Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

Il Diavolo in Corpo

Di tutto e di piu'.....

 

Messaggi di Ottobre 2017

La lunga catena della morte..

Post n°8182 pubblicato il 31 Ottobre 2017 da nina.monamour

 

 

Terrore a New York, dove un uomo armato a bordo di un pick up è piombato su una pista ciclabile di Lower Manhattan investendo varie persone.

L'uomo avrebbe poi aperto il fuoco uccidendone almeno due (alcune fonti parlano di quattro vittime) e ferendone sei.

La sparatoria è avvenuta in West Street e Chambers Street, nei pressi della Stuyvesant High School e non lontano da Ground Zero, alle 15:15 ora locale.

La polizia ha arrestato un uomo.

 

 


Molte persone piangono,

tante, tantissime, non ho più parole.

Decine e decine di morti..

Che tragedia..


 
 
 

Impariamo dalla vocina..

Post n°8180 pubblicato il 31 Ottobre 2017 da nina.monamour

 

 

"Dobbiamo fidarci un pò di più del nostro sesto senso, di

quella "vocina" che ci consiglia quando ci troviamo in

qualche situazione difficile, ci farà risparmiare un sacco

di delusioni."

Il cuore agisce sempre a modo suo..

non vuole ascoltare razionalità




 
 
 

Il segreto per vivere meglio..

Post n°8179 pubblicato il 30 Ottobre 2017 da nina.monamour

 

 

Il mare ci rende felici e fa bene al nostro cervello e a rivelarlo una ricerca scientifica secondo cui il mare ha un influsso benefico su corpo e mente. A spiegare questo legame primordiale fra l’uomo e l’acqua è un libro pubblicato in Italia dal titolo "Blue Mind. Mente e Acqua", scritto da Wallace J. Nichols, Ricercatore presso l’Accademia delle Scienza della California e fondatore di Ocean Revolution, SEE the WILD, e LiVBLUE.

Secondo lo studioso l’acqua opererebbe in modo profondo sull'essere umano, agendo sui processi fisiologici e cerebrali. Non a caso la vicinanza al mare è fondamentale per aumentare la creatività, la generosità e l’empatia, ma anche perdiminuire ansia e stress. L’acqua avrebbe anche la capacità di migliorare la nostra salute e il nostro benessere personale, rendendoci più positivi e vincenti.

Secondo il Nichols il genere umano ha una mente blu, ossia collegata all'acqua, ma è per lo più schiavo della mente rossa, che lo porta lontano dalla natura e locarica di stress. Il segreto per essere felici sarebbe quello di ritornare a usare la mente blu e lasciare che l’acqua diventi uno degli elementi più importanti della nostra vita.

Il perché il mare ci fa così bene è stato dimostrato da diversi studi scientifici che hanno portato alla luce l’importanza dell’acqua per corpo e mente. Innanzitutto il colore blu rilassa la nostra mente, ponendoci in uno stato di tranquillità e positività.

Tutto merito delle aree del cervello attivate alla vista del mare, in grado di calmare il nostro subconscio. Non solo il mare aiuterebbe anche ad essere più produttivi, come dimostra uno studio del 1995 pubblicato su Environmental Psychology, e più felici, come illustra la ricerca condotta da Mappiness sulle persone che vivono vicino a corsi d’acqua.


 
 
 

Il treno della vita..

Post n°8178 pubblicato il 29 Ottobre 2017 da nina.monamour

 

 

 Se potessi far tornare indietro il tempo...
Camminerei nuovamente.
Su ogni singolo errore.
Inciamperei, ancora una volta.
Su quelle braccia sbagliate.
E quei baci bugiardi.

Se potessi far tornare indietro il tempo.
Sbatterei il muso, di nuovo.
Su quelle porte.
Che mi hanno detto "NO!"
E nuoterei, ancora una volta.
In quegli abissi.
Che mi hanno fatto rinascere.
Perché se sono qui.
A testa alta.
E qualche acciaccatura.
A vivermi il dono della Vita.
Lo devo anche.
A quello che è stato.

Se potessi far tornare indietro il tempo.
Ricomincerei tutto da capo.


 

A volte si ha come l’impressione di non essere arrivati in tempo alla stazione per l’ultimo treno, che si perde insieme all’eco di una parola di troppo o nel silenzio di una frase non detta.

A meno che non si tratti di un tragico distacco, credo che non sia mai troppo tardi per niente e per nessuno, per cui valga davvero la pena aspettare…

 

 

 
 
 

Volontà, calma, serenità..

Post n°8177 pubblicato il 28 Ottobre 2017 da nina.monamour

 

 

Avete mai notato che quando William d'Inghilterra e Kate Middleton parlano con i loro bambini, George e Charlotte, si inginocchiano? Lo fanno sempre, in ogni circostanza, e per colpa di questa (buona, poi vedremo perché) abitudine in un'occasione il Principe è stato persino ripreso in mondovisione dalla nonna, la Regina Elisabetta (con un aplomb decisamente british!).

Checché ne dica la sovrana che, comprendiamo, giustamente ci tiene all'etichetta e al protocollo, si tratta di un comportamento che tutti i genitori dovrebbero adottare quando si rivolgono ai loro figli, e così dovrebbero fare anche gli altri adulti con cui il piccolo viene in contatto (nonni, zii, amici).

