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SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!
Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.
E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.
Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.
3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA
Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.
Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa.
Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...
REPUBBLICA.IT
Messaggi di Luglio 2014
Il nuovo califfato è di etnia sunnita e non solo vuole riunire tutti i sunniti esistenti (gran parte dell'Islam), ma anche eliminare tutti gli Sciiti. Ma anche ebrei e cristiani. Compiere una vera e propria pulizia etnica. Tra i musulmani d’Asia questo appare come “una flagrante violazione dei fondamentali principi islamici”. “Una guerra tra i gruppi che vogliono impadronirsi di una terra altrui per le risorse economiche è contraria ai principi dell'Islam ed è un crimine grave”, afferma il maulana Asad Khan Falahi, capo imam di moschea a New Delhi, ha detto Khabar. “L’eliminazione di vite umane e distruzione di proprietà altrui non può essere considerato ‘jihad’ e il suo esito non può essere dichiarato come un califfato”, spiega. L’islam asiatico, quello spintosi oltre i confini del mondo arabo, è un islam numericamente molto significativo: nei paesi arabi i musulmani sono nel complesso circa 300 milioni di fedeli, in Asia vivono oltre 690 milioni di fedeli, cioè quasi il doppio. In molte aree l'islam è arrivato pacificamente, grazie alle rotte dei mercanti arabi, che si sono avvicinati alle culture locali, e si è incrociato con le culture locali in forma del tutto pacifica, aperta e tollerante. Insomma nessun tipo di Islam nel mondo è propenso ad accettare questo nuovo Stato. La moschea di Nabi Yunis - il profeta Giona - a Mosul è stata rasa al suolo, dai miliziani jihadisti dell'Isis. Era diventato per i membri dell'Isis un «luogo di apostasia e non di preghiera», in quanto «frequentato sia da musulmani sia da cristiani». Dopo aver costretto chi era in moschea a lasciarla l'edificio è stato fatto saltare in aria ed il minareto che dominava la città in un attimo è scomparso in una nuvola di fumo. La grandiosa moschea, in origine un edificio di culto cristiano, era posta sulla sommità della collina di Al Tauba (Pentimento) nella parte orientale di Mosul, ed era dedicata al profeta Giona (Yunis) che si diceva vi fosse sepolto tanto da essere luogo di pellegrinaggio sia per i musulmani che per i cristiani. Sembra sia un falso il decreto secondo il quale tutte le donne devono essere sottoposte a infibilazione.Invece è vera che è stata ripristinata la sharia. Si hanno notizie di una donna decapitata per adulterio. Una scena così, a Mosul, fino a qualche mese fa era inimmaginabile. Da quando a governare sulla seconda città dell’Iraq sono i terroristi, però, la minaccia jihadista è talmente concreta da preoccupare seriamente gli abitanti della capitale Baghdad. Nove persone sono state crocifisse dai terroristi nella provincia di Aleppo. I nove facevano parte di formazioni ribelli che combattono contro Bashar al Assad, considerate però dal califfato troppo moderate. Gli otto uomini crocifissi in piazza a Deir Hafer e il nono ad Al Bab sono stati lasciati davanti agli occhi di tutta la cittadinanza per tre giorni come monito. Siria e Iraq ormai non esitono più: ci sono Il nuovo califfato dell'Isis, il Kurdistan iracheno (perchè il vero kurdistan èmolto più ampio) e qurel poco che rimane dei vecchi due stati. |
E' l'ennesimo post su questo argomento, me ne rendo conto. Ma leggo su fb e sento in giro davvero troppe lamentele su come si comporta la gente e non vedo comportamenti coerenti. Il concetto che voglio far passare è che ognuno nel piccolo deve comportarsi nel rispetto delle regole e di tutti e non deve inneggiare alla violenza per i comportamenti altrui. Anche perchè è dal non rispetto dei fatti piccoli che la società peggiora facendo accadere i fatti grandi. Metto due fatti a confronto, apparentemente non collegati e poi vi spiego come dall'uno si guasta la società a tal punto da far accadere l'altro: Una persona sputa a terra; Un uomo 34 enne vaga in un pomeriggio milanese assalendo senza motivo due persone e ammazzandone una. Vedo quotidianamente gente che sputa a terra, che passa col rosso (anche pedoni). Chi si comporta in questo modo non pensa pensa che sia un comportamento negativo, almeno non quanto lo fanno loro. Poi c'è chi lascia lavatrici in mezzo alla strada (c'è un servizio Amsa ottimo, ma forse per alcuni è troppo fare una telefonata). Tra chi non lo fa leggo che c'è qualcuno che inneggia alla violenza per gente che si comporta così e molti approvano. C'è il mito del farsi giustizia da soli al posto dello Stato inadempiente (come se fosse il sindaco del proprio paese a dirti di sputare a terra o di abbandonare una lavatrice in un giardino). Questo parlare di farsi giustizia da soli diventa un'eco talmente familiare per molti che anche se per i più la protesta rimane solo allo stato orale; c'è sempre qualcuno che prima o poi prende alla lettera. E succede quel tipo di fatti che citavo su in cui qualcuno impazzisce e si mette ad ammazzare a caso. Quindi nessuna giustificazione dei reati; ma tutti devono guardare al proprio orticello e comportarsi bene nelle piccole e nelle grandi cose e sopratutto non incitare alla violenza. |
