vie nella stretta vallate dei fiumi poi vecchi mulini ad acqua a cui i contadini conducevano gli asini carichi di grano da macinare. Sulle pendici scoscese sono scavati degli anfratti (utilizzati nel medioevo come rifugi per eremiti e mendicanti) e delle tombe etrusche. Nel periodo del brigantaggio, prestandosi per la loro morfologia agli agguati,non era considerato molto sicuro avventurasi. Passeggiare nelle vie cave, ci fa ritornare indietro nel tempo in una dimensione lontana dal mondo attuale, dai rumori e dagli odori della nostra civiltà; un atmosfera ovattata, circondata di verde e silenzio rotto solo dal cinguenttio degli uccelli.

Secondo alcuni si trattava di sole vie rituali, per il fatto che ai bordi erano scavate delle tombe;  tuttavia la loro lunghezza ed il fatto che collegavano centri abitati, fa propendere la tesi che siano state delle vere e proprie vie di comunicazione, sempre ombreggiate e prive di saliscendi. Vuoi mettere l'utilità? Vi delizio con due foto della bellissima Pitigliano

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Commenti al Post:
zoeal
zoeal il 28/04/08 alle 12:29 via WEB
certo, scavare le strade nel tufo è un lavorone! il vantaggio? è che non ci sono salite.
 
adamsmith76
adamsmith76 il 28/04/08 alle 14:43 via WEB
Buon pomeriggio ZOE; davvero stupendi questi cavoni, mentre leggevo mi veniva voglia di percorrerli. Non sapevo proprio della loro esistenza. Come al solito ognuno ne da la propria interpretazione; credo siano delle vere e proprie vie di comunicazione. Non so se tu le hai già percorse.
 
zoeal
zoeal il 28/04/08 alle 15:13 via WEB
Ciao Adam!si ho passeggiato nel cavone di Sovana, però vorrei anche visitare quelli di Pitigliano, mi sorprendo di me perchè sono a tre quanrti d'ora di macchina da dove vivo e non so come mai non ho mai trovato il tempo di farlo; comunque stavolta so che meritano veramente non come la stonhenge italiana. Se qualcuno di voi capita da queste parti, oltre a Pitigliano, Sovana e Sorano, ricordatevi di fare una puntata in un posto stupendo (vicino Pitigliano) e al di fuori dei percorsi turistici canonici che è Monte Vitozzo, un borgo medioevale abbandonato e quasi intatto costruito fra l'altro sopra un abitato etrusco...spettacolare!
 
 
adamsmith76
adamsmith76 il 28/04/08 alle 15:21 via WEB
Infatti ZOE mi riferivo proprio alla stonhenge italiana... però in questo caso sembra tutt'altra cosa. Fossi in te li avrei visitati da un pezzo! Monte Vitozzo? Mi fido di te, se lo hai già visto ci credo
 
zoeal
zoeal il 28/04/08 alle 15:27 via WEB
e poi Pitigliano, quando si arriva con la macchina dalla strada della Madonna delle Grazie, è un'apparizione fiabesca...anzi ora metto la foto!
 
mater.a
mater.a il 29/04/08 alle 22:00 via WEB
Che meraviglia! Sono stata a Sovana e Pitigliano anni luce fa...Mi hai fatto venire il desiderio di tornarci! Zoeal, ti dovremmo dare ben altro che un attestato!!! Per ora un bacino! ^__^
 
alien_74
alien_74 il 02/05/08 alle 16:23 via WEB
vorrei raccogliere alcune informazioni in merito a questi siti. Decidi tu se pubblicamente o privatamente. Mappa di alien. PS: puoi anche non rispondere
 
zoeal
zoeal il 05/05/08 alle 15:23 via WEB
perchè non dovrei rispondere?
 
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POETA ESTEMPORANEO

In ricordo di Morbello Vergari, ultimo poeta Etrusco

Il reperto archeologico

Riuniti insieme, un gruppo di signori

stavano discutendo di un oggetto

un giorno appartenuto ai padri etruschi.

Il dottor Tizio disse ai suoi colleghi:

-La mia giovane eta', non mi consente

di pronunciarmi il primo e francamente

ammetto che non ci capisco molto.

Il dottor Caio esprime il suo parere

dicendo-Per me, questo è un utensile

che usavano gli etruschi,

per servire vivande sulla mensa

D'altro parere il professor Sempronio

e in questo modo dice il suo giudizio:

Questo per me, è un vaso da ornamento

che serviva su un mobile di lusso

a contenere fiori profumati.

Infine il professor Tal dei Tali:

Con questo afferma usavano gli antichi

nelle grandi e solenni cerimonie

offrire a gli dei superi d'Olimpo

e il loro sacerdote in pompa magna,

libava e alzava questo vaso al cielo;

quindi spruzzava santamente l'ara,

del vin pregiato in esso contenuto.

-Giusto-dicono tutti gli altri in coro-

la Sua tesi convince, professore.

Due etruschi ch'iabitaroni in quei luoghi

in permesso quassu' dai Campi Elisi.

Si fermarono ad osservar la scena.

-Tarcone-Aule chiese-cosa fanno

quelle persone riunite insieme?

-Non so',non saprei dirti veramente;

non riesco a comprendere il dialetto,ma

quel che sembra un tantinello strano

è, che stan discutendo con passione,

tenendo un nostro orinalaccio in mano.

 

 
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