Non si tratta di una teoria rivoluzionaria appena ideata, quella dell'ascolto attivo è una tecnica che è stata elaborata per la prima volta nel 1957 da due Psicologi, ed è stata ripresa anche successivamente e adattata a diversi contesti.



Quando si parla con un bambino è fondamentale guardarlo sempre in faccia e soprattutto negli occhi, e per questo motivo è molto importante abbassarsi sempre alla sua altezza, in modo che la conversazione possa avvenire in modo paritario e soprattutto empatico: così, con la posizione che assumiamo, possiamo trasmettere la nostra volontà di ascolto ma anche calma e serenità. Per stimolare il dialogo si possono anche porre delle domande semplici, a cui il piccolo possa rispondere.

Invece quando combina qualche marachella o fa qualche capriccio è importante non mettersi a urlare ai quattro venti, ma fermarsi, abbassarsi e rimproverare il/la piccolo/a con calma ma fermezza, spiegando anche i motivi della sgridata usando un linguaggio che lui o lei possano comprendere. Questo perché anche se i nostri figli non parlano ancora fanno caso sia alle parole che usiamo, sia al linguaggio corporeo e al tono della nostra voce (a maggior ragione, attenzione ai litigi davanti ai figli!).

Per cui possiamo ben dire che quello dei duchi di Cambridge, che sicuramente sono anche stati consigliati dai migliori esperti di pedagogia in circolazione, è decisamente un esempio da seguire!

 
 
 

I maltagliati..

Post n°8175 pubblicato il 27 Ottobre 2017 da nina.monamour

 


TEMPO PREPARAZIONE: 20 min

TEMPO COTTURA: 30 min

CALORIE: 348 calorie

PORZIONI: 6 porzioni

INGREDIENTI, 400 g di maltagliati di pasta fresca, 500 g di zucca gialla, 100 g di burro, 50 g di parmigiano, noce moscata, olio, sale, pepe

Private la zucca di buccia e semi, tagliate la polpa a cubetti e insaporiteli in un tegame con metà burro e un cucchiaio d’olio. Quindi, aggiungete un po’ d’acqua, salate e portate a cottura.

Nel frattempo, lessate i maltagliati, scolateli al dente, trasferiteli nel tegame della zucca, aggiungete il restante burro, un pizzico di noce moscata e uno di pepe. Mescolate in modo che i maltagliati assorbano bene il condimento.

Spolverizzateli con il parmigiano grattugiato e servite.



  La zucca, ottima da mangiare in tante versioni dolci o salate, è anche un ottimo rimedio naturale per la nostra bellezza. La presenza di acqua, vitamina C e sali minerali come il ferro, il potassio, il calcio e il fosforo, rendono la sua polpa un toccasana per il nostro corpo. Della famiglia delle cucurbitacee, insieme a zucchine, cocomeri, meloni e cetrioli, questo alimento è molto ricco di sostanze nutritive.

Da quest’ortaggio possiamo ricavare degli ottimi rimedi naturali fai da te degni del miglior centro estetico.



Usando in particolare i semi e la polpa, saremo in grado di realizzare peeling, maschere emollienti e impacchi per capelli per una cura completa del corpo.

 

 

 
 
 

Insopportabile moralismo...

Post n°8174 pubblicato il 26 Ottobre 2017 da nina.monamour

 

 

Da quando Asia Argento ha denunciato Weinstein si sono susseguiti articoli di giornale, tweet, prese di posizione sui social, insomma si è aperto un dibattito, che purtroppo nel nostro paese ha evidenziato tutte le difficoltà, le arretratezze, le storture di un sistema che non si è ancora affrancato dai tempi del delitto d'onore o dello stupro paragonato a un reato contro la morale e non contro la persona, nonché dallo squilibrio che vede le donne vittime due volte, una volta quando vengono abusate e una quando vengono giudicate per come si vestono, per come si comportano, per le loro sacrosante ambizioni.

È davvero insopportabile che un direttore di quotidiano si possa permettere nell'anno domini 2017 di spiegare che alle donne "piace una lexxxna", è davvero aberrante leggere tutti i giorni commenti sessisti, machisti, irrispettosi davanti a un atto importante come quello della denuncia. È davvero insopportabile il moralismo di chi sminuisce il valore di questa denuncia, usando "è figlia di", "ha i soldi", "ha fatto carriera così".

Primo perché non è vero, secondo perché succede la stessa cosa alle figlie di perfetti sconosciuti, alle povere, alle migranti, basterebbe leggere le migliaia di denunce che sono seguite e perché non è necessario spero ricordare che la maggior parte degli abusi, nel nostro bel paese, avviene tra le mura domestiche. Asia Argento ha aperto una voragine, ha compiuto e sta compiendo una battaglia potente che in tante stanno sostenendo perché non parla di lei, parla di tutti noi.

Che in qualunque condizione di censo, di classe, di razza, di religione, siamo sottoposte alla violenza, fisica, verbale, subdola o esplicita, ma pur sempre un limite grandissimo alla nostra libera espressione, professione, carriera, vita. Non ci sono sante o puttane, ci sono le donne da un lato (e ahimè quelle che non lo capiscono, dovrebbero frequentare di più i centri antiviolenza per esempio) e gli uomini (non tutti per fortuna) dall'altro.

