Creato da gratiasalavida il 09/09/2007

Rubra domus

Paole parole parole

 

Messaggi del 04/12/2014

Fa male

Post n°2223 pubblicato il 04 Dicembre 2014 da gratiasalavida

Se la prendono con i rom.

Se la prendono con gli immigrati.

"Perché rubbano"  è la motivazione assurta a pretesto di una rabbia che ha altre, ben peggiori radici.

Ho apprezzato molto, l'altra sera, in una trasmissione televisiva, il pacato intervento di D'Avigo, magistrato da sempre in prima fila nella lotta alla criminalità, sulla generalizzata richiesta di sicurezza che proviene dalle periferie metropolitane.

Ci ha fatto notare, D'Avigo, che il problema della cattiva qualità della vita che assilla la popolazione va guardato da un altro punto di vista.

Ovviamente siamo preoccupati dei furti, degli scippi, degli atti di ordinaria criminalità che ci guastano la qualità della vita.

Ma il problema è un altro, ci faceva notare, con l'abituale pacatezza, Pier Camillo D'Avigo.

Un criminale ordinario potrà rubare cinquanta, cento, mille euro e crearci un grosso danno, ma un danno riparabile.

Nel caso di illeciti come quelli intervenuti nel crac Parmalat, migliaia di comuni cittadini hanno visto sparire nell'arco di un istante i risparmi di una vita: un danno non riparabile.

E non è finita qui.

Quotidianamente le cronache riportano casi di illecite appropriazioni private di denaro pubblico: denaro che poteva, che "doveva" essere utilizzato per migliorare la qualità della vita dei cittadini, di "tutti" i cittadini, viene frequentemente deviato verso operazioni illecite, verso personaggi di dubbia trasparenza e di dubbio spessore, verso paradisi fiscali.

Il denaro pubblico che poteva, "doveva" essere utilizzato per offrire una scuola degna di questo nome, per offrire un'assistenza sanitaria efficiente, per garantire un sistema di trasporti dignitoso, per assistere  nel modo migliore quella parte di popolazione che versa in condizioni di vulnerabilità economica, fisica e  sociale è sparito, più e più (e più) volte entro i labirintici e oscuri percorsi della malversazione. Danno, questo, non riparabile.

Fa male.

Fa male, ogni volta che accade,  leggere sulle cronache dei quotidiani nazionali i particolari ogni volta diversi di dinamiche sempre uguali a se stesse. Cambiano gli interpreti ( e talora neppure cambiano), ma i ruoli rimangono i medesimi.

Così le parole. Sempre le stesse.

Intanto i denari pubblici spariscono senza fare ritorno.

Intanto la qualità della vita peggiora.

Intanto i poveri, sempre più poveri,  si incattiviscono contro i poveri ancora più poveri, perché almeno sono a portata di mano.

Fa male.

Punto.

 
 
 

Ballata delle cose morte

Post n°2222 pubblicato il 04 Dicembre 2014 da gratiasalavida
 

Ascolta.

Lo senti,

lo senti nelle fibre lacerate.

Come da un tintinnio

di vetri

che si rompono.

E' un rumore leggero,

come di schegge infrante

da un cristallo sottile.

Dentro ne senti

l'eco, venire,

non il botto,

ed è un sentire pieno,

di dolore integrale,

quando risale

piano

e lacerando assale

di ogni fibra

spessore e lo divora.

E' il male

che stai invano

respingendo,

quando ti viene dentro

dall'esterno squallore

e i vetri interni al cuore

lacerato

ne riflettono 

luce appena morta.

Lascia che sia lo sguardo

la porta di tristezza

per quello che hai guardato.

Poi ripara.

Grigiore della bara

che ti avvolge

in un mondo

devastato,

trasformalo

negli occhi

in incarnato nuovo

di visione.

Ascolta

non ti abbattere.

Trasforma.

Hai una certezza sola,

Hai visto come muore

il tuo presente.

Ricordalo,

riporta nella mente

l'assenza desolata

di colore,

ogni fibra che stride,

lacerata,

riaccordala in un'altra cicatrice.

Poi sentila vibrare

in altro tono.

Ascolta.

Puoi suonare

il tuo dolore

e farne melodia.

Respira l'apatia,

fanne canzone.

Ricerca, nel deserto,

nell'assenza,

il punto morto da cui ripartire

e canta.

------------

La realtà di questo tempo è talmente brutta e priva di sbocchi che mi fa venire la voglia di ricominciare.

Da dentro.

 
 
 

NOTA DELL'AUTRICE DEL BLOG

Tutti i testi qui pubblicati

sono esclusivo frutto della mia creatività. Cinzia M.

Tutti i diritti sono riservati.

Ho scorto su You Tube un canale intitolato Rubra Domus.

Non ha a che fare con me, che sono unicamente l'autrice

di questo blog e dei testi che vi sono quotidianamente

inseriti.

Cinzia M.

 

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