Non canto i cavalier, l’armi, gli onori,
come un dì fece il grande Ludovico.
Le guerre infami, i sanguinanti allori;
di tutto questo non mi importa un fico.
Ma i lavoranti, l’ape, i campi, i fiori;
le cose grandi solamente, dico.
(Morbello Vergari)
Probabile portatrice di geni etruschi.......vediamo se la passione è contagiosa
e sono graditi pure interventi, puntualizzazioni e domande e mi raccomando di non essere troppo duri con me per eventuali strafalcioni...sono solo una dilettante!
molte immagini sono state prese da internet, se i proprietari non fossero d'accordo lo facciano presente e saranno tempestivamente rimosse
SE VUOI LEGGERE IL MIO ROMANZO:
clicca il mio nuovo blog (ho pubblicato qualche assaggio)
per info o acquisto libro (per contrassegno) visita il sito internet dell'editore QUI
disponibile anche su
CLICCA QUA SOTTO PER VEDERE LE FOTO SU FLICKR
IL BLOG DI RIEVOCAZIONE ETRUSCA
(mech Rasna tsui ame!)
clicca sul motto per accedere al blog
« Messaggio #28 | VENERDI: GITA TURISTICA » |
GLI ETRUSCHI, IL MITO DI ATLANTIDE E L’ACQUA
Che c’entra tutto questo, direte voi? Sono impazzita? Forse, ma non di certo a causa di questi accostamenti che ho fatto nel titolo. E’ solo una tesi mitologica sulla provenienza degli Etruschi, e come tale, sicuramente qualche fondamento reale pur sempre ce l’avrà, è oltretutto è una tesi affascinante. Ricordate il post sulla lingua etrusca? Alcuni hanno trovato somiglianze con il dialetto sardo e con il basco; anche religione e miti dei popoli che hanno abitato queste due regioni nel passato si accomunano con quelle degli Etruschi. Da queste considerazioni, gli studiosi hanno elaborato due diverse teorie per cercare di dare spiegazione plausibile di tutto ciò. La prima teoria ci dice che si trattava di popoli diversi ma collegati tra loro da alleanze militari e commerciali talmente strette, da comportare con il tempo anche un’unione religiosa ed una comunanza di lingua. La seconda teoria invece ci dice che si trattava di un unico popolo, cioè la stirpe dei Pelasgi ( dal greco Pelagos cioè “popoli del mare) che per qualche motivo, presumibilmente un grande cataclisma, abbandonò le terre d’origine ( forse attuale Turchia e coste del Peloponneso) e dopo una lunga navigazione approdarono rispettivamente sulle coste Tirreniche, su quelle Sarde e su quelle Iberiche. Qualcuno ha rispolverato con questa teoria, il mito di Atlantide e dell’antica civiltà scomparsa o più propriamente parlando, dispersa su altri lidi. Ritorniamo però con i piedi per terra, perché se si tratta di Atlantide non è dato saperlo, quello che si sa è che gli Etruschi stessi dicevano di provenire dalla Lidia (regione dell’Asia Minore), costretti ad abbandonare la loro terra da una grave carestia che spinse il loro re a dividere il suo popolo in due parti, una sarebbe rimasta in sede, l’altra, affidata al comando del principe Tirseno (da cui prese il nome il mar Tirreno) sarebbe andata a cercare nuove terre imbarcandosi ed approdando quindi sulle italiche coste. Una cosa è comunque certa, l’inizio della civiltà “pelasgica” sulle coste tirreniche, su quelle sarde e su quelle iberiche ha fatto cessare quasi in un sol colpo l’età del bronzo in queste zone, c’è un taglio netto che ha sancito la fine di un’epoca, come se ad un tratto fosse arrivato qualcuno, più evoluto e con maggiori conoscenze tecniche che ha portato una ventata di freschezza e di novità. Un altro indizio sulla comunanza tra le genti che hanno abitato questi territori, si ha analizzando la parola “acqua”, in etrusco “UR” in dialetto basco indovinate come si dice acqua? Non ci crederete perché è tradotta proprio in “UR”. La dea etrusca delle acque era chiamata “UTHUR” che i latini trasformarono in “GIUTURNA” ed in basco guarda caso la parola “sorgente” si dice “ITHURRI”. Ma gli Etruschi davano alla dea delle acque anche un secondo nome ovvero “URCLA” trasformata dai latini in “ORCLA” e che dette nome alle città di Norchia, Norcia, Vitorchiano,Orte. Guarda caso, la grande Madre venerata dalla civiltà nuragica dell’antica Sardegna si chiamava “ORGIA” che etimologicamente deriva da “ORCLA” . Come volevasi dimostrare.
|
GIOCO LETTERARIO
Ho partecipato al gioco letterario promosso da Writer
clicca su IL FOLLE se vuoi leggere il mio racconto
ho scritto anche:
e per la serie RACCONTI BREVI:
DEUXIPPO (prima parte)
DEUXIPPO (seconda parte)
DEUXIPPO (terza parte)
DEUXIPPO (ultima parte)
L'INFAME (prima parte)
L'INFAME (ultima parte)
E SFOTTIAMIOLI UN PO' STI RUMACH!