E c'è il potere, il loro, che è secolarizzato quanto il patriarcato, ed è in crisi, perché è in crisi tutto l'Occidente."È il senso di colpa che ti rimane addosso che ti cambia la vita", ha detto tra le altre cose una fortissima Asia Argento nell'intervista esclusiva rilasciata a Cartabianca (che consiglio di ascoltare). È la sofferenza che riconosco nelle donne, in tutte le donne. Una sofferenza che ai tempi della precarietà si estende anche agli uomini e per questo richiede una battaglia comune.

Non è colpa nostra se veniamo abusate, non è colpa nostra se non riusciamo a denunciare (basta vedere gli effetti di una denuncia), non è colpa nostra se non troviamo lavoro e accettiamo di lavorare a pochi euro o a gratis, non è colpa nostra se gli uomini che abusano non trovano il coraggio di farsi curare, se hanno una visione distorta del potere, se hanno più alleati inconsapevoli di quanti ne abbiamo noi, per questo il messaggio potente che Asia Argento ha lanciato, e va raccolto.

È una battaglia di civiltà, facciamola insieme, facciamola fino in fondo, per far sì che alle nostre figlie non capiti, per far in modo che finalmente tutto questo finisca e ogni relazione sia basata sul rispetto e la dignità reciproca.

Non è mai troppo tardi, ma il tempo è adesso.


 

Utopia?!

Forse...


 
 
 

Il casalingo perfetto..

Post n°8173 pubblicato il 25 Ottobre 2017 da nina.monamour

 

 

La buona notizia è che si stanno impegnando, sempre piu' uomini ormai, collaborano alle faccende di casa; quella cattiva (per noi donne) è che non hanno poi così fretta, ci vorrà un bel pò prima che i maschi si sobbarchino un carico di lavoro domestico pari a quello delle loro compagne.

A dirlo è un pool di ricercatori inglesi, per conto di una società di assicurazioni hanno analizzato le abitudini di un migliaio di coppie. Poi, attraverso un modello matematico, sono riusciti a trovare l'anno del "sorpasso", cioè quello in cui i maschi avranno l'aspirapolvere in mano per piu' tempo rispetto alla loro metà.

Accadrà tra 52 anni, esattamente nel 2068, ma sarà un percorso graduale; nel 2032, per esempio, pavimenti e pulizia del bagno saranno affare loro.
E in cucina?




Diventeranno i re del focolare solo nel 2052, a partire da quella data, insomma, saranno loro ad occuparsi di spesa e menu. Sdoganata anche questa funzione, non li fermerà piu' nessuno; saranno pronti per pulire i vetri, far splendere i mobili e igienizzare frigo, forno e pensili della cucina.





Un suggerimento per ingannare l'attesa e stanare la colf che vive dentro il nostro compagno? 

Un'altra ricerca, realizzata dai Sociologi canadesi dell'Università di Alberta, dice che tra i partner che si dividono equamente i lavori di casa, la vita sessuale registra un netto miglioramento. Il vostro compagno/marito/convivente è uno di quelli che, a casa, non si alzano mai?

Fateglielo leggere, magari, di fronte a questo innegabile vantaggio, lo vedrete sparecchiare la tavola o passare lo straccio sul pavimento.
In Italia ogni donna dedica 36 ore settimanali ai lavori domestici mentre gli uomini non vanno oltre le 14.

E' il divario maggiore tra tutti i Paesi industrializzi; in Danimarca, per esempio, il gap non va oltre le tre ore settimanali, mentre i piu' equilibrati di noi in Oriente. Le mamme tigri cinesi, ogni settimana, dedicano al lavoro domestico 8 ore piu' dei papà.





 
 
 

Spirito di emulazione..

Post n°8172 pubblicato il 24 Ottobre 2017 da nina.monamour

 

 

 Il gesto terribile di Mattia Stanga, 24 anni, (tanto per citarne qualcuno) che ha ucciso la sua fidanzata Alba Chiara Baroni, sembra inspiegabile alla gente di Tenno (Trento). Hanno litigato, lui l'ha inseguita in bagno e le ha sparato, poi si è ammazzato.

Resta il mistero dell'emozione violenta che trasforma una discussione in delitto, con le donne che pagano il prezzo più alto, nel 2016 ne sono state uccise 120 da compagni e mariti. Non si tratta di raptus, ma di una cultura che rende possibile arrabbiarsi e ferire a morte.

Basta giustificazioni e foto sui giornali della coppia felice prese su Facebook il giorno dopo, come fosse un fotoromanzo. Quello di Tenno non è un omicidio-suicidio, è l'ennesimo femminicidio in cui l'assassino si è suicidato.

C'è un uomo che rifiuta la libertà della compagna di chiudere la relazione, non sa elaborare la frustrazione e gestire il conflitto. Dai lavori della Commissione emerge un preoccupante spirito di emulazione. Gli uomini minacciano, "ti sfregio come Lucia, ti brucio come Sara".

Aggiungiamoci lo scivolone giuridico, la nuova legge sulla riforma penale prevede che molti stalker possano cavarsela con una multa. Lo Stato non può tradire le donne, esortandole a denunciare e poi depenalizzando. Il guardasigilli Andrea Orlando è già pronto ad intervenire modificando la legge sullo stalking in modo che sia perseguibile d'ufficio. Intanto il sottosegretario alla Presidenza Maria Elena Boschi ha presentato un piano che prevede finanziamenti ai centri antiviolenza e parla di prevenzione.

