Creato da gratiasalavida il 09/09/2007

Rubra domus

Paole parole parole

 

 

« In dispari.In dispari... »

Ciò che resta dell'uomo.

Post n°2328 pubblicato il 03 Luglio 2016 da gratiasalavida

Quello che mi ha fatto più male è stato vedere le fotografie.

Le fotografie dei cinque attentatori.

Cinque ragazzi. Nei tratti del volto i resti di un'adolescenza ancora non del tutto trascorsa.

In posa, con un sorriso bonario stampato sul volto.

Cinque ragazzi nel fiore degli anni.

Il loro sorriso: come una promessa di vita.

Invece no. 

Erano pronti a dare e a ricevere la morte.

Hanno dato la morte: ad altri, giovani e meno giovani, le cui foto in evidenza sui quotidiani, sinistramente affiancate a quelle dei loro assassini, offrono alla vista un sorriso.

Sorridono, gli assassini, prima di dare la morte.

Sorridono, le vittime, poco prima di essere uccise.

Quando ci si mette in posa si sorride.

Un riflesso istintivo?

Si vuole mostrare il meglio di ciò che si è o si vorrebbe essere.

Un istante per raccontarsi in un fotoritratto.

Un istante congelato per sempre, a Dacca, dove cinque ragazzi dai tratti ancora adolescenziali hanno cancellato le loro vite e quelle di venti persone.

Un altro aspetto della vicenda mi ha fatto male.

Quando i telegiornali hanno cominciato a dare le prime notizie, hanno parlato di una festa di compleanno in corso, prima della strage, nel locale preso di mira dai terroristi. La festa di compleanno di un bambino di tredici anni. Una notizia della prima ora. Nessun notiziario l'ha approfondita in seguito. Nessun notiziario ha dato seguito alla storia.

La storia di un ragazzino di tredici anni in procinto di festeggiare il suo compleanno.

Mi ha fatto male.

Ammesso che la notizia fosse vera, ho pensato a quel bambino, sul punto di sbocciare alla vita. Un bambino interrotto.

Sia che faccia parte di coloro che si sono salvati, sia che faccia parte di coloro che hanno perso la vita, quel bambino è oggi un bambino "interrotto".

Non si può sopravvivere alla propria festa di compleanno bagnata dal sangue di una inesplicabile coazione a dare la morte.

O forse si può sopravvivere, ma mutilati.

Mutilati, di dentro, di un'attitudine che è un prezioso antidoto alle inevitabili difficoltà che s'ncontrano nel cammino della vita.

Un'attitudine, quella che ci vuole aperti alla fiducia nel prossimo e nella vita, che fatti del genere spengono per sempre.

Vorrei poter dire a quel bambino di tredici anni, ammesso che davvero un bambino di tredici anni stesse festeggiando il proprio compleanno in quel locale reso un macello dall'inesplicabile coazione a dare la morte di cinque ragazzotti di poco più grandi di lui, vorrei dirgli che la fiducia negli altri e nella vita è ancora possibile.

Vorrei dirgli che in ogni essere vivente c'è una parte sana, e che quella parte sana va cercata e curata e fatta emergere, e fatta parlare.

E fatta urlare.

A dispetto del mostro che talora, sempre più spesso, abita dentro gli uomini.

Persino in uomini che da poco sono diventati adulti e che nei tratti del volto ricordano ancora i bambini che erano.

La parte sana che c'è in ogni uomo, oggi, più che mai, deve emergere e deve parlare, ad alta voce.

Urlare, persino.

Bisogna ricordarlo. Sempre.

Se in ogni uomo abita un mostro, in ogni uomo abita anche una parte sana.

A quella bisogna parlare.

Quella parte va coltivata in ciascuno di noi come un fiore prezioso.

Un fiore che potrebbe sbocciare, prima che il mostro lo recida e lo soffochi.

Il mostro che è cresciuto in quei ragazzi che hanno dato la morte si deve essere nutrito di un vuoto incolmabile e solo apparentemente colmato da progetti e scopi estranei alla dimensione della solidarietà, estranei alla dimensione della fratellanza che dovrebbe legare gli uomini tra di loro, estranei, in parole povere, alla dimensione umana.

Il problema è come riportare gli uomini alla loro parte sana.

Ognuno di noi dovrebbe ogni giorno esercitarsi a dare voce al fiore che, forse inconsapevolmente, si porta dentro, e dargli visibilità, e dargli amore.

Ogni comunità dovrebbe, allo stesso modo, far prevalere nel proprio ambito non la tendenza a isolarsi nella propria illusoria convinzione di essere migliore delle altre comunità della terra, ma, al contrario, dovrebbe ostinatamente inseguire e far emergere quei comportamenti e quegli atti che rinsaldano i legami con le altre comunità della terra.

