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ANDREA BOCELLI, LA MADRE, LA LEGGE CHE NON C'ERA

 

SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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Messaggi di Marzo 2015

Parliamo italiano

Post n°5307 pubblicato il 27 Marzo 2015 da lo_snorki
 

Parliamo italiano

Ormai sempre più spesso in Italia si usano termini in lingua straniera (per lo più inglese) per cose o situazioni la cui traduzione in Italia c'è sempre stata. Per cui non è una crociata contro i termini stranieri, ma il capire il perchè avanza qui da noi questa esterofilia anche quando potremmo farne a meno.

Spesso le parole inglesi vengono caricate di un senso e di un potere esoterico che, di loro, non avrebbero. Per esempio, brand è la marca (non il marchio) e brand image è l’immagine della marca. Né più, né meno. Segnalo inoltre che, per via della (ignorata) regola inglese di anteporre l’aggettivo al sostantivo, l’itanglese frettoloso e sbracato genera mostri: così, per esempio, spending review diventa “la spending” (urca, dobbiamo tener conto della spending!) e bodycopy diventa “la body” (ehi, tagliami un pò questa body! Schizzi di sangue dappertutto).

Ma queste non sono riflessioni che faccio solo io. C'è in corso più di una campagna per reimposessarci della nostra lingua. Annamaria Testa pone la sua "Dillo in italiano". Ecco uno stralcio del suo manifesto: "La lingua italiana è la quarta più studiata al mondo. Oggi parole italiane portano con sé dappertutto la cucina, la musica, il design, la cultura e lo spirito del nostro paese. Invitano ad apprezzarlo, a conoscerlo meglio, a visitarlo. Le lingue cambiano e vivono anche di scambi con altre lingue. L’inglese ricalca molte parole italiane (manager viene dall’italiano maneggiare, discount da scontare) e ne usa molte così come sono, da studio a mortadella, da soprano a manifesto.
 La stessa cosa fa l’italiano: molte parole straniere, da computer a tram, da moquette a festival, da kitsch a strudel, non hanno corrispondenti altrettanto semplici, efficaci e diffusi. Privarci di queste parole per un malinteso desiderio di “purezza della lingua” non avrebbe molto senso.
 Ha invece senso che ci sforziamo di non sprecare il patrimonio di cultura, di storia, di bellezza, di idee e di parole che, nella nostra lingua, c’è già.
 Ovviamente, ciascuno è libero di usare tutte le parole di qualsiasi lingua come meglio crede, con l’unico limite del rispetto e della decenza. Tuttavia, e non per obbligo ma per consapevolezza, parlando italiano potremmo tutti cominciare a interrogarci sulle parole che usiamo. A maggior ragione potrebbe farlo chi ha ruoli pubblici e responsabilità più grandi. ecc."

Molte critiche vengono fatte anche a Matteo Renzi, che nella sua veste di premier non solo non promuove la lingua italiana, ma al contrario introduce termini stranieri nel linguaggio comune. Renzi ha introdotto il “jobs act”, inoltre usa parole inglesi come “benchmark” e “hashtag” in ognuna delle sue presentazioni. Insiste anche sul fatto che i ministri del suo gabinetto debbano parlare inglese, prima richiesta di questo genere per i politici italiani. Questa tendenza si sta diffondendo: la Marina Militare italiana ha lanciato una nuova campagna di reclutamento usando slogan in inglese come “Be Cool and Join the Navy”. Un altro esempio è la continua discussione che riguarda le spese eccessive del governo. “Vogliamo procedere con i giusti controlli delle spese, ma allora perché non li chiamiamo in italiano, ‘revisione della spesa?'”. “Semplice e chiaro… ma no, loro la chiamano ‘spending review', che comunque molti italiani non riescono a pronunciare”.

 
 
 

Legge 40 rinviata alla Corte Costituzionale

Post n°5306 pubblicato il 26 Marzo 2015 da lo_snorki
 

Legge 40 rinviata alla Corte Costituzionale

Nuovo duro colpo alla Legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita (pma): il tribunale di Milano ha nuovamente rinviato alla Corte costituzione la Legge accogliendo il ricorso di una coppia fertile, ma portatrice di una grave malattia genetica trasmissibile alla prole, che chiedeva l'accesso alla diagnosi pre-impianto dell'embrione. Già il tribunale di Roma ha rinviato la normativa alla Consulta sullo stesso punto e la pronuncia definitiva della Corte è attesa per il 14 aprile.