È importante lavorare nelle scuole, certi gesti scambiati per attenzioni sono il primo passo verso comportamenti aggressivi. Che esista una cultura dello stupro lo dimostrano le cronache più recenti, dalla modella inglese rapita per essere venduta all'asta sul dark web ai due casi di Bari, una dodicenne violentata per mesi dal branco e ricattata e una quindicenne attirata dall'ex e stuprata da lui e quattro amici. Possiamo vincere perché questa non è una battaglia delle donne, è una battaglia di civiltà.

Sembravano così felici, poi un giorno lui le spara, l'accoltella o la strangola, dietro ai femminicidi c'è una cultura che rende possibile arrabbiarsi e ferire a morte, e allora si torna a parlare della necessità di fare prevenzione già nelle scuole.

Bisognerebbe partire dai primi anni di vita dei bambini a sensibilizzare per una cultura del rispetto in cui non possano avere la meglio la maleducazione e la prepotenza.

 

 
 
 

In vendita una delle perle della Sicilia..

Post n°8171 pubblicato il 23 Ottobre 2017 da nina.monamour

 

La tendenza è ormai in crescita negli ultimi anni, probabilmente a causa dei ritmi di vita sempre più frenetici e delle considerevoli concentrazioni demografiche che si registrano soprattutto nei centri cittadini. Una tendenza che risulta essere alla portata di un sempre maggior numero di persone, ma non di tutti. Un sogno che, però, tutti vorremmo fare realtà.

Parliamo di isole, o meglio di isole in vendita, piccoli paradisi dove rifugiarsi per allontanarsi dalla caotica realtà che spesso condanna le nostre giornate e dove ritrovare un ritmo di vita più a misura d’uomo, oltre che riscoprire il valore della natura.

Nonostante, come detto, la tendenza sia in costante ascesa, la notizia di un isolotto “in vendita” è sempre motivo di attenzione e, nel caso di specie, di discussioni. Forse perchè nel nostro immaginario rientrano solo isole paradisiache dai nomi spesso impronunciabili, appartenenti ad una parte del mondo a noi semisconosciuta.

In questo caso, infatti, la vendita riguarda un’isola nostrana, l’Isola delle Femmine, in provincia di Palermo, la cui tutela patrimoniale, come immediatamente sottolineato dal Sindaco dell’omonimo comune è quella di riserva naturale integrale nonché di area marina protetta.

 L'Isola delle Femmine in vendita, incredibile ma vero, l’isolotto, che si estende per quasi 15 ettari, si può acquistare e non è nemmeno eccessivamente caro, costa 3 milioni e 500 mila euro. Nonostante l'area sia classificata una riserva integrale per decreto della Regione Sicilia, nonché area marina protetta affidata fin dal 1998 in gestione alla Lipu, la Lega italiana protezione uccelli, quattro fratelli di una famiglia nobiliare discendenti di Rosolino Pilo si dichiarano proprietari dell'isola e dicono di avere tutte le carte in regola. 

Sull'isola si erge una torre di guardia, costruita nel XVI° secolo contro gli attacchi delle navi barbaresche, danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. L’edificio è ricostruibile rispettando la cubatura originale ed è possibile ottenere un finanziamento dall’Unione Europea o dal Ministero dei Beni culturali per lavori di ristrutturazione o per un eventuale sviluppo commerciale e turistico dell’isola. Il sindaco però controattacca,  "Chi la compra potrà solo guardarla".

L’Isola delle Femmine ha una superficie di quindici ettari e dista trecento metri dalla costa di Capaci. Al suo interno un'antica torre di guardia diroccata dai bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale e alcune vasche romane. La torre, il cui primo progetto risale al Trecento, è stata eretta nel Cinquecento per difendere la Sicilia dagli attacchi dei Mori.

Non sembrano però d’accordo gli attuali proprietari, i quali dichiarano avere tutte le carte in regola da cui desumerne la regolarità per procedere con l’operazione. Infatti, i quattro fratelli comproprietari dell’isolotto e discendenti dall’antica famiglia nobiliare locale di Rosolino Pio, sembra stiano comunque procedendo con l’operazione, il cui incarico risulta essere stato conferito ad un’agenzia immobiliare aretina, nel cui sito compare la vendita dell’isolotto. 

Il Sindaco, nel dar ulteriore risalto alla propria posizione, ha inoltre evidenziato che di tanto in tanto ci sono dei nobili che reclamano la proprietà dell’isola e vogliono metterla in vendita, ma penso che si tratti solo di una provocazione. Prosegue, inoltre, sostenendo che la Lega italiana protezione uccelli ha la gestione dell’isola dal 1998, per cui si potrebbe anche passarne la proprietà ma non se ne può certo fare uso se non quello di riserva integrale.

Nonostante le posizioni contraddittorie delle parti in causa ed un’ancor scarsa informazione sul tema, è comunque bene ricordare che l’sola misura quindici ettari e dista circa trecento metri dalla costa di Capaci. Ed infine il prezzo, per cui chi abbia 3,5 milioni di euro da investire si faccia avanti! 

 



 
 
 

I misteri dell'isola della morte..

Post n°8170 pubblicato il 22 Ottobre 2017 da nina.monamour



Oggi voglio parlarvi di Koh Tao, paradiso tropicale nel Golfo di Thailandia, che è diventata "l'isola della morte". Dal 2014 sette turisti occidentali, neanche trentenni, sono morti in circostanze misteriose. L'ultimo caso è quello della trentenne belga Elise Dallemagne, ritrovata impiccata nella foresta con il corpo sfigurato dai varani.