Se a livelo personale e a livello collettivo si tendesse a mettere in evidenza quanto ci lega agli altri, quanto ci rende simili agli altri, prima ancora di sottolineare quanto ci separa, quanto ci rende dissimile, forse un passo sarebbe stato compiuto nella direzione della crescita dell'uomo nell'uomo.

Solo parole. Probabilmente.

Pure le ho scritte perché ci credo.

E vorrei che quel bambino di tredici anni potesse credere che c'è un fiore, un meraviglioso fiore in ogni essere umano.

E che ha ancora la possibilità di sbocciare.

E di rendere il mondo più bello.

Più bello e, soprattutto, più abitabile.

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Rubradomus/trackback.php?msg=13424786

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
aliasnove
aliasnove il 08/07/16 alle 17:06 via WEB
Le conseguenze tragiche delle guerre occidentali dopo l'11 settembre....questo terrorismo l'hanno partorito i nostri esportatori di "democrazia". Barbarie! Ciao Cinzia il tuo racconto da ancora fiducia agli uomini...ne sono convinto anch'io.
 
ziryabb
ziryabb il 18/07/16 alle 12:45 via WEB
Anche l'attentatore della Promenade poco prima del suo gesto aveva mandato un video messaggio al fratello. Era mischiato alla folla in festa che guardava i fuochi d'arteficio. Suo fratello ha racontato che sembrava felice.
Non credo che un matto con disturbi mentali prenda il tempo di farsi un selfie per la storia prima di una strage.
Non sono d'accordo sul fatto di dare sempre la colpa a chi voleva esportare la demicrazia. Questi popoli senza intervento di uma potenza estera si facevano del male da soli e fra di loro. Da loro gli idi di marzo sono all'ordine del giorno subito dopo la morte di maometto. Hachachin!
 
gratiasalavida
gratiasalavida il 20/07/16 alle 15:55 via WEB
Non posso saper se i giovani (e giovanissimi) che si rendono responsabili di stragi così crudeli siano pazzi. Ritengo, tuttavia, che alla base del loro comportamento ci sia un vuoto psicologico ed esistenziale che li rende facile preda di chi, del terrore, è stratega. Come a dire: "Il sonno della ragione genera mostri". Pur tuttavia credo che al male in atto non si possano opporre solo gli strumenti della Ratio. Coloro che si sono macchiati delle stragi a mio parere sembrano refrattari alla Ratio. Bisognerebbe, a mio parere, iniettare in loro solidi anticorpi a una ideologia di morte; bisognerebbe restituirli al senso e al gusto della vita. In parole povere: bisognerebbe recuperarli alla capacità di sognare e all'amore. Non so se questo sia possibile. Me lo auguro. Di cuore. Ciao, Zi. Grazie per il tuo contributo. Un abbraccio.
 
 
ziryabb
ziryabb il 27/07/16 alle 08:09 via WEB
Sono d'accordo con la tua lettura del fenomeno ma non credo che si possa fare qualcosa per fermarli. È une question culturale radicata nel DNA oserei dire. Perchè un africano con moglie e prole attraversa con mille difficoltà il deserto rischia la vita buttandosi poi in mare per arrivare nella terra promessa con un solo sogno: vivre. Altri invece vogliono morire e dare la morte. Non vogliono vivere.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

NOTA DELL'AUTRICE DEL BLOG

Tutti i testi qui pubblicati

sono esclusivo frutto della mia creatività. Cinzia M.

Tutti i diritti sono riservati.

Ho scorto su You Tube un canale intitolato Rubra Domus.

Non ha a che fare con me, che sono unicamente l'autrice

di questo blog e dei testi che vi sono quotidianamente

inseriti.

Cinzia M.

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 31
 

ULTIME VISITE AL BLOG

ossimoramonellaccio19bacioconlalingua0m12ps12amorino11aliasnovecassetta2gratiasalavidaprefazione09miriade159cuorevagabondo_1962i_melottiacer.250felixyax
 

ULTIMI COMMENTI

Grazie Buon 2024 Cinzia... sempre pace
Inviato da: aliasnove
il 31/12/2023 alle 13:59
 
“Noi vogliamo glorificare la guerra, sola igiene del mondo,...
Inviato da: cassetta2
il 31/12/2023 alle 11:50
 
E perché il sol dell'avvenire splenda ancora sulla...
Inviato da: cassetta2
il 03/11/2023 alle 01:09
 
Grazie!
Inviato da: gratiasalavida
il 06/05/2023 alle 18:51
 
Concordo Cinzia ciao buon 25 aprile!!
Inviato da: aliasnove
il 25/04/2023 alle 20:45
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963