La coppia milanese, portatrice di una patologia genetica invalidante, l'esostosi, secondo quanto previsto dalla Legge 40 non può ricorrere nè alle tecniche di pma nè, di conseguenza, alla diagnosi pre-impianto dell'embrione. Secondo la Legge 40, infatti, possono ricorrere alla pma e alla diagnosi pre-impianto solo le coppie infertili. Da qui l'attesa per la pronuncia del 14 aprile, in cui la Consulta si esprimerà sulla legittimità del 'cuore' stesso della Legge, ovvero la possibilità di accesso alle tecniche per le sole coppie infertili.

 
 
 

Chi non si vaccina danneggia gli altri

Post n°5305 pubblicato il 25 Marzo 2015 da lo_snorki
 

Chi non si vaccina danneggia gli altri

Ci sono stati molti casi in questi mesi. Un tribunale è addirittura arrivato a ipotizzare in nesso tra un vaccino e l'autismo contratto da chi lo aveva preso. Le medie nazionali di vaccinazione, pur rimanendo sopra il 90%, stanno scendendo anno dopo anno. Secondo l'ultimo rapporto del ministero della Salute, quello che ci ha fatto meritare la convocazione d'urgenza da parte dell'Oms, ad esempio per l'haemophilus la media nazionale è del 94,5%, con molte regioni sotto la soglia del 95 considerata sicura e alcuni casi, come la Calabria che registra una soglia all'80%, con livelli nettamente più bassi. Il problema non è solo italiano, con gli Usa che ad esempio sono alle prese con un'epidemia di morbillo scatenata probabilmente da un dipendente di Disneyland.

Col passare del tempo, la paura della vaccinazione è cresciuta. In realtà, come ha ribadito anche recentemente il Ministro della Salute, le vaccinazioni sono vittime del loro successo in quanto si è persa nella popolazione la percezione della gravità delle malattie per le quali viene offerta la vaccinazione. Quando si parla di poliomielite, difterite, ma anche di morbillo o pertosse, si parla di patologie di cui forse si conosce il nome, ma di cui nessuno ha avuto esperienza diretta, per cui si finisce col parlare di malattie dell’infanzia che tutti hanno avuto e che, in fondo, non erano pericolose. In realtà non è così in quanto tutte queste malattie possono accompagnarsi a complicanze molto gravi.

Ogni anno in Italia abbiamo circa 3500 nuovi casi di carcinoma alla cervice uterina, e 1500 morti per la stessa ragione. Questo nonostante esista la possibilità di vaccinarsi contro la causa di questa forma tumorale, il cosiddetto papillomavirus (HPV). Sì, si può giustamente parlare di causa nel caso del cancro alla cervice sebbene questa parola non sia quasi mai utilizzata quando si parla di cancro, perché l’HVP è la causa del cancro all’utero. Non tutte le persone che contraggono il papilloma sviluppano il tumore, ma tutte le donne malate di cancro alla cervice lo sono in ragione della presenza del virus.
Esiste il vaccino dunque, ma nonostante questo si continua a morire di questa malattia, anche fra le donne più giovani. La ragione è, come spesso accade nel caso dei vaccini, una serie di convinzioni poco chiare e talvolta poco scientifiche, come quella secondo cui la vaccinazione delle ragazzine (perché in questo caso il vaccino si somministra intorno ai 12 anni di età) sarebbe associata a un più alto tasso di infezioni sessualmente trasmissibili. Anche i dati sembrano confermarlo: nel 2013, solo il 57% delle ragazze americane di età compresa tra 13 e i 17 anni aveva ricevuto almeno una dose di vaccino, mentre solo il 38% aveva ricevuto tutte e tre le dosi raccomandate.

Insomma, stanno ritornando delle malattie che credevamo debellate per sempre e questo solo per ignoranza e credulità varia.