La polizia ha prima puntato il dito contro il guru di un ashram indiano di cui la giovane faceva parte, per poi ripiegare sul suicidio. Ipotesi, però, esclusa dalla madre. Nel 2014 erano stati invece ritrovati i corpi di due inglesi, massacrati di notte sul bagnasciuga, nonché quello di Nick Pearson, recuperato in mare.

Nel 2015 il francese Dimitri Povse venne ritrovato impiccato, e la giovane inglese Christina Annesley morì a causa di un cocktail di alcol e antibiotici. Nel 2016, il britannico Luke Miller annegò in piscina. E dallo scorso febbraio si sono perse le tracce di una turista russa.


isola di koh tao


Koh Tao è la più piccola tra le isole del golfo della Thailandia, ha una superficie di 21 kmq ed è una meta rinomata per gli amanti del diving. Ma l'isola offre anche piccole baie per chi vuole fuggire dal caos dell'alta stagione delle vicine isole di Koh Samui e Koh Phangan. Il suo centro principale è Mae Haad, dove oltre al porto sono presenti le principali attività commerciali. l nome dell'isola deriva dal fatto che, fino a qualche anno fa, molte tartarughe si riproducevano sulle sue spiagge.

Ko Tao è conosciuta dagli appassionati di immersioni subacquee di tutto il mondo, da organizzare una tappa, obbligatoria, a Sairee Beach, la spiaggia principale dell’isola: un chilometro e mezzo di sabbia bianca, con tanti resort e locali notturni.

Si consiglia di stipulare, prima di intraprendere il viaggio, una polizza assicurativa sanitaria adeguata. Questo perché le strutture locali non sono gratuite e quelle private hanno costi elevati. Inoltre l’illuminazione stradale sull'isola è scadente, quindi si suggerisce di evitare il noleggio di scooter e quad. Meglio i pick-up, almeno durante gli spostamenti notturni.

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In Thailandia troverete ovunque sciarpe, statuette e oggettini vari, tra tradizionali mercatini e negozietti più turistici. Particolarmente interessanti sono gli ombrelli  e i ventagli dipinti a mano, ma anche gli arazzi  “kalaga” di velluto nero. Bellissimi i lettini da pavimento per il relax. Peccato che per tante cose non avrete spazio sufficiente in valigia



Buona Domenica


 
 
 

La spiaggia rosa di Budelli..

Post n°8169 pubblicato il 21 Ottobre 2017 da nina.monamour

 

 

Mette tristezza il pensiero che una delle spiagge più belle al mondo possa esser minacciata dalla presenza dei turisti che, sempre più menefreghisti e senza scrupoli, non si fanno problemi a prelevare la sabbia dalle nostre spiagge per portarsela a casa come souvenir.

Non fanno niente di male, penserete voi, ma quando a essere sottratta e impacchettata é la sabbia rosa di una delle spiagge più belle e delicate al mondo, le cose cambiano!

Già di per se, gli equilibri che regolano la presenza della sabbia rosa sulle coste dell'Isola di Budelli, in Sardegna, sono davvero fragili, esse dipendono dalle correnti marine, dai venti e dalla poseidonia, un'alga che cresce sui fondali marini e che ospita le colonie di Miniacinia Miniacea, il micororganismo rosa che, morendo si stacca e va a colorare la sabbia della spiaggia di un rosa delicatissimo e bellissimo.

Ci manca poi che arrivi l'uomo ed ecco che nel giro di qualche settimana la spiaggia rosa é scomparsa.

A creare le condizioni perfette per questo disastro ecologico hanno concorso quindi fattori naturali come la mancanza del maestrale (fondamentale per animare le correnti marini che portano la Miniacinia verso riva ) e umani, con la presenza sempre più costante di turisti e imbarcazioni che, non solo rischiano distruggere il fondale marino e le distese di poseidonia, ma che interferiscono gravemente sulle correnti marine. In più, in una notte d'Estate, qualcuno ha ben pensato di aggiungere ulteriore danno, rubando la sabbia rosa dalla spiaggia.



Insomma, non ci siamo.

Dopo tutte le battaglie fatte per rendere finalmente l'Isola di Budelli proprietà del territorio italiano (fino all'anno scorso lo statuto dell'isola era in bilico tra pubblico e privato), e tutelarla inserendola nel Parco dell'Arcipelago della Maddalena, qualcosa é andato storto.

C'é già qualcuno che fà notare che, almeno prima la spiaggia era più protetta perché proprietà privata, e quindi inaccessibile (o quasi), mentre per altri é solo una questione di civiltà e buon senso, lo stesso che aveva condotto una turista a riportare un sacchetto di sabbia rubato proprio a Budelli, un paio d'anni fa.



Oggi quel sacchetto di sabbia ci sembra nulla in confronto di quanto si è perso lo scorso Ferragosto.

 

 

 
 
 

Perché tanta indifferenza?

Post n°8168 pubblicato il 20 Ottobre 2017 da nina.monamour

L'altro ieri, leggendo vari giornali, ho potuto notare che è passata nell'indifferenza generale la Giornata europea contro la tratta di essere umani. A testimoniarne invece l'importanza di ciò sono le strade delle nostre città. Molti marciapiedi sono affollati da donne, ragazze, anche minorenni, il più delle volte costrette a vendere il proprio corpo su cigli intasati da automobilisti che si fermano, contrattano, caricano e poi fanno come se niente fosse.

