Non canto i cavalier, l’armi, gli onori,
come un dì fece il grande Ludovico.
Le guerre infami, i sanguinanti allori;
di tutto questo non mi importa un fico.
Ma i lavoranti, l’ape, i campi, i fiori;
le cose grandi solamente, dico.
(Morbello Vergari)
Probabile portatrice di geni etruschi.......vediamo se la passione è contagiosa
e sono graditi pure interventi, puntualizzazioni e domande e mi raccomando di non essere troppo duri con me per eventuali strafalcioni...sono solo una dilettante!
molte immagini sono state prese da internet, se i proprietari non fossero d'accordo lo facciano presente e saranno tempestivamente rimosse
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IL BLOG DI RIEVOCAZIONE ETRUSCA
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Questi bellissimi sarcofaghi, purtroppo, sono finiti al museo di Boston, per le solite vicende all'Italiana su cui non mi soffermerò. Ritrovati infatti a Vulci nell'800 e sottoposti a vincolo, furono fatti emigrare con uno stratagemma che fruttò all'ideatore un gran bel gruzzolo. Rappresentano con estremo realismo, a differenza di altri sepolcri in cui le figure sono piuttosto standardizzate, i tratti somatici delle due coppie della famiglia Tetnies. Inoltre, sul lato del sarcofago della coppia più anziana, è possibile vedere l'unica documentazione pervenuta, di un matrimonio etrusco. Il primo sarcofago risale al 340 a.c. e rappresenta Larth Tetnies e la moglie Thancvil Tarnai, stretti in un immortale e sensuale abbraccio dal quale traspare la passione e la complicità dell'amore, il secondo invece ritrae Arnth Tetnies con la moglie Ramtha Visnai, genitori di Larth e risale al 370 a.c.. Notate come l'espressione della coppia più anziana denota una intimità meno passionale, i due coniugi sono ritratti in un gesto d'affetto che ha perduto l'erotismo tipico della gioventù ma in un abbraccio che denota una complicità aperta al dialogo e alla comprensione reciproca, con una estrema dolcezza. Anche la donna, avanti con gli anni non è completamente denudata, ma coperta pudicamente con una leggera veste. Gli effetti dei drappeggi a mio avviso sono straordinari. Nella foto centrale possiamo ammirare il bassorilievo che rappresenta il matrimonio di Arnth e Ramtha; i due sposi sono al centro della scena, abbigliati con vesti eleganti, ognuno dei due ha il suo seguito, tra cui si notano musicanti, ancelle, un personaggio che porta una specie di pergamena, forse il contratto matrimoniale, un altro che si fa accompagnare da un servo che porta uno sgabello pieghevole, tipico di un magistrato che probabilmente doveva dare valore "legale" all'unione. Risalgono a 2400 anni fa ma sono di una bellezza incommensurabile, gli artisti sono riusciti a rendere immortale la testimonianza di due amori così grandi da continuare oltre la morte terrena.
GIOCO LETTERARIO
Ho partecipato al gioco letterario promosso da Writer
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ho scritto anche:
e per la serie RACCONTI BREVI:
DEUXIPPO (prima parte)
DEUXIPPO (seconda parte)
DEUXIPPO (terza parte)
DEUXIPPO (ultima parte)
L'INFAME (prima parte)
L'INFAME (ultima parte)
E SFOTTIAMIOLI UN PO' STI RUMACH!
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LA LETTURA NOBILITA LA MENTE
"CHIMAIRA" di Valerio Massimo Manfredi (giallo-storico)
"MITI, SEGNI E SIMBOLI ETRUSCHI" di Giovanni Feo (Etruschi, da dove venivano e a quali leggende sono collegati)
"GEOGRAFIA SACRA" di Giovanni Feo (la "magia" e l'"astronomia" dalla preistoria agli Etruschi)
"UNA GIORNATA NELL'ANTICA ROMA" di Alberto Angela (immaginiamo di fare un viaggio nel tempo e di ritrovarsi nella Roma del I secolo dopo Cristo)
"IL SEGRETO DEI GEROGLIFICI" di Christian Jacq (guida semplice e simpatica sull'interpretazione dei geroglifici egizi)
" IL FARAONE DELLE SABBIE" di Valerio Massimo Manfredi, azione e suspence ambientate nel clima dei conflitti attuali che affliggono il Medio Oriente.
"L'ULTIMA LEGIONE":di Valerio Massimo Manfredi, una vicenda avvincente ambientata nel periodo del declino dell'Impero Romano, tra leggenda e realtà, si legge tutto d'un fiato
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POETA ESTEMPORANEO
In ricordo di Morbello Vergari, ultimo poeta Etrusco
Il reperto archeologico
Riuniti insieme, un gruppo di signori
stavano discutendo di un oggetto
un giorno appartenuto ai padri etruschi.
Il dottor Tizio disse ai suoi colleghi:
-La mia giovane eta', non mi consente
di pronunciarmi il primo e francamente
ammetto che non ci capisco molto.
Il dottor Caio esprime il suo parere
dicendo-Per me, questo è un utensile
che usavano gli etruschi,
per servire vivande sulla mensa
D'altro parere il professor Sempronio
e in questo modo dice il suo giudizio:
Questo per me, è un vaso da ornamento
che serviva su un mobile di lusso
a contenere fiori profumati.
Infine il professor Tal dei Tali:
Con questo afferma usavano gli antichi
nelle grandi e solenni cerimonie
offrire a gli dei superi d'Olimpo
e il loro sacerdote in pompa magna,
libava e alzava questo vaso al cielo;
quindi spruzzava santamente l'ara,
del vin pregiato in esso contenuto.
-Giusto-dicono tutti gli altri in coro-
la Sua tesi convince, professore.
Due etruschi ch'iabitaroni in quei luoghi
in permesso quassu' dai Campi Elisi.
Si fermarono ad osservar la scena.
-Tarcone-Aule chiese-cosa fanno
quelle persone riunite insieme?
-Non so',non saprei dirti veramente;
non riesco a comprendere il dialetto,ma
quel che sembra un tantinello strano
è, che stan discutendo con passione,
tenendo un nostro orinalaccio in mano.