Quando ero piccolo e fantasticavo su quello che sarebbe successo al centenario di un avvenimento importante (magari proprio come la prima guerra mondiale) mi immaginavo un mondo diverso. Un mondo che avesse imparato dai propri sbagli e che progredisse come civiltà. Invece deve constatare che quello che fino a venticinque anni fa pareva un'irrimediabile cammino verso il benessere e il progresso si è trasformata in una lenta discesa allo sfacelo di tutti i poli e verso un'irrimediabile guerra mondiale. Solo che, per fortuna, per ora non ci capiscono ne i fronti, ne il principio. La prima guerra mondiale fu un conflitto armato che coinvolse le principali potenze mondiali e molte di quelle minori tra l'estate del 1914 e la fine del 1918. Chiamata inizialmente dai contemporanei "guerra europea", con il coinvolgimento successivo delle colonie dell'Impero britannico e di altri paesi extraeuropei tra cui gli Stati Uniti d'America e l'Impero giapponese, prese il nome di "guerra mondiale" o anche "grande guerra": fu infatti il più grande conflitto armato mai combattuto fino alla seconda guerra mondiale. Il conflitto ebbe inizio il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell'Impero austro-ungarico al Regno di Serbia in seguito all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este, avvenuto il 28 giugno 1914 a Sarajevo, e si concluse oltre quattro anni dopo, l'11 novembre 1918. A causa del gioco di alleanze formatesi negli ultimi decenni dell'Ottocento, la guerra vide schierarsi le maggiori potenze mondiali, e rispettive colonie, in due blocchi contrapposti: da una parte gli Imperi centrali (Germania, Austria-Ungheria, Impero ottomano) e la Bulgaria (questa dal 1915) e dall'altra le potenze Alleate rappresentate principalmente da Francia, Regno Unito, Impero russo e Italia (questa dal 1915). Oltre 70 milioni di uomini furono mobilitati in tutto il mondo (60 milioni solo in Europa) di cui oltre 9 milioni caddero sui campi di battaglia; si dovettero registrare anche circa 7 milioni di vittime civili, non solo per i diretti effetti delle operazioni di guerra ma anche per le conseguenti carestie ed epidemie. Le prime operazioni militari del conflitto videro la fulminea avanzata dell'esercito tedesco in Belgio, Lussemburgo e nel nord della Francia, azione fermata però dagli anglo-francesi nel corso della prima battaglia della Marna nel settembre 1914; il contemporaneo attacco dei russi da est infranse le speranze della Germania di una guerra breve e vittoriosa, e il conflitto degenerò in una logorante guerra di trincea che si replicò su tutti i fronti e perdurò fino al termine delle ostilità. Man mano che procedeva, la guerra raggiunse una scala mondiale con la partecipazione di molte altre nazioni, come il Regno di Romania e il Regno di Grecia. Determinante per l'esito finale fu nel 1917 l'ingresso degli Stati Uniti d'America a fianco degli Alleati. Diverse altre nazioni si schierarono contro gli Imperi centrali, spesso non entrando nel conflitto armato, ma dispensando importanti aiuti economici. La guerra si concluse definitivamente l'11 novembre 1918 quando la Germania, ultimo degli Imperi centrali a deporre le armi, firmò l'armistizio imposto dagli Alleati. I maggiori imperi esistenti al mondo - tedesco, austro-ungarico, ottomano e russo - si estinsero, generando diversi stati nazionali che ridisegnarono completamente la geografia politica dell'Europa. Le conseguenze economiche dei trattati di pace per la Germania furono così restrittive che indussero, invece della ricostruzione, un'ulteriore crisi che indeboli la Repubblica di Weimer e facilitò l'avvento del nazismo. Il trattato stabilì una commissione che doveva determinare le esatte dimensioni delle riparazioni che dovevano essere pagate dalla Germania. Nel 1921, questa cifra fu ufficialmente stabilita in 132 miliardi di marchi. I problemi economici che questi pagamenti comportarono sono spesso citati come la principale causa della fine della Repubblica di Weimar e della ascesa di Adolf Hitler, che inevitabilmente portò allo scoppio della seconda guerra mondiale. |
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Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'.
“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.
“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.
2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!
Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.
Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.
Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?
Inviato da: cassetta2
il 13/08/2019 alle 19:15
Inviato da: Z.Ven
il 09/05/2017 alle 13:06
Inviato da: lo_snorki
il 11/02/2017 alle 12:51
Inviato da: lo_snorki
il 11/02/2017 alle 01:57
Inviato da: jigendaisuke
il 11/02/2017 alle 01:47