Alcune Regioni su questo fronte hanno messo in campo energie e risorse, un progetto, in particolare, che vuole essere un aiuto concreto a quelle donne che sono costrette a vivere quotidianamente un incubo e che cercano un appiglio per uscirne. Quell'appiglio può essere la consapevolezza delle proprie capacità e aspirazioni che necessariamente passano dal superamento del senso di impotenza e sfiducia, e possono condurre alla costruzione di un percorso lavorativo alternativo.

Parallelamente si devono mettere in campo progettualità che vadano a integrare il sistema di emersione della tratta anche attraverso un'attiva collaborazione tra istituzioni, a partire dai presidi ospedalieri e consultori che miri ad "agganciare" potenziali vittime di tratta nel momento in cui si rivolgono ai servizi sanitari. Scontato il coordinamento necessario con le forze dell'ordine.

Questo però è solo un tassello del lavoro che come istituzioni stanno portando avanti, ma è pressoché inutile se la società civile non scenderà in campo. Si può pensare di ingaggiare una vera e propria lotta allo sfruttamento sessuale solo il giorno in cui ognuno di noi non volterà lo sguardo da un'altra parte dopo aver incrociato una vittima di tratta.

C'erano le donne albanesi, poi le romene e oggi ci sono le nigeriane. Passano gli anni, cambiano le epoche e mutano anche le nazionalità di donne che vendono il proprio corpo sotto ricatto o per evitare le botte. Figlie di una storia che le vede costrette per un motivo o per l'altro a scappare dal proprio Paese, a essere discriminate per la propria origine e infine a essere gettate in pasto al desiderio maschile.


La politica non potrà mai veramente contrastare questo fenomeno senza un coinvolgimento di chi usufruisce di questi servizi sessuali. Ancora più grave se si finge di non sapere che spesso la donna che si sta comprando è minorenne, e ciò costituisce reato.


 
 
 

Lo shopping è molto più divertente quando non c'è un uomo annoiato che ci accompagna...

Post n°8167 pubblicato il 19 Ottobre 2017 da nina.monamour

 

 

Sono nate dall'idea di un centro commerciale cinese le cabine dedicate ai mariti che accompagnano le mogli a fare shopping e come sempre, si annoiano. Ora però tutti i mariti cinesi e forse in futuro, anche quelli di altri paesi del mondo, hanno una fantastica alternativa, grazie alle cabine in cui è possibile trascorrere il tempo giocando ai videogiochi. In questo modo, sia lui che lei, saranno soddisfatti del tempo trascorso all'interno del centro commerciale Global Mall di Shanghai.

Le cabine per mariti inventate in Cina hanno un arredo decisamente minimal, contengono solo una sedia, un monitor, un computer e un gamepad, ma sono già diventate un grande successo. Si trovano all'interno del centro commerciale cinese Global ail di Shangai e al momento sono gratis, ma in futuro hanno già dichiarato che sarà possibile accedervi solo in seguito alla scannerizzazione di un QR code che permetterà di effettuare il pagamento tramite il telefono.

Al loro interno sono presenti i videogiochi classici degli anni ‘90, come Tekken 3, e i primi utilizzatori di questo incredibile servizio si sono dichiarati estremamente soddisfatti dell’esperienza. L’unico punto a sfavore sorto fino ad ora è la carenza nel sistema di ventilazione, infatti dopo pochi minuti che vengono utilizzate, si crea un ambiente molto caldo in cui è difficile restare, come ha affermato uno dei primi utilizzatori, in un’intervista con la stampa.

Le cabine sono già attive e disponibili da diverse settimane, ma a breve potrebbero rilasciarne una versione aggiornata, con le prime correzioni ai problemi riscontrati. Le mogli però, non sembrano essere altrettanto soddisfatte dall'esperienza del “deposito per mariti” e alcune hanno già sollevato il problema che se il loro marito non le vuole accompagnare durante gli acquisti, allora non ha senso che vada al centro commerciale.

Sicuramente, questa innovativa invenzione scatenerà numerose polemiche sia tra il pubblico, sia all'interno delle stesse coppie che le proveranno, ma come sempre la Cina si è dimostrata estremamente avanzata e il centro commerciale in questione è diventato famoso a livello internazionale per aver cercato di porre fine ad un problema che affligge da sempre i matrimoni di tutto il mondo.

E in Italia quando?

 


 
 
 

Il crudele gioco che umilia le donne..

Post n°8166 pubblicato il 18 Ottobre 2017 da nina.monamour

 

Spopola tra i ragazzi il "pull a pig", uno scherzo di pessimo gusto, che mira ad umiliare le ragazze ritenute brutte e grasse. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Uno scherzo crudele e di pessimo gusto si sta diffondendo all’estero. Si chiama “pull a pig” e il suo scopo è quello di deridere una malcapitata donna, considerata brutta e grassa.

L’ultima vittima è stata una ragazza inglese di 24 anni, Sophie Stevenson, che è stata presa di mira da un ragazzo olandese, conosciuto in vacanza, e dai suoi amici. Vediamo di cosa si tratta.

Nel pull a pig un gruppo di amici si lancia una sfida, conquistare e portare a letto una donna brutta e/o grassa. Colui che riesce a portarsi a letto quella che è ritenuta la più brutta, vince la sfida. Solo dopo aver consumato il rapporto sessuale, alla povera vittima viene svelata la verità.