 
 
 

Le polemiche del dopo Lupi

Post n°5304 pubblicato il 24 Marzo 2015 da lo_snorki
 

Le polemiche del dopo Lupi

Forte polemica di Nunzia De Girolamo e Fabrizio Cicchitto che dietro alle quinte hanno rimproverato il leader Alfano di non aver difeso Lupi per restare saldo sulla sua poltrona di ministro degli Interni e invece in parlamento hanno accusato Matteo Renzi di trattare in modo diverso Lupi (che pure non è indagato) chiedendone nei fatti le dimissioni e i quattro sottosegretari Pd con cui nei fatti si è mostrato garantista lasciandoli al loro posto. I sottosegretari coinvolti sono Vito De Filippo (sottosegretario al ministero della Salute), Francesca Barracciu (sottosegretario ai beni culturali), Davide Faraone (sottosegretario al Miur) e Umberto Del Basso De Caro (sottosegretario alle Infrastrutture) che però la Procura nd ha chiesto da poco l’archiviazione. C'è poi un quinto sottosegretario: Giuseppe Castiglione (sottosegretario Ncd all’Agricoltura). I primi quattro risultano tutti indagati a vario titolo per questioni legate alle spese regionali, non rendicontate o secondo l’accusa, gonfiate. Castiglione ha invece un’imputazione più importante, visto che si parla di abuso d’ufficio e turbativa d’asta per appalti sul Cara di Mineo.

Ora nel governo di apre lo spazio a un breve rimpasto in cui Quagliariello è destinato a tornare agli Affari Regionali (ministero della dimissionata Lanzetta) con i più la delega ai fondi europei adesso detenuta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Del Rio. Quest'ultimo sarebbe in predicato per andare proprio alle Infrastutture. Altri rumor vorrebbero lo spacchettamento del ministero ricreando i Lavori Pubblici e i Trasporti. I primi andrebbero a un Ncd e i secondi a Mauro Moretti, amministratore delegato di Finmeccanica ed ex ad delle Ferrovie.

 
 
 

Maurizio Lupi si è dimesso

Post n°5303 pubblicato il 23 Marzo 2015 da lo_snorki
 

Maurizio Lupi si è dimesso

Maurizio Lupi si è dimesso dietro le pressioni silenzione del premier Matteo Renzi e l'accondiscendenza del suo leader di partito Angelino Alfano. Motivo? Anche se non indagato nell'inchiesta sugli appalti per le Grandi Opere emergono delle intercettazioni in cui si evince che avrebbe ricevuto tra le altre cose un vestito sartoriale per se e un rolex (e un assunzione) per suo figlio. Nell'ordinanza la storia dell'assunzione del giovane Luca Lupi ha come apparente incipit i giorni compresi tra il 28 e il 30 gennaio del 2014, quando Stefano Perotti viene intercettato nel discutere di dove, come e quando "il figlio di Maurizio" comincerà a lavorare per lui, l'ingegnere che, da 15 anni, Ettore Incalza impone come direttore dei lavori ai general contractor delle Grandi Opere.

Lupi ha tentato fino all'ultimo di salvarsi; ma Renzi ha detto che alla sfiducia unitaria presentata da Sel e M5S non avrebbe potuto garantire un voto compatto di tutto il gruppo del Pd. Il riferimento è alla minoranza interna; ma anche lui e le stesse persone a lui vicine hanno voluto il passo indietro. Il ministro Lupi quindi, convinto a resistere va a Milano all'inaugurazione di Made Expo e viene contestato dalla folla. Quando anche il suo leader Alfano, per tenersi stretta la poltrona, non lo protegge lui capitola. Si presenta a Montecitorio per un'informativa sull'accaduto e al termine di questa presenta le dimissioni, ben due giorni prima della programmata sfuducia. Accanto a lui i ministri di Area Popolare Alfano, Lorenzin e Galletti.

Forza Italia e Nuovo Centrodestra hanno parlato di linciaggio mediatico nei confronti di Lupi, attaccato duramente dal Movimento 5 Stelle. Mentre la Lega rivolge le sue critiche soprattutto a Renzi ed Alfano per la gestione della vicenda. Da parte sua Renzi afferma: il mio governo è sempre garantista, quella di Lupi è una scelta politica degna. Renzi assicura poi che non ci saranno conseguenze sulla tenuta dell'esecutivo. Il premier prenderà l’interim del dicastero ma fa sapere che il successore di Lupi sarà scelto in pochi giorni.  Insomma l'Ncd appare proprio in frantumi.

 
 
 

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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

Per non dimenticare

 

DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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