MAGIA DEL PHOTOPAINT
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: zoeal
|
|
Sesso: F Età: 53 Prov: GR |
LA LETTURA NOBILITA LA MENTE
"CHIMAIRA" di Valerio Massimo Manfredi (giallo-storico)
"MITI, SEGNI E SIMBOLI ETRUSCHI" di Giovanni Feo (Etruschi, da dove venivano e a quali leggende sono collegati)
"GEOGRAFIA SACRA" di Giovanni Feo (la "magia" e l'"astronomia" dalla preistoria agli Etruschi)
"UNA GIORNATA NELL'ANTICA ROMA" di Alberto Angela (immaginiamo di fare un viaggio nel tempo e di ritrovarsi nella Roma del I secolo dopo Cristo)
"IL SEGRETO DEI GEROGLIFICI" di Christian Jacq (guida semplice e simpatica sull'interpretazione dei geroglifici egizi)
" IL FARAONE DELLE SABBIE" di Valerio Massimo Manfredi, azione e suspence ambientate nel clima dei conflitti attuali che affliggono il Medio Oriente.
"L'ULTIMA LEGIONE":di Valerio Massimo Manfredi, una vicenda avvincente ambientata nel periodo del declino dell'Impero Romano, tra leggenda e realtà, si legge tutto d'un fiato
AREA PERSONALE
MENU
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Corrado Barontini
il 24/01/2018 alle 12:17
Inviato da: Camillo Coppola
il 22/12/2015 alle 19:28
Inviato da: flora
il 08/10/2013 alle 17:45
Inviato da: zoeal
il 20/05/2013 alle 15:08
Inviato da: ninograg1
il 20/05/2013 alle 08:03
PIACEVOLI DISCUSSIONI
I MIEI BLOG AMICI
- L'ISOLA DELLA BRUJA
- COLLINE DARGILLA
- IL BLOG DEI SENTIMENTI
- IL BLOG DELLA NONNA SPRINT
- IL BLOG VIOLA
- IL BLOG DELLE PROF
- IL BLOG DI CLOUD
- IL BLOG DI MIKY
- IL BLOG DI ODY
- IL BLOG DI WRITER
- IL BLOG DI INDIANAQUOQUE
- I MEDAGLIONI DI TURAN E ALTRI RACCONTI
- LATINITAS
- PENSIERO LIBERO
- POESIE RASNA DI OMUT
POETA ESTEMPORANEO
In ricordo di Morbello Vergari, ultimo poeta Etrusco
Il reperto archeologico
Riuniti insieme, un gruppo di signori
stavano discutendo di un oggetto
un giorno appartenuto ai padri etruschi.
Il dottor Tizio disse ai suoi colleghi:
-La mia giovane eta', non mi consente
di pronunciarmi il primo e francamente
ammetto che non ci capisco molto.
Il dottor Caio esprime il suo parere
dicendo-Per me, questo è un utensile
che usavano gli etruschi,
per servire vivande sulla mensa
D'altro parere il professor Sempronio
e in questo modo dice il suo giudizio:
Questo per me, è un vaso da ornamento
che serviva su un mobile di lusso
a contenere fiori profumati.
Infine il professor Tal dei Tali:
Con questo afferma usavano gli antichi
nelle grandi e solenni cerimonie
offrire a gli dei superi d'Olimpo
e il loro sacerdote in pompa magna,
libava e alzava questo vaso al cielo;
quindi spruzzava santamente l'ara,
del vin pregiato in esso contenuto.
-Giusto-dicono tutti gli altri in coro-
la Sua tesi convince, professore.
Due etruschi ch'iabitaroni in quei luoghi
in permesso quassu' dai Campi Elisi.
Si fermarono ad osservar la scena.
-Tarcone-Aule chiese-cosa fanno
quelle persone riunite insieme?
-Non so',non saprei dirti veramente;
non riesco a comprendere il dialetto,ma
quel che sembra un tantinello strano
è, che stan discutendo con passione,
tenendo un nostro orinalaccio in mano.