Così è successo a Sophie, che mentre era in vacanza a Barcellona, ha conosciuto un ragazzo olandese, Jesse Mateman, con il quale è rimasta in contatto anche a vacanza finita. Per mesi i due si sono sentiti telefonicamente, fino ad instaurare una relazione a distanza. Per questo la ragazza non ha esitato neanche un minuto quando lui le ha chiesto di raggiungerla ad Amsterdam.

All’aeroporto, però, Jesse non è andato a prenderla e le ha mandato un messaggio con scritto: “You were pigged”. Scoperto il gioco crudele di cui è rimasta vittima, Sophie è tornata a casa e ha raccontato la sua storia al Daily Mail, per far in modo che tutte le donne conoscano questo terribile “gioco” e riescano a non rimanerne vittima.

“Sono furiosa per quello che è accaduto, ha dichiarato, voglio che la gente capisca quello che mi è successo, affinché non accada a nessun altro“.

Cosa dire?

Comportamenti come questi, dimostrano che molte violenze e molestie si basano sull’umiliazione della donna e non solo sul sesso.


 
 
 

BB..

Post n°8165 pubblicato il 17 Ottobre 2017 da nina.monamour







Il cinema è la vita
con le parti noiose tagliate!

~ Alfred Hitchcock ~

 
 
 

Benvenute al posto di guida..

Post n°8164 pubblicato il 16 Ottobre 2017 da nina.monamour

 

 

Dopo il decreto del Re che le autorizza a guidare, prenderanno la patente circa 150 mila donne ogni anno. Una nuova fascia di mercato.

Per le donne saudite probabilmente è solo un piccolo passo verso la parità di genere. Ma per i colossi automobilistici, l'abolizione del divieto di guida è una grande opportunità commerciale. Come sottolinea il Times non è passato nemmeno un mese da quando Re Salman,


Risultati immagini per donne arabe al volante spot ford 


su spinta del figlio erede al trono, ha firmato il decreto che permette a tutti i cittadini di ogni sesso di mettersi al volante, che già i più importanti brand automobilistici hanno lanciato le loro campagne pubblicitarie.

"La strada è vostra", recita uno spot della Jaguar aggiungendo in borsetta un mazzo di chiavi di un'automobile a rossetti e occhiali da sole. "Benvenute al posto di guida", è il claim di Ford che posta l'immagine di uno specchietto retrovisore mentre riflette gli occhi di una donna e via discorrendo.



Chiaramente, al di là delle questioni politiche, il decreto rappresenta una bella opportunità economica. Se infatti le vendite di auto in Arabia sono diminuite di quasi un terzo nei primi sette mesi dell'anno, l'apertura del mercato è una grande opportunità per il settore automobilistico Sarebbero infatti 9 milioni le potenziali nuove clienti, di cui buona parte "big spender", come vengono definiti gli acquirenti di lusso.

Ma se c'è chi gioisce, c'è anche chi soffre a causa dell'abolizione del drive ban ed è Uber. Fino ad oggi infatti l'80 per cento dei clienti dell'app di auto conducente erano di sesso femminile. In Arabia Saudita affittare un'auto con un conducente per molte donne era l'unico modo per recarsi a lavorare o per poter uscire.

Un grande business per Uber, visto che il maggiore fondo sovrano di investimenti ha finanziato la società americana nel 2016 con 3,5 miliardi di euro.

Per evitare di perdere questo mercato il nuovo amministratore delegato di Uber, Dara Khosrowshah ha inviato a Riyad il responsabile Europa, Medio Oriente e Africa della app, Pierre-Dimitri Gore-Coty. Obiettivo proporre alle saudite la possibilità di diventare conducenti.

Un'idea lanciata sul tavolo che però non ha ancora trovato conferme; nel decreto di Re Salman infatti non viene specificato se le donne possano lavorare come autiste.


 
 
 

Come morirono gli abitanti dell’Isola di Pasqua.

Post n°8162 pubblicato il 15 Ottobre 2017 da nina.monamour

 

 

La fine della popolazione di Rapa Nui è da sempre avvolta nel mistero, econdo alcune teorie formulate qualche tempo fa quando i conquistatori europei arrivarono sull'isola nel 1722 si trovarono di fronte una situazione catastrofica. Tutte le riserve di cibo erano terminate, a causa dello sfruttamento delle risorse naturali e la popolazione era stremata dalla guerra civile e dalle malattie portate dai colonizzatori.

In seguito il disboscamento avrebbe portato all’esaurimento dellegno per realizzare le canoe, sottraendo alla popolazione autoctona qualsiasipossibilità di sopravvivenzae spingendoli a sfamarsi unicamente con i ratti.

 


La popolazione di Rapa Nui morì di fame? Secondo alcune recenti scoperte non andò proprio così e gli abitanti dell’isola non avrebbero compiuto un “ecocidio”, ma si sarebbero adattati alle condizioni dell’area, mostrando una forte sensibilità ecologica.

Questa affascinante ipotesi è stata portata alla luce da uno studio dell’Università di Bristol, in Gran Bretagna pubblicato sull'American Journal of Physical Anthropology. Gli studiosi hanno scoperto che gli abitanti si nutrivano soprattutto di pesce e frutti di mare, mentre il suolo veniva trattato con fertilizzanti naturali per renderlo fertile.



La nuova scoperta è avvenuta grazie all'analisi al radiocarbonio resti di piante,ossa umane e animali del 1400. La ricerca ha consentito di capire di cosa si nutrivano gli abitanti di Rapa Nui. Il risultato? La popolazione dell’Isola di Pasqua non mangiava ratti, masi nutriva anche di frutta e verdura. 

Non solo, all’epoca esisteva una consapevolezza della povertà del suolo e una volontà di preservarlo, facendo molta attenzione allo sfruttamento delle risorse. Questo aspetto sino ad oggi era completamente sfuggito agli archeologi, che invece avevano dipinto la tribù dell’isola come votata ad una sorta di "suicidio", provocato dal disboscamento e dall'utilizzo senza criterio dei terreni.

Ora l’analisi dei resti ha consentito di riscrivere il passato e raccontare una nuova storia sui misteri dell’Isola di Pasqua.

Buona Domenica


 
 
 

Prevenire è meglio che curare..

Post n°8161 pubblicato il 14 Ottobre 2017 da nina.monamour

 

Spesso per una donna, soprattutto se di una certa età, la paura di essere aggredita fa la differenza fra l’uscire e il non uscire di casa. Il buio serale, le notizie di cronaca riguardanti stupri, scippi, molestie e femminicidi fanno il resto anche se le statistiche testimoniano un costante calo dei reati in Italia. Ma se il numero di crimini decresce, aumenta invece la sensibilità ad essi, il che può essere un bene, e la percezione del pericolo.

Insomma vallo a dire alle signore di Conegliano, in provincia di Treviso, che la criminalità è in calo in Italia e che il loro è un problema di percezione. Loro vogliono solo andare a teatro la sera con la tranquillità di tornare a casa intere e con addosso ancora le loro gioie e pellicce.

Un servizio di scorta che accompagni le donne uscite dal teatro fino alle loro auto, in modo da scoraggiare qualsiasi aggressore. E' l'iniziativa proposta dallAssessore all’Ambiente, all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici di Conegliano.

L'idea dell'Assessore servirebbe ad incoraggiare i cittadini a partecipare agli eventi del teatro Accademia, spesso "boicottato" dalle donne del paese per paura di finire scippate o molestate. 



Da Dicembre sarà attivo un servizio di "accompagnamento" con del personale pronto a scortare chi lo chiedesse fino all'auto parcheggiata. "Un servizio sperimentale", che vedrà coinvolte associazioni e forze dell'ordine.

Conegliano non è in mano ai balordi, non è pericolosa, tuttavia, c’è un malessere generale. E non solo in questa città, basta leggere un quotidiano o sentire un tg per rendersene conto. È sempre meglio prevenire.

Nessun allarmismo, quindi, né episodi spiacevoli che si sono verificati nella cittadina, solo "cortesia verso la fasce più deboli che hanno segnalato all'Assessore all'Ambiente, Urbanistica e Lavori pubblici il timore a girare da sole di notte.

Non si affronta un problema in questo modo ma si risolve alla radice, in carcere i delinquenti nostrani e via dal nostro paese tutti i delinquenti stranieri.

 Secondo questo Assessore le coneglianesi spesso decidono di non partecipare agli eventi del teatro perché hanno paura di passeggiare sole la sera e di rimanere vittime di scippi o molestie. 

E quindi gli è sembrato giusto rivolgersi alle associazioni, in particolare alla Protezione Civile, agli Alpini e ai Carabinieri in congedo, che hanno il compito di raggruppare queste donne e accompagnarle ai parcheggi. I park sono sì in prossimità del centro, dove avvengono la maggior parte degli eventi, però non sempre sono liberi. Quindi chi arriva dopo deve adeguarsi e parcheggiare altrove. 


Immagine correlata


Nessuno mette in dubbio la buona fede dell'Assessore e della giunta intera, nessuno nega che a qualche donna la cosa potrà apparire rassicurante. 

A mio avviso è una grande trappola.

Da secoli tentiamo di rivendicare la nostra libertà anche di movimento, di spostarci da sole, a qualsiasi ora come fossimo uomini senza rischiare aggressioni e ora la politica invece che tentare di garantirci città più sicure anche al calar del sole ci propone una scorta.

A me sa tanto di paesi arabi fontamentalisti, dove le donne devono sempre essere accompagnate. Per "prevenire" dicono, per tutelare le fasce più "deboli", e magari un giorno per controllarci. Chi lo sa? Così se non l'accettiamo e ci capita qualcosa di male "ce la siamo cercata". Attenzione che in nome della sicurezza non ci costruiscano una gabbia intorno con il nostro consenso. Questa idea di Conigliano può solo sdoganare altre proposte che limitano anche se in buona fede la nostra libertà.

Donne non cadiamo in questa trappola!


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La notte porta consiglio..

Post n°8159 pubblicato il 13 Ottobre 2017 da nina.monamour

 

 

Si dice che "la notte porta consiglio", in effetti questo momento della giornata è uno dei più amati da chi si dedica ai pensieri e alle riflessioni.

La notte, non è fatta solo per dormire, in tanti, nella notte, trovano un'ispirazione si rilassano ed hanno il tempo di riflettere e pensare a quello che è accaduto durante il giorno per svegliarsi più convinti e propositivi.

La notte è anche fatta per pensare alle pene d’amore e quelli che ricordano le persone amate prima di andare a dormire sono veramente tanti.

Aspetto la pioggerella d'autunno, per nascondrmi tra le persone, nel grigio della città e vivere di malinconia e ricordi.

L’autunno permette cose che in altre stagioni non sono possibili.

 



 